Documento politico conclusivo del Comitato Politico Nazionale del 7/8 novembre 2015
Il Comitato Politico Nazionale ribadisce
la necessità di proseguire sulla strada del rilancio politico e
organizzativo del Partito della Rifondazione Comunista e nella
costruzione di una sinistra antiliberista e alternativa al Partito
Democratico e al governo Renzi.
Il rilancio e il rafforzamento del partito, a partire dal recupero dell’orgoglio e del senso di appartenenza a Rifondazione Comunista e del ruolo che ha svolto e svolge “in direzione ostinata e contraria”, non ha nulla di conservatore né di burocratico ma nasce dalla consapevolezza che c’è più che mai bisogno del contributo delle comuniste e dei comunisti per contrastare il capitalismo globalizzato, la crescita delle disuguaglianze, lo svuotamento delle conquiste sociali e democratiche, il dilagare di guerre, xenofobia, razzismi.
Le grandi difficoltà incontrate in questi anni non ci hanno piegati, e in questi mesi abbiamo registrato segnali positivi, di vitalità e di ripresa. Di questo ci parlano lo straordinario risultato della campagna del 2 per mille unito all’ottimo risultato delle Feste di Liberazione, ed in particolare di quella nazionale, che costituiscono un forte incoraggiamento a generalizzare in tutti i territori e a tutti i livelli l’impegno per il rilancio del partito sul piano dell’organizzazione, dell’elaborazione, della formazione e del radicamento sociale.
Il Comitato Politico Nazionale chiede a tutte le strutture del partito il massimo impegno e la massima mobilitazione nella campagna “I soldi ci sono“, con l’obiettivo di rendere, socialmente e politicamente percepibile il PRC su quei contenuti e quelle parole d’ordine. Si tratta di una campagna di lungo periodo, che non si esaurisce in qualche settimana, ovvero si tratta di rendere riconoscibile la nostra proposta politica, almeno come è stato sulle 35 ore, sul piano sociale.
Dobbiamo essere chiaramente il partito che disvela che la crisi, i cui effetti drammatici ricadono sui ceti popolari, non è data dalla scarsità, ma è una crisi di sovraccapacità produttiva, di un’inedita concentrazione di ricchezze e di poteri in poche mani. Spiegare che “I soldi ci sono” significa contrastare l’egemonia sulle cause della crisi che è stata imposta come senso comune e narrazione dominante, e al tempo stesso avanzare proposte concrete che parlino alla condizione dei nostri soggetti sociali di riferimento. Uscire dalle politiche di austerità e dei sacrifici è possibile, ma soltanto mettendo in discussione le politiche neoliberiste portate avanti dall’UE e dai governi italiani.
La costruzione, di un profilo politico e sociale che ci renda riconoscibili e identificabili, quanto la partecipazione e l’internità ai movimenti e alle lotte, deve andare di pari passo con la prosecuzione del rilancio anche organizzativo del nostro partito. In questi mesi, in attuazione della scorsa Conferenza di Organizzazione, abbiamo compiuto i passi primi avanti a partire dalla costituzione dell’ufficio organizzativo che ha ripreso un sistematico lavoro di riorganizzazione e verifica in rapporto con le istanze regionali e provinciali del partito secondo gli obiettivi definiti nel documento “Ripartiamo” approvato dalla direzione nel settembre scorso. Abbiamo la consapevolezza che ancora tanti sono i passi da compiere per la costruzione di un partito all’altezza dei compiti e del progetto della rifondazione comunista.
Ci sono, oggi, le condizioni per rilanciare anche sul piano dell’adesione al partito e del tesseramento: nel corso di quest’anno è stato raggiunto l’obiettivo della distribuzione di 20.000 tessere pagate dalle strutture territoriali, e in occasione di questo Comitato Politico Nazionale abbiamo avviato la distribuzione delle tessere del 2016. L’obiettivo è quello di chiudere al 31 dicembre il tesseramento 2015 avviando immediatamente e con il massimo slancio il tesseramento del 2016 con la determinazione a conseguire un’inversione di tendenza e l’aumento degli iscritti.
Rifondazione Comunista deve proseguire e rafforzare il proprio impegno nei conflitti e nelle lotte sociali, sia attraverso la presenza concreta sia attraverso le pratiche sociali mutualistiche cresciute in questi anni in diversi territori. Le nostre intuizioni sul “partito sociale” sono entrate oggi nella sensibilità diffusa della sinistra e rappresentano un patrimonio che va generalizzato e rilanciato.
