Sintesi del dibattito organizzato dal “Laboratorio Politico” di Savona il 26 aprile 2013.
Due ore si serrato confronto con interventi svolti da compagne e
compagni protagonisti dalle diverse esperienze nell’ambito della
sinistra d’alternativa hanno fornito un quadro di arricchimento e
conferma per le posizioni che il “Laboratorio Politico” di Savona sta
portando avanti in questa difficile fase.
Ecco una sintesi, ridotta con estrema schematicità per ovvie ragioni di economia del discorso, delle risultanze della discussione.
Presieduta da MICHELE BROSIO, l’Assemblea è stata aperta da una relazione di G. ANGELO BILLIA.
In un intervento ricco di spunti analitici riferiti essenzialmente alla situazione internazionale, vista nei suoi risvolti storici e politici rivolti all’immediato, al tema dell’Europa e della crisi economica, all’emergere di una situazione di vera e propria “difficoltà democratica” in Italia, BILLIA ha centrato il tema della sinistra d’alternativa nei suoi risvolti essenziali di frantumazione e di autoreferenzialità.
Non ci possiamo permettere, ha sostenuto il relatore, il prosieguo di una tale situazione di vera e propria disgregazione: è necessaria la salvaguardia dei principi che ci hanno guidato nel tempo, uscendo dal limite orizzonte della “coltivazione del proprio orticello”. Occorre una fase di “decantazione politica a sinistra”, dove la discussione che, fin qui si è esaurita nel discorso delle alleanze in funzione della governabilità, si allarghi fino ad assumere il carattere di una proposta politica complessiva. Tutti noi dobbiamo comprendere, in questo momento, che non è possibile avere certezze, se non disponendo dell’unica certezza di non averne.
Nel corso del dibattito sono intervenute le compagne e i compagni. GIORGIO AMICO, MARINO MASALA, FELICE CARLO BESOSTRI, FRANCO ASTENGO, PATRIZIA TURCHI, FURIO MOCCO, WILMA FILISETTI, cui ha replicato G.ANGELO BILLIA nella conclusione dei lavori.
In sostanza la posizione emersa complessivamente dall’Assemblea può essere così riassunta:
Il “Laboratorio Politico per la Sinistra d’Alternativa” di Savona avanza all’intera sinistra d’alternativa presente in Italia in diverse forme, l’avvio di un discorso riguardante una nuova soggettività politica (nel dibattito molti interventi si era soffermati sul concetto di “partito”) basata attorno a due punti essenziali: il processo in corso, da combattere a partire dalla difesa delle Costituzione Repubblicana, di vera e propria “riduzione della democrazia” messa in campo, in particolare con le vicende delle ultime settimane, attraverso il concretarsi dell’ipotesi presidenzialista; la necessità di presentare un progetto di profondo cambiamento sociale rispetto alla gestione capitalistica della crisi che, in Italia come in altri Paesi, sta spingendo fortemente verso una vera e propria “rivincita di classe” verso i lavoratori, i disoccupati, i ceti più deboli.
Appare anche indispensabile, in previsione delle Elezioni Europee del 2014, portare questo progetto a livello di UE ponendo le condizioni perché si discuta di una presentazione comune di tutte le forze che, a livello continentale, si collocano all’opposizione di quello che, sbrigativamente ma efficacemente, viene definito “deficit democratico europeo”.
La proposta di soggettività politica della sinistra d’alternativa che qui viene avanzata poggia su quattro punti fortemente caratterizzanti: una struttura interna rivolta alla formazione di un vero e proprio “intellettuale collettivo”, l’idea della “centralità” del parlamento come piena espressione della nostra identità democratica; il riferimento al mondo del lavoro come vero e proprio riferimento di classe; un meccanismo di funzionamento basato sulla costruzione dal basso delle posizioni politiche e della formazione dei quadri dirigenti.
L’identità del soggetto che proponiamo dovrà essere fondata su tre pilastri: l’autonomia di pensiero e organizzativa; l’alternativa intesa come alternativa di sistema e di modificazione radicale degli equilibri sociali esistenti in una dimensione anticapitalista e di utilizzo degli strumenti dell’analisi marxiana; l’opposizione netta al quadro politico esistente in Italia, come in Europa.
Il “Laboratorio politico per la sinistra d’alternativa” di Savona, proseguirà con altri appuntamenti a scadenza ravvicinata nell’attività di riflessione e di promozione della cultura politica, di proposta e d’iniziativa, con l’ambizione di riuscire a trasportare questo lavoro fuori dall’ambito locale, sino a una dimensione di carattere nazionale.
