di Mauro Baldrati
ultimo
modello di app;
ultimo modello di televisore; ultimo modello di auto;
lavare l’auto col detersivo nel cortile di casa;
squadra di calcio,
comprensiva di allenatore, presidente e bilancio;
TG1;
TG5;
la cronaca
nera;
Renzusconi;
il Bunga Bunga;
l’evasione fiscale;
le escort;
le
veline;
la moglie trofeo;
la fidanzata trofeo;
l’accompagnatrice trofeo;
la segretaria trofeo;
la presentatrice trofeo;
le ministre trofeo;
Maria De Filippi;
Antonella Clerici;
Carlo Conti;
il film di Natale;
il
papa santo;
il Presidente della Repubblica santo;
tutti i santi
metropolitani e regionali;
la messa della domenica mattina;
le
bestemmie;
il Presidente del Consiglio cantastorie;
Matteo Salvini;
le
brave persone che seguono Matteo Salvini;
il famoso presentatore
televisivo scrittore;
il famoso politico scrittore;
il famoso attore
scrittore;
il famoso calciatore scrittore;
il famoso cuoco scrittore;
il
famoso giornalista scrittore;
il famoso scrittore scrittore;
Dolce
& Gabbana;
la parrucchiera;
l’estetista;
fare footing parlando al
alta voce;
i TQ;
il festival di Sanremo;
Sky;
i giochi on-line;
i
telequiz;
Luciano Ligabue;
Laura Pausini;
Andrea Bocelli;
Giovanni
Allevi;
Fabio Volo;
Il Volo;
l’aperitivo;
tutto ciò che è mangereccio, preferibilmente a base di salumi, vino bianco e fritti;
Carlo Cracco;
il
nouveau ragu à l’italienne: col cioccolato,
il cotechino
fritto nell’Amaretto di Saronno,
la marmellata fritta nello strutto,
la
salsiccia fritta nel miele, l’aglio fritto nel patchouli;
la
Confindustria;
la Confcommercio;
la Confagricoltura;
l’Asppi;
l’Uppi;
l’Abi;
la Confapi;
gli affitti in nero;
il lavoro nero;
il commercio in
nero;
la Mafia;
i tatuaggi; i telefilm americani;
i film americani;
gli
attori americani;
i cantanti americani;
gli atleti americani;
i
poliziotti americani;
i soldati americani;
i serial killer americani;
gli adolescenti americani;
i wasp americani;
i negri americani;
i
bambini canterini in televisione;
i bambini in pubblicità;
i bambini nei
telefilm;
i bambini nella fame nel mondo;
i pianti in televisione;
gli
abbandoni in televisione;
le confessioni in televisione;
gli amori in
televisione;
i giuramenti in televisione; i contratti in televisione;
gli insulti in televisione;
gli insulti alle donne;
gli insulti;
i gesti
osceni mentre si guida l’auto;
la polizia;
i carabinieri;
i due marò;
parcheggiare sulle strisce pedonali;
parcheggiare sul marciapiede;
parcheggiare sulla pista ciclabile;
andare con la moto sulla pista
ciclabile; andare con la moto nel parco pubblico;
gli abusi edilizi;
gli abusi finanziari;
le discariche abusive di rifiuti;
i condoni;
le
deroghe;
l’emergenza;
la crisi;
la crescita;
che cazzo menefregaammé;
la
Spending Rewiew.
gli annunci patacca.
E’ costume consolidato da parte dei centri di
potere lanciare annunci forti, spettacolari, e reiterarli per un tempo
sufficiente a farli entrare a forza nell’Archetipo dell’inconscio
collettivo. In questo, il “Presidente del Consiglio” attuale è un
maestro assoluto, e ha fatto scuola. Gli annunci vanno ripetuti, con
scansioni variabili a seconda delle dinamiche (variabili) a cui si
riferiscono. Se sono diretti, cioè recitati dal “ministro” di turno, o
addirittura dal “Presidente del Consiglio” in persona, vanno
accompagnati da una mimica al contempo rassicurante e autorevole, di chi
non è sfiorato dal dubbio, e deve sottendere un agire positivo,
“giovane”, energico, e soprattutto liberista, che è una delle grandi
passioni della kultura italiana in Italia. Uno degli ultimi, e uno dei
più patacca di tutti i pataccari, è stato quello secondo il quale le
variazioni catastali conseguenti a interventi edilizi di unità
immobiliari siano “tempestivamente inoltrate” direttamente dai comuni
all’Agenzia del Territorio (cioè il Catasto), con la fine lavori della
pratica edilizia. E’ uno degli articoli del cosiddetto Decreto Sblocca
Italia (133/2014), sul quale il “governo” ha puntato molte carte
mediatiche: “semplificazione”, lotta alla burocrazia, il fare, il non
pagare ecc.