Aspetto altrettanto decisivo della nostra linea politica è la costruzione di una sinistra antiliberista e alternativa al Partito Democratico che sia in grado di dare una risposta alla domanda viva, anche se frammentata, di unità e di opposizione incisiva alle politiche di austerità neoliberista, una domanda che viene da gran parte delle persone che continuano a sentirsi di sinistra, ma soprattutto da classi lavoratrici e ceti popolari che sono oggetto da troppo tempo di un attacco sistematico.
Il documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida“, che convoca per il 15-16-17 gennaio un’assemblea nazionale aperta, è un importante passo avanti nella direzione di quanto sostenuto da Rifondazione Comunista in questi anni, spesso in solitudine: le forze della sinistra aderenti al documento muovono infatti dalla condivisione dell’esaurimento e del fallimento della stagione del centrosinistra. La nostra proposta di costruire un soggetto politico unitario e plurale della sinistra chiaramente autonomo e alternativo al Pd comincia a diventare realtà. Ribadiamo, per quanto ci riguarda, che questo impianto vive indipendentemente dalla legge elettorale e dalle sue eventuali modifiche. Per noi la sinistra è alternativa al PD perché non ne condivide le politiche. Non ci sentiamo orfani di un centrosinistra che ha prodotto il renzismo come fase terminale di una lunga mutazione genetica.
Il documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida” va considerato, perciò, come un punto di partenza. Rifondazione Comunista è impegnata per lo sviluppo di tale percorso nella direzione del pieno coinvolgimento dei soggetti e delle forze sociali, dei settori più larghi possibile di movimenti e società che quotidianamente lottano e costruiscono esperienze di alternativa, della partecipazione e dell’inclusività; della collocazione del soggetto plurale che intendiamo costruire all’interno del Gue e della Sinistra Europea; di una caratterizzazione forte di alternativa al Partito Democratico. Se siamo consapevoli dell’articolazione di posizioni e di sensibilità diverse presenti, siamo anche consapevoli di quanto le nostre coordinate politiche siano potenzialmente maggioritarie a sinistra. L’impegno di tutto il partito nel processo unitario è essenziale per determinarne uno sviluppo positivo e un carattere di radicale alternativa. Abbiamo la convinzione che tale processo debba assumere una caratterizzazione larga e popolare, tesa a ricostruire un tessuto di pratiche sociali che si insediano nel territorio a partire dalle periferie, anche per evitare i populismi della destra, pratiche e ricostruzioni che non si esauriscono e non si agiscono soltanto nei luoghi istituzionali.
La sinistra si ricostruisce in primo luogo sulle strade, nei quartieri, nei luoghi di lavoro e della vita quotidiana.
In questo senso la continuità e la coerenza con la linea politica congressuale di Perugia, relativamente al rafforzamento e al rilancio del Prc unitamente all’obiettivo della costruzione di una sinistra più ampia, partecipata e alternativa al Pd continua a essere la bussola della nostra iniziativa politica.
Riteniamo in questo passaggio importante coinvolgere direttamente le iscritte e gli iscritti al partito sul risultato del nostro lavoro e – alla luce di quanto avvenuto – proporre di proseguire, secondo le coordinate scelte al congresso, chiedendo una verifica del mandato ricevuto al congresso. Nel congresso di Perugia abbiamo messo al centro il nodo della democrazia delle iscritte e degli iscritti, sottolineando come il nostro obiettivo fosse quello di coinvolgere il corpo del partito nei passaggi più rilevanti e non solo nelle scadenze congressuali. Per questo proponiamo una consultazione delle iscritte e degli iscritti del Prc.
Il Comitato Politico nazionale chiama quindi a esprimersi nella consultazione sul seguente testo:
“il nostro obiettivo è mettere al centro, in continuità e in attuazione del linea politica stabilita al congresso di Perugia, la strada del rafforzamento e del rilancio del Partito della Rifondazione Comunista e della costruzione attraverso un processo unitario, partecipato e democratico, del nuovo soggetto della sinistra in Italia. Questo processo che vedrà una prima tappa positiva nella convocazione dell’assemblea del 15/17 gennaio 2016 convocata sulla base del documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida” deve essere finalizzato a costruire un soggetto unitario e plurale della sinistra antiliberista, chiaramente alternativo al Pd e collocato in Europa nell’ambito del GUE e della Sinistra Europea”
La consultazione avverrà nel periodo 1-19 dicembre attraverso l’organizzazione e la convocazione di attivi territoriali degli iscritti e delle iscritte del singolo circolo o di circoli convocati congiuntamente. Le Federazioni hanno il compito di far sì che tutte le strutture si attivino. Ha diritto di voto chi ha la tessera 2015. Utilizzando appositi moduli predisposti dal nazionale, i garanti – indicati dalle Federazioni – registrano l’esito della votazione (favorevoli, contrari, astenuti), palese e per alzata di mano, e dovranno fare un report dell’esito complessivo.
