Un sindacato (Usb) che proclama lo sciopero. Tre delegate
della Cgil che si dimettono per protesta. Un mito del calcio che si
rivela poca cosa. Landini che presenta un libro che parla di favole.
Insomma, la decisione della Unicoop di tenere aperti i punti vendita
anche il 25 aprile e il 1 maggio, sta provocando polemiche e tensioni
nella "rossa Livorno" e non solo. L'Usb ha già dichiarato la
mobilitazione contro l'apertura nei giorni festivi (che si vanno così ad
aggiungere alle domeniche) ma soprattutto quel 1 maggio che nella
storia del movimento operaio non è un giorno sul calendario come gli
altri. Quanto sta accadendo alla Unicoop provoca però reazioni anche nei
delegati sindacali della Cgil che non condividono le scelte capitolarde
delle proprie direzioni. Qui di seguito la lettera diffusa da tre
delegate della Filcams Cgil che hanno deciso di dare le loro dimissioni:
Penso sia giusto, per rispetto nei confronti di tutti i
lavoratori, rendervi nota la nostra decisione conseguente alle
dichiarazioni rilasciate dal nostro Segretario.
Dopo l'intervista del Segretario Provinciale, Franco
Franceschini, apparsa su La Nazione del 27/03/2015 ci sembra doveroso
nei confronti dei nostri colleghi dare le dimissioni come delegate
Filcams Cgil ed esprimere con forza il nostro sdegno a quanto dichiarato
nell'articolo.
Abbiamo sempre creduto con forza nel mandato datoci dai lavoratori e con grande impegno ci siamo profuse, negli anni, cercando di portare avanti le istanze dei colleghi.
Da sempre crediamo con orgoglio che appartenere ad una categoria come la Filcams Cgil voglia dire "difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, garantendo loro ogni tutela" ma purtroppo vediamo, per l'ennesima volta, che lo stesso credo non è condiviso dal nostro segretario, che invece paragona i lavoratori a mercenari che in una eventuale apertura del 25 aprile "...porteranno in busta paga 100 euro in più..."!
Tale affermazione ci ha fatto indignare perché si riduce la questione dell'apertura del 25 Aprile ad un fatto puramente economico, tralasciando completamente l'aspetto contrattuale.
Franceschini è convinto che chi lavora in Coop sia fortunato e creda di "...essere in un posto pubblico, dello Stato...", allora noi ci chiediamo se lavorare in una Azienda Cooperativa voglia dire rinunciare a rivendicare i propri diritti, anche quelli acquisiti con contratti integrativi siglati dalla stessa Filcams Cgil!
Purtroppo, ci sembra, sempre più spesso, che la mentalità del "c'è la crisi" si sia impossessata di alcune figure sindacali che ,invece di difendere e di rivendicare a gran voce i diritti faticosamente conquistati e condivisi con le Aziende negli anni, preferiscono accettare, silenti, le richieste di queste ultime, senza neanche ascoltare la voce dei lavoratori.
La chiusura nel giorno del 25 Aprile, come in altre date previste nell'Integrativo, rappresenta per noi un distinguo, un essere orgogliosamente diversi da altre Aziende della GDO, ma anche questo aspetto sembra sfuggire al Segretario Franceschini, visto che nella sua intervista non ne parla nemmeno!
La questione delle aperture nei giorni festivi e nelle domeniche è da tempo all'attenzione di tutti, ma anche qui con sconcerto abbiamo assistito negli anni ad accordi su aperture aggiuntive che di fatto non hanno prodotto i risultati positivi che tutti si aspettavano, né in termini di occupazione ne di consumi, contribuendo piuttosto a complicare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro degli addetti del settore: mentre a livello nazionale la Filcams Cgil di adoperava nella campagna "la festa non si vende" a livello locale si accettava la richiesta di ulteriori aperture rispetto al calendario dell'anno precedente!
Sarebbero tante le cose da dire, ma una lettera non basta a contenere tutte le nostre riflessioni, quindi ringraziamo tutti i lavoratori e le lavoratrici che in questi anni hanno creduto in noi e, nonostante le nostre dimissioni, chiediamo a tutti di continuare a credere che "l'organizzazione sindacale è libera" (art.39 Costituzione Italiana).
Abbiamo sempre creduto con forza nel mandato datoci dai lavoratori e con grande impegno ci siamo profuse, negli anni, cercando di portare avanti le istanze dei colleghi.
Da sempre crediamo con orgoglio che appartenere ad una categoria come la Filcams Cgil voglia dire "difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, garantendo loro ogni tutela" ma purtroppo vediamo, per l'ennesima volta, che lo stesso credo non è condiviso dal nostro segretario, che invece paragona i lavoratori a mercenari che in una eventuale apertura del 25 aprile "...porteranno in busta paga 100 euro in più..."!
Tale affermazione ci ha fatto indignare perché si riduce la questione dell'apertura del 25 Aprile ad un fatto puramente economico, tralasciando completamente l'aspetto contrattuale.
