Renzi è in difficoltà e fa sapere che evita Lupi come la peste e che
non garantisce per i numeri del Pd in caso di mozione di sfiducia. Come
dire “tu e Alfano datemi una mano e ci ripenserò” (leggi posti al
Governo e alla Corte Costituzionale). E’ proprio un mago della
trasparenza e della coerenza, Si ritiene che Lupi ha sbagliato? Bene si
chiede al Ministro di andarsene se no il Pd vota la mozione di sfiducia.
Si pensa invece che Lupi non abbia fatto niente? Bene lo si sostiene
alla luce del sole. Invece no, perché sono incominciate le minacce (se
io ho il figlio, tu hai il padre e via ricattando). In queste cose si sa
dove si inizia, ma non come si finisce. Meglio essere prudenti.
E la vera natura e la contraddizioni del renzismo
esplodono in tutta la loro potenza, perché la verità è di fronte a
tutti. Ed è lo spettacolo di una classe dirigente (sic) piena di
condannati, processati, indagati e sospettati, con gli esponenti del
partito di maggioranza, il Pd, in prima fila (Oggi il commissario
democratico nella capitale Barca ha definito il Pd Romano “pericoloso e
clientelare”). La kermesse milanese, dopo l’ennesima inchiesta, è stata,
ribattezzata in fratta e furia, “Expolpo” 2015.
Intanto la legge
anticorruzione, un provvedimento all’acqua di rose, viene di nuovo
rinviato (sarebbe più corretto dire insabbiato). Del resto come si fa a
pensare che tanti Parlamentari siano tanto masochisti da approvare delle
norme che li potrebbe sbattere in galera?
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