Il rilancio e il rafforzamento del partito, a partire dal recupero dell’orgoglio e del senso di appartenenza a Rifondazione Comunista e del ruolo che ha svolto e svolge “in direzione ostinata e contraria”, non ha nulla di conservatore né di burocratico ma nasce dalla consapevolezza che c’è più che mai bisogno del contributo delle comuniste e dei comunisti per contrastare il capitalismo globalizzato, la crescita delle disuguaglianze, lo svuotamento delle conquiste sociali e democratiche, il dilagare di guerre, xenofobia, razzismi.
Le grandi difficoltà incontrate in questi anni non ci hanno piegati, e in questi mesi abbiamo registrato segnali positivi, di vitalità e di ripresa. Di questo ci parlano lo straordinario risultato della campagna del 2 per mille unito all’ottimo risultato delle Feste di Liberazione, ed in particolare di quella nazionale, che costituiscono un forte incoraggiamento a generalizzare in tutti i territori e a tutti i livelli l’impegno per il rilancio del partito sul piano dell’organizzazione, dell’elaborazione, della formazione e del radicamento sociale.
Il Comitato Politico Nazionale chiede a tutte le strutture del partito il massimo impegno e la massima mobilitazione nella campagna “I soldi ci sono“, con l’obiettivo di rendere, socialmente e politicamente percepibile il PRC su quei contenuti e quelle parole d’ordine. Si tratta di una campagna di lungo periodo, che non si esaurisce in qualche settimana, ovvero si tratta di rendere riconoscibile la nostra proposta politica, almeno come è stato sulle 35 ore, sul piano sociale.
Dobbiamo essere chiaramente il partito che disvela che la crisi, i cui effetti drammatici ricadono sui ceti popolari, non è data dalla scarsità, ma è una crisi di sovraccapacità produttiva, di un’inedita concentrazione di ricchezze e di poteri in poche mani. Spiegare che “I soldi ci sono” significa contrastare l’egemonia sulle cause della crisi che è stata imposta come senso comune e narrazione dominante, e al tempo stesso avanzare proposte concrete che parlino alla condizione dei nostri soggetti sociali di riferimento. Uscire dalle politiche di austerità e dei sacrifici è possibile, ma soltanto mettendo in discussione le politiche neoliberiste portate avanti dall’UE e dai governi italiani.
La costruzione, di un profilo politico e sociale che ci renda riconoscibili e identificabili, quanto la partecipazione e l’internità ai movimenti e alle lotte, deve andare di pari passo con la prosecuzione del rilancio anche organizzativo del nostro partito. In questi mesi, in attuazione della scorsa Conferenza di Organizzazione, abbiamo compiuto i passi primi avanti a partire dalla costituzione dell’ufficio organizzativo che ha ripreso un sistematico lavoro di riorganizzazione e verifica in rapporto con le istanze regionali e provinciali del partito secondo gli obiettivi definiti nel documento “Ripartiamo” approvato dalla direzione nel settembre scorso. Abbiamo la consapevolezza che ancora tanti sono i passi da compiere per la costruzione di un partito all’altezza dei compiti e del progetto della rifondazione comunista.
Ci sono, oggi, le condizioni per rilanciare anche sul piano dell’adesione al partito e del tesseramento: nel corso di quest’anno è stato raggiunto l’obiettivo della distribuzione di 20.000 tessere pagate dalle strutture territoriali, e in occasione di questo Comitato Politico Nazionale abbiamo avviato la distribuzione delle tessere del 2016. L’obiettivo è quello di chiudere al 31 dicembre il tesseramento 2015 avviando immediatamente e con il massimo slancio il tesseramento del 2016 con la determinazione a conseguire un’inversione di tendenza e l’aumento degli iscritti.
Rifondazione Comunista deve proseguire e rafforzare il proprio impegno nei conflitti e nelle lotte sociali, sia attraverso la presenza concreta sia attraverso le pratiche sociali mutualistiche cresciute in questi anni in diversi territori. Le nostre intuizioni sul “partito sociale” sono entrate oggi nella sensibilità diffusa della sinistra e rappresentano un patrimonio che va generalizzato e rilanciato.
Aspetto altrettanto decisivo della nostra linea politica è la costruzione di una sinistra antiliberista e alternativa al Partito Democratico che sia in grado di dare una risposta alla domanda viva, anche se frammentata, di unità e di opposizione incisiva alle politiche di austerità neoliberista, una domanda che viene da gran parte delle persone che continuano a sentirsi di sinistra, ma soprattutto da classi lavoratrici e ceti popolari che sono oggetto da troppo tempo di un attacco sistematico.