In questo senso la decisione di partecipare attivamente all’incontro previsto per il prossimo 11 Maggio a Bologna e organizzato dai promotori del documento “Per un movimento politico anticapitalista e libertario” che è stato distribuito e discusso nel corso dell’Assemblea.
Ecco una sintesi, ridotta con estrema schematicità per ovvie ragioni di economia del discorso, delle risultanze della discussione.
Presieduta da MICHELE BROSIO, l’Assemblea è stata aperta da una relazione di G. ANGELO BILLIA.
In un intervento ricco di spunti analitici riferiti essenzialmente alla situazione internazionale, vista nei suoi risvolti storici e politici rivolti all’immediato, al tema dell’Europa e della crisi economica, all’emergere di una situazione di vera e propria “difficoltà democratica” in Italia, BILLIA ha centrato il tema della sinistra d’alternativa nei suoi risvolti essenziali di frantumazione e di autoreferenzialità.
Non ci possiamo permettere, ha sostenuto il relatore, il prosieguo di una tale situazione di vera e propria disgregazione: è necessaria la salvaguardia dei principi che ci hanno guidato nel tempo, uscendo dal limite orizzonte della “coltivazione del proprio orticello”. Occorre una fase di “decantazione politica a sinistra”, dove la discussione che, fin qui si è esaurita nel discorso delle alleanze in funzione della governabilità, si allarghi fino ad assumere il carattere di una proposta politica complessiva. Tutti noi dobbiamo comprendere, in questo momento, che non è possibile avere certezze, se non disponendo dell’unica certezza di non averne.
Nel corso del dibattito sono intervenute le compagne e i compagni. GIORGIO AMICO, MARINO MASALA, FELICE CARLO BESOSTRI, FRANCO ASTENGO, PATRIZIA TURCHI, FURIO MOCCO, WILMA FILISETTI, cui ha replicato G.ANGELO BILLIA nella conclusione dei lavori.
In sostanza la posizione emersa complessivamente dall’Assemblea può essere così riassunta:
Il “Laboratorio Politico per la Sinistra d’Alternativa” di Savona avanza all’intera sinistra d’alternativa presente in Italia in diverse forme, l’avvio di un discorso riguardante una nuova soggettività politica (nel dibattito molti interventi si era soffermati sul concetto di “partito”) basata attorno a due punti essenziali: il processo in corso, da combattere a partire dalla difesa delle Costituzione Repubblicana, di vera e propria “riduzione della democrazia” messa in campo, in particolare con le vicende delle ultime settimane, attraverso il concretarsi dell’ipotesi presidenzialista; la necessità di presentare un progetto di profondo cambiamento sociale rispetto alla gestione capitalistica della crisi che, in Italia come in altri Paesi, sta spingendo fortemente verso una vera e propria “rivincita di classe” verso i lavoratori, i disoccupati, i ceti più deboli.
Appare anche indispensabile, in previsione delle Elezioni Europee del 2014, portare questo progetto a livello di UE ponendo le condizioni perché si discuta di una presentazione comune di tutte le forze che, a livello continentale, si collocano all’opposizione di quello che, sbrigativamente ma efficacemente, viene definito “deficit democratico europeo”.
La proposta di soggettività politica della sinistra d’alternativa che qui viene avanzata poggia su quattro punti fortemente caratterizzanti: una struttura interna rivolta alla formazione di un vero e proprio “intellettuale collettivo”, l’idea della “centralità” del parlamento come piena espressione della nostra identità democratica; il riferimento al mondo del lavoro come vero e proprio riferimento di classe; un meccanismo di funzionamento basato sulla costruzione dal basso delle posizioni politiche e della formazione dei quadri dirigenti.
L’identità del soggetto che proponiamo dovrà essere fondata su tre pilastri: l’autonomia di pensiero e organizzativa; l’alternativa intesa come alternativa di sistema e di modificazione radicale degli equilibri sociali esistenti in una dimensione anticapitalista e di utilizzo degli strumenti dell’analisi marxiana; l’opposizione netta al quadro politico esistente in Italia, come in Europa.
Il “Laboratorio politico per la sinistra d’alternativa” di Savona, proseguirà con altri appuntamenti a scadenza ravvicinata nell’attività di riflessione e di promozione della cultura politica, di proposta e d’iniziativa, con l’ambizione di riuscire a trasportare questo lavoro fuori dall’ambito locale, sino a una dimensione di carattere nazionale.
In questo senso la decisione di partecipare attivamente all’incontro previsto per il prossimo 11 Maggio a Bologna e organizzato dai promotori del documento “Per un movimento politico anticapitalista e libertario” che è stato distribuito e discusso nel corso dell’Assemblea.
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