sabato 21 gennaio 2012

Da un'dea di De Magistris nasce "Laboratorio Napoli Costituente dei Beni comuni"

L'Amministrazione comunale ha fatto propria una nuova idea di organizzazione della pubblica amministrazione informata a principi di democrazia e diretta partecipazione all'amministrazione locale. In tale ottica nei primi due mesi di vita di questa Amministrazione si sono tenuti gli incontri di "Piscinola" e del "Real Albergo dei poveri".
È evidente l'importanza che l'Amministrazione vuole fare assumere alle associazioni, ai comitati, ai movimenti, alle reti, ai cittadini attivi, quando siano radicati nella realtà locale e tali da risultare adeguate allo svolgimento di attività di interesse pubblico. L'obiettivo dell'Amministrazione è creare un percorso di democrazia partecipativa, attraverso strumenti condivisi ed accessibili, che sia in grado di veicolare le istanze dei diversi soggetti che possono concorrere alla definizione delle politiche locali, affinché con il loro contributo l'Amministrazione possa implementare la propria agenda politica e sociale.
Per dare concreta attuazione a tali scelte si è deciso di dare vita al "Laboratorio Napoli" e si è previsto un meccanismo di accreditamento delle realtà di base per la partecipazione, che consenta una partecipazione incisiva ed ampia.
In questi mesi abbiamo sottoposto ad un processo di elaborazione partecipativa il Regolamento abbozzato a luglio in occasione dell'incontro di Piscinola. Questo Regolamento è, pertanto, il frutto sia delle valutazioni e dei suggerimenti di singoli iscritti alle consulte, ma anche delle associazioni e di tutte le istanze di cittadinanza attiva che, avendo preso visione delle prime ipotesi organizzative e regolamentari rese disponibili tramite internet, hanno ritenuto di esprimere di offrire un loro contributo in termini di idee, proposte, suggerimenti; sia di un equilibrato, approfondito e vivace confronto con i rappresentanti istituzionali: Sindaco, Giunta, Commissioni consiliari, Municipalità.
Con questo atto si conferma, da parte della Giunta de Magistris, la volontà di creare i presupposti di un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali, un reale governo partecipato dei beni comuni, funzionale all'effettiva tutela dei diritti fondamentali, pur nella convinzione che gli organi elettivi e di rappresentanza conservano la responsabilità delle scelte.
Adesso la parola definitiva passa al Consiglio comunale e alle sue articolazioni: le commissioni consiliari, in particolare quella ai Beni comuni. Ad essi si potranno rivolgere gli iscritti alle consulte che volessero ulteriormente contribuire al dibattito e alla discussione sul testo da approvare definitivamente.
 


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