Così, i Comuni sono stati inondati da tecnici e da cittadini che chiedevano l’applicazione di questa norma. L’avevano sentito e visto in TV e in radio, santo cielo! Non si paga, ed è tutto più semplice! “Ci pensa il Comune”. E’ stata una bufala, una norma inapplicabile e inapplicata. A parte problemi molto seri di personale, che i Comuni scontano in seguito ai tagli delle risorse, tra i due enti non esiste un linguaggio informatico condivisibile: l’Agenzia del Territorio usa una piattaforma e una banca dati indisponibili ai comuni. E’ un linguaggio che va costruito, con un grande investimento di tempo e di denaro. Ma cosa interessa ai professionisti degli annunci? Nulla! L’importante è sostituire la realtà con l’annuncio, nutrire certi rancori della popolazione, reiterarlo fino a che è possibile, poi abbandonarlo e sostituirlo con un altro, altrettanto “forte”, enfatico, “giovane” e positivo. Funziona. Il cittadino si accorge che quello precedente si è rivelato una patacca, ma c’è già quello nuovo a riempire gli spazi, a stimolare aspettative. Così lo dimentica presto, mentre resta quel brivido liberista, come traccia, come “segno mondano”, come l’avrebbe definito Deleuze, il segno del vuoto, del nulla, dell’ingannevole, dell’effimero, il segno che passa e va, mentre quello nuovo si fa strada e genera altro vuoto, altri inganni.
Così si tira avanti con questa straordinaria complicità tra ingannatori e ingannati, che si basa sul complesso e al tempo stesso primordiale sistema dei segni mondani, il codice non tanto segreto che costituisce il vero, solido e palpitante organo vitale della kultura italiana in Italia.
Così, i Comuni sono stati inondati da tecnici e da cittadini che chiedevano l’applicazione di questa norma. L’avevano sentito e visto in TV e in radio, santo cielo! Non si paga, ed è tutto più semplice! “Ci pensa il Comune”. E’ stata una bufala, una norma inapplicabile e inapplicata. A parte problemi molto seri di personale, che i Comuni scontano in seguito ai tagli delle risorse, tra i due enti non esiste un linguaggio informatico condivisibile: l’Agenzia del Territorio usa una piattaforma e una banca dati indisponibili ai comuni. E’ un linguaggio che va costruito, con un grande investimento di tempo e di denaro. Ma cosa interessa ai professionisti degli annunci? Nulla! L’importante è sostituire la realtà con l’annuncio, nutrire certi rancori della popolazione, reiterarlo fino a che è possibile, poi abbandonarlo e sostituirlo con un altro, altrettanto “forte”, enfatico, “giovane” e positivo. Funziona. Il cittadino si accorge che quello precedente si è rivelato una patacca, ma c’è già quello nuovo a riempire gli spazi, a stimolare aspettative. Così lo dimentica presto, mentre resta quel brivido liberista, come traccia, come “segno mondano”, come l’avrebbe definito Deleuze, il segno del vuoto, del nulla, dell’ingannevole, dell’effimero, il segno che passa e va, mentre quello nuovo si fa strada e genera altro vuoto, altri inganni.
Così si tira avanti con questa straordinaria complicità tra ingannatori e ingannati, che si basa sul complesso e al tempo stesso primordiale sistema dei segni mondani, il codice non tanto segreto che costituisce il vero, solido e palpitante organo vitale della kultura italiana in Italia.
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