L'Amministrazione comunale ha fatto propria
una nuova idea di organizzazione della pubblica amministrazione
informata a principi di democrazia e diretta partecipazione
all'amministrazione locale. In tale ottica nei primi due mesi di vita di
questa Amministrazione si sono tenuti gli incontri di "Piscinola" e del
"Real Albergo dei poveri".
È evidente l'importanza che l'Amministrazione vuole fare assumere
alle associazioni, ai comitati, ai movimenti, alle reti, ai cittadini
attivi, quando siano radicati nella realtà locale e tali da risultare
adeguate allo svolgimento di attività di interesse pubblico. L'obiettivo
dell'Amministrazione è creare un percorso di democrazia partecipativa,
attraverso strumenti condivisi ed accessibili, che sia in grado di
veicolare le istanze dei diversi soggetti che possono concorrere alla
definizione delle politiche locali, affinché con il loro contributo
l'Amministrazione possa implementare la propria agenda politica e
sociale.
Per dare concreta attuazione a tali scelte si è deciso di dare vita
al "Laboratorio Napoli" e si è previsto un meccanismo di accreditamento
delle realtà di base per la partecipazione, che consenta una
partecipazione incisiva ed ampia.
In questi mesi abbiamo sottoposto ad un processo di elaborazione
partecipativa il Regolamento abbozzato a luglio in occasione
dell'incontro di Piscinola. Questo Regolamento è, pertanto, il frutto
sia delle valutazioni e dei suggerimenti di singoli iscritti alle
consulte, ma anche delle associazioni e di tutte le istanze di
cittadinanza attiva che, avendo preso visione delle prime ipotesi
organizzative e regolamentari rese disponibili tramite internet, hanno
ritenuto di esprimere di offrire un loro contributo in termini di idee,
proposte, suggerimenti; sia di un equilibrato, approfondito e vivace
confronto con i rappresentanti istituzionali: Sindaco, Giunta,
Commissioni consiliari, Municipalità.
Con questo atto si conferma, da parte della Giunta de Magistris, la
volontà di creare i presupposti di un maggiore coinvolgimento della
cittadinanza nei processi decisionali, un reale governo partecipato dei
beni comuni, funzionale all'effettiva tutela dei diritti fondamentali,
pur nella convinzione che gli organi elettivi e di rappresentanza
conservano la responsabilità delle scelte.
Adesso la parola definitiva passa al Consiglio comunale e alle sue
articolazioni: le commissioni consiliari, in particolare quella ai Beni
comuni. Ad essi si potranno rivolgere gli iscritti alle consulte che
volessero ulteriormente contribuire al dibattito e alla discussione sul
testo da approvare definitivamente.
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