Comunicato stampa
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Ormai da giorni il Presidente del Consiglio Monti e i suoi ministri parlano di privatizzazioni alludendo anche ad un intervento sul servizio idrico. Ultimi in ordine di tempo il sottosegretario Polillo secondo cui il referendum è stato “un mezzo imbroglio” e il sottosegretario Catricalà che ha annunciato “modifiche che non vadano contro il voto referendario” alla gestione dell'acqua.
Ormai da giorni il Presidente del Consiglio Monti e i suoi ministri parlano di privatizzazioni alludendo anche ad un intervento sul servizio idrico. Ultimi in ordine di tempo il sottosegretario Polillo secondo cui il referendum è stato “un mezzo imbroglio” e il sottosegretario Catricalà che ha annunciato “modifiche che non vadano contro il voto referendario” alla gestione dell'acqua.
Diciamo
chiaramente a Monti, Passera, Catricalà e Polillo che non esiste
nessuna liberalizzazione del servizio idrico che rispetti il voto
referendario: il 12 e 13 giugno scorsi gli italiani hanno scelto in
massa per la gestione pubblica dell'acqua e per la fuoriuscita degli
interessi privati dal servizio idrico.
Non
pensi il Governo Monti con la scusa di risanare il debito di poter
aggirare il voto referendario con trucchi e trucchetti, 27 milioni di
italiani si sono espressi per la ripubblicizzazione del servizio idrico e
questo ci aspettiamo dal Governo nei prossimi giorni.
Saremo
molto attenti alle prossime mosse del Governo Monti sul fronte delle
liberalizzazioni, non permetteremo che la volontà popolare venga
abbattuta a colpi di decreto, di Antitrust o di direttive europee in
stile Bolkestein. Metteremo in campo ogni strumento utile alla difesa
dei referendum, a partire dalla campagna di obbedienza civile lanciata
da noi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
L'applicazione
dei referendum è la prima e la più urgente emergenza democratica nel
nostro paese, per questo il Forum chiede, come già fatto e sinora senza
risposta, un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Mario
Monti. Nel contempo chiede a tutte le realtà che hanno sostenuto i
referendum, ai partiti che da fuori o dentro il Parlamento hanno dato
indicazione per il “Sì” ai referendum di giugno, di prendere da subito
una netta posizione in difesa del voto democratico del popolo italiano.
Roma, 10 Gennaio 2012
Roma, 10 Gennaio 2012
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