Franceschini è convinto che chi lavora in Coop sia fortunato e creda di "...essere in un posto pubblico, dello Stato...", allora noi ci chiediamo se lavorare in una Azienda Cooperativa voglia dire rinunciare a rivendicare i propri diritti, anche quelli acquisiti con contratti integrativi siglati dalla stessa Filcams Cgil!
Purtroppo, ci sembra, sempre più spesso, che la mentalità del "c'è la crisi" si sia impossessata di alcune figure sindacali che ,invece di difendere e di rivendicare a gran voce i diritti faticosamente conquistati e condivisi con le Aziende negli anni, preferiscono accettare, silenti, le richieste di queste ultime, senza neanche ascoltare la voce dei lavoratori.
La chiusura nel giorno del 25 Aprile, come in altre date previste nell'Integrativo, rappresenta per noi un distinguo, un essere orgogliosamente diversi da altre Aziende della GDO, ma anche questo aspetto sembra sfuggire al Segretario Franceschini, visto che nella sua intervista non ne parla nemmeno!
La questione delle aperture nei giorni festivi e nelle domeniche è da tempo all'attenzione di tutti, ma anche qui con sconcerto abbiamo assistito negli anni ad accordi su aperture aggiuntive che di fatto non hanno prodotto i risultati positivi che tutti si aspettavano, né in termini di occupazione ne di consumi, contribuendo piuttosto a complicare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro degli addetti del settore: mentre a livello nazionale la Filcams Cgil di adoperava nella campagna "la festa non si vende" a livello locale si accettava la richiesta di ulteriori aperture rispetto al calendario dell'anno precedente!
Sarebbero tante le cose da dire, ma una lettera non basta a contenere tutte le nostre riflessioni, quindi ringraziamo tutti i lavoratori e le lavoratrici che in questi anni hanno creduto in noi e, nonostante le nostre dimissioni, chiediamo a tutti di continuare a credere che "l'organizzazione sindacale è libera" (art.39 Costituzione Italiana).
Le delegate RSU Filcams Cgil
Francesca Muzzi; Valentina Cerrai; Marina Savelli
Francesca Muzzi; Valentina Cerrai; Marina Savelli
Ma l'apertura o meno dei centri della Coop "La Proletaria" (sic!) a
Livorno nelle giornate della Liberazione dal nazifascismo e della festa
dei lavoratori, sta diventando rivelatrice di tantissime zone d'ombra
negli interstizi dell'immaginario della sinistra. Restando sempre a
Livorno, viene a crollare una sorta di mito - quello del bomber
Lucarelli, poi diventato allenatore - il quale mostra un menefreghismo
che stride con la sua leggenda. Incalzato dal quotidiano di destra Il
Tempo, Lucarelli non dà certo il meglio di sè sulla vicenda Coop/25
aprile/1 aprile. "La Coop che tiene aperto il 25 aprile? Sinceramente
non me ne frega nulla. La notizia la sento per la prima volta da voi,
non è un argomento che mi interessa", ha detto nell'intervista a Il
Tempo. Ma una coooperativa che si chiamava «La Proletaria» tiene aperto
il 25 aprile nella città dove è nato il Pci, Non le suona un po’ strano?
"In questo momento sono fuori dalle dinamiche della città. Io ho le mie
idee, ma non ho mai fatto parte di nessun partito e non sono mai stato
un militante. Soprattutto ultimamente non seguo queste cose. Anzi, ho
preso un po’ le distanze da certe situazioni". Lei però per un lungo
periodo è stato ritenuto dalla tifoseria e dalla città un simbolo
sportivo, ma anche politico. "Sì ma sono stato chiaramente
strumentalizzato". Insomma da uno come Lucarelli ci si sarebbe aspettato
qualcosa di meglio ma questo è il segno dei tempi. Vogliamo augurarci
che Il Tempo abbia strumentalizzato più del necessario e che Lucarelli
rettifichi il tiro, altrimenti la delusione sarebbe più che cocente per
tanti livornesi e non solo.
Infine, a rendere il tutto più ironico e contraddittorio, è la
pubblicità di un libro che verrà presentato il 20 aprile a Bologna - la
capitale del mondo Coop - dal titolo: "I miei primi Primi Maggio", nel
quale gli autori - Maurizio Landini e Umberto Romagnoli - raccontano ai
bambini la giornata dei lavoratori. Sottotitolo emblematico del libro è:
"Oggi non vado a scuola e la coop è chiusa", una ironia della sorte
urticante con quanto sta avvenendo a Livorno e nel mondo della Coop
proprio sulle aperture in giorni in cui lavoratrici e lavoratori
potrebbero invece tirare un pò il fiato. Insomma dovranno spiegare ai
bambini perchè il 1 Maggio la loro scuola sarà chiusa ed invece la "coop
sarà aperta", anche contro le esigenze dei lavoratori. Non solo. A
presentare il libro, insieme agli autori Landini e Romagnoli, sarà
proprio il presidente della Coop Adriatica Adriano Turrini. Insomma un
precipitato di tutte le contraddizioni in un solo giorno.
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