Il crescente spostamento di ricchezza dal ceto medio e medio-basso
verso l'élite economicamente più fortunata del Paese è avvenuta e
continua ad avvenire attraverso strade diverse, spesso scollegate tra
loro e che tuttavia producono - alla fine - lo stresso effetto.
Uno di questi percorsi è stato quello della tassazione sulla casa, al
centro di un ampio dibattito quando è stata abolita l'Ici, poi di nuovo
sotto i riflettori in campagna elettorale, infine concretizzatasi
nell'attuale legislazione basata su Imu e Tasi.
Oggi il "Sole 24 Ore" pubblica un'intera pagina sugli effetti di questa "riforma".
Il gettito totale è il più alto di sempre, 25,2 miliardi - quindi
complessivamente sono state pagate più tasse. Ma ciò che è più
interessante è che «la distribuzione del peso fiscale si è spostata
dalle fasce di rendita più alte a quelle più basse», e gli unici che
hanno risparmiato sono stati i contribuenti che vivono in case dal
valore fiscale più alto; mentre «alla maggioranza degli italiani,
proprietari di case con rendite catastali medio basse, è stata imposta
una tassa più alta». Di qui, appunto, il maggior gettito.
In particolare, il decile di rendita più basso ha visto un aumento di
imposte del 29,4 per cento e quello subito dopo del 38,5; il decile di
rendita più alto ha visto una riduzione di tasse del 9,8 per cento e
quello subito prima del 8,5.
Quasi l'80 per cento delle famiglie italiane vive in case di
proprietà, la grande maggioranza delle quali non di lusso: quindi non è
difficile capire come questa controriforma abbia penalizzato larghissime
fasce di ceto medio e mediobasso.
Perfino il "Sole 24 Ore" - che non è esattamente "il Manifesto" - si
stupisce di fronte a quella che chiama «un'evoluzione regressiva a danno
dei contribuenti più poveri».
Quando si dice che è in corso una lotta di classe dall'alto verso il
basso che ha come effetto una graduale proletarizzazione del ceto medio
si parla insomma di cose molto concrete e pratiche come questa, per
quanto poco glamour mediaticamente: fanno di certo più notizia le
allusioni sessuali di Alessandra Mussolini su Nunzia De Girolamo.
Ecco perché ho fatto quel titolo bastardo, lì sopra. Se avessi
titolato su Imu e Tasi, pochini dei passanti avrebbero letto di come gli
hanno tolto i soldi di tasca per darli a chi è più ricco di loro. Mi
auguro mi perdoniate il piccolo scherzo, a fini di informazione e di
provocazione.
A proposito, la De Girolamo è stata - insieme a tanti altri di ogni
genere - con i vari governi che hanno passato quelle leggi,
politicamente parlando.
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