venerdì 7 febbraio 2014

“Con Tsipras un'Europa più giusta” aderisce anche Michele Serra


“Con Tsipras un'Europa più giusta” aderisce anche Michele Serra
Michele Serra, editorialista di Repubblica , ha firmato il suo sostegno alla Lista Tsipras per le Europee: un movimento civico che vuole portare a Strasburgo Alexis Tsipras, il leader del partito della sinistra greca Syriza.
Serra, lei ha scelto il papa nero. Ma cos’ha Tsipras più del giovane Pd a trazione Renzi-Letta, o del loro alleato Vendola?
Ho messo la mia firma sotto quell’appello per la grande stima che ho di Barbara Spinelli, una delle poche teste politiche che ci sono rimaste; e perché vedo con angoscia il montare dell’antieuropeismo nazionalista, populista e di destra. Credo sia importante che nasca un neo-europeismo sociale e socialista. Che raccolga in positivo la critica contro l’Europa così come la vediamo e la viviamo ora: un direttorio di contabili.
Nemmeno il Movimento 5 Stelle è abbastanza combattivo nel rappresentare un cambiamento dal basso?
Quando dico “europeismo socialista” non credo di dire qualcosa che incontri l’interesse di Grillo e Casaleggio.
La Grecia, vittima conclamata del rigore europeo, cosa deve dire per voce di Tsipras?
Credo che debba dire, a nome di molti, che l’idea europea non può essere solo una somma di doveri normativi. Deve essere anche il luogo dei diritti, pena la sua morte per sclerosi. Se contano solo gli obiettivi di bilancio da raggiungere, anche ammesso che siano giusti e correttamente calcolati, che cosa resta del calore ideologico e culturale dei padri dell’europeismo, della loro visione cosmopolita e solidale?
Da Blair a Zapatero, la sinistra italiana ha guardato con invidia ai leader altrui, spesso ricredendosi a fine mandato. Stavolta perché sarà diverso?
Non so se sarà diverso. È anche possibile che questa nuova lista rimanga – come tante altre – una pura lista di testimonianza, un listino di anime belle come, a sinistra, se ne sono visti tanti. So solo che spero, anche attraverso questa lista, nella nascita di un nuovo spirito europeo, che non sia costretto a scegliere tra l’Europa ragioniera e l’antieuropeismo di pancia: due grettezze contrapposte. Non so neppure per chi voterò, voglio prima vedere la campagna elettorale. Ma ho firmato volentieri perché di un nuovo attore europeo fuori dai vecchi schemi si sentiva la mancanza.

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