Il documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida“, che convoca per il 15-16-17 gennaio un’assemblea nazionale aperta, è un importante passo avanti nella direzione di quanto sostenuto da Rifondazione Comunista in questi anni, spesso in solitudine: le forze della sinistra aderenti al documento muovono infatti dalla condivisione dell’esaurimento e del fallimento della stagione del centrosinistra. La nostra proposta di costruire un soggetto politico unitario e plurale della sinistra chiaramente autonomo e alternativo al Pd comincia a diventare realtà. Ribadiamo, per quanto ci riguarda, che questo impianto vive indipendentemente dalla legge elettorale e dalle sue eventuali modifiche. Per noi la sinistra è alternativa al PD perché non ne condivide le politiche. Non ci sentiamo orfani di un centrosinistra che ha prodotto il renzismo come fase terminale di una lunga mutazione genetica.
Il documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida” va considerato, perciò, come un punto di partenza. Rifondazione Comunista è impegnata per lo sviluppo di tale percorso nella direzione del pieno coinvolgimento dei soggetti e delle forze sociali, dei settori più larghi possibile di movimenti e società che quotidianamente lottano e costruiscono esperienze di alternativa, della partecipazione e dell’inclusività; della collocazione del soggetto plurale che intendiamo costruire all’interno del Gue e della Sinistra Europea; di una caratterizzazione forte di alternativa al Partito Democratico. Se siamo consapevoli dell’articolazione di posizioni e di sensibilità diverse presenti, siamo anche consapevoli di quanto le nostre coordinate politiche siano potenzialmente maggioritarie a sinistra. L’impegno di tutto il partito nel processo unitario è essenziale per determinarne uno sviluppo positivo e un carattere di radicale alternativa. Abbiamo la convinzione che tale processo debba assumere una caratterizzazione larga e popolare, tesa a ricostruire un tessuto di pratiche sociali che si insediano nel territorio a partire dalle periferie, anche per evitare i populismi della destra, pratiche e ricostruzioni che non si esauriscono e non si agiscono soltanto nei luoghi istituzionali.
La sinistra si ricostruisce in primo luogo sulle strade, nei quartieri, nei luoghi di lavoro e della vita quotidiana.
In questo senso la continuità e la coerenza con la linea politica congressuale di Perugia, relativamente al rafforzamento e al rilancio del Prc unitamente all’obiettivo della costruzione di una sinistra più ampia, partecipata e alternativa al Pd continua a essere la bussola della nostra iniziativa politica.
Riteniamo in questo passaggio importante coinvolgere direttamente le iscritte e gli iscritti al partito sul risultato del nostro lavoro e – alla luce di quanto avvenuto – proporre di proseguire, secondo le coordinate scelte al congresso, chiedendo una verifica del mandato ricevuto al congresso. Nel congresso di Perugia abbiamo messo al centro il nodo della democrazia delle iscritte e degli iscritti, sottolineando come il nostro obiettivo fosse quello di coinvolgere il corpo del partito nei passaggi più rilevanti e non solo nelle scadenze congressuali. Per questo proponiamo una consultazione delle iscritte e degli iscritti del Prc.
Il Comitato Politico nazionale chiama quindi a esprimersi nella consultazione sul seguente testo:
“il nostro obiettivo è mettere al centro, in continuità e in attuazione del linea politica stabilita al congresso di Perugia, la strada del rafforzamento e del rilancio del Partito della Rifondazione Comunista e della costruzione attraverso un processo unitario, partecipato e democratico, del nuovo soggetto della sinistra in Italia. Questo processo che vedrà una prima tappa positiva nella convocazione dell’assemblea del 15/17 gennaio 2016 convocata sulla base del documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida” deve essere finalizzato a costruire un soggetto unitario e plurale della sinistra antiliberista, chiaramente alternativo al Pd e collocato in Europa nell’ambito del GUE e della Sinistra Europea”
La consultazione avverrà nel periodo 1-19 dicembre attraverso l’organizzazione e la convocazione di attivi territoriali degli iscritti e delle iscritte del singolo circolo o di circoli convocati congiuntamente. Le Federazioni hanno il compito di far sì che tutte le strutture si attivino. Ha diritto di voto chi ha la tessera 2015. Utilizzando appositi moduli predisposti dal nazionale, i garanti – indicati dalle Federazioni – registrano l’esito della votazione (favorevoli, contrari, astenuti), palese e per alzata di mano, e dovranno fare un report dell’esito complessivo.
Acerbo
Flamini
Mainardi
Rinaldi
Flamini
Mainardi
Rinaldi
Documento approvato con 53 voti a
favore. Il documento con primo firmatario Azzolini ne ha ottenuti 20 e
quello che aveva come primo firmatario Bellotti 3. Astenuti 4.
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