venerdì 16 ottobre 2015

Contratto chimici, un pessimo accordo



Firmata “ipotesi” di accordo del CCNL dei Chimici per il triennio 2016/2018 nella notte (leggi il testo). Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil siglano un contratto di restituzione, come avevamo varie volte annunciato.
Il contratto dei chimici è stato spesso un apripista per i rinnovi dei contratti di altri comparti e categorie e quest’accordo arriva in un contesto determinato dalle prese di posizione di Confindustria e Governo sulla necessità di un modello contrattuale che ridisegni il sistema favorendo ulteriormente le imprese riducendo salari e diritti, come confermano le richieste di Squinzi nel suo “pentalogo per il rinnovo dei contratti”.
Con questa ”ipotesi” la tendenza viene confermata e saranno queste le condizioni che verranno utilizzate verso altri rinnovi.
Questa ”ipotesi” è in linea con una visione cieca di un progetto che vuole affamare il paese per salvaguardare i loro profitti. Non certo indirizzato ad un sistema in crescita o di benessere.
Ad una prima lettura l’intesa prevede aspetti di riduzione economica e di diritti aggiunto a un rafforzamento del raffreddamento del diritto di sciopero. La piattaforma, che abbiamo respinto, partiva da una richiesta di 123€ e il risultato è andato a 78€ per il triennio: si trasforma l’aumento di 15€ previsto ad ottobre 2015, prima in EDR per il 2016 e poi si cancella nel 2017. L’indennità prevista per la pasqua, 1/25 dello stipendio, verrà indirizzata verso fonchim 0,25% (previdenza integrativa) e la turnazione notturna 2€.
Spostamento verso la retribuzione variabile del premio di presenza che sparirà dal contratto nazionale e verrà trasferito al secondo livello. Convocazione delle RSU due giorni prima della data dello sciopero per chiarire le motivazioni … ecc. Tradotto perche fate lo sciopero proprio ora non è meglio trovare un’altra soluzione?
Allora abbiamo detto che in questa fase serviva una svolta, la perdita di salario e dei diritti prodotta da un sistema del ricatto a livello aziendale, doveva essere presa in considerazione, per rilanciare il ruolo del sindacato e un aumento economico che rispondesse agli andamenti del comparto e ai bisogni dei lavoratori. Riduzione di orario per aumentare l’occupazione redistribuendo il lavoro.
Non siamo d’accordo quindi con questa intesa che peggiora ulteriormente le condizioni dei 171.000 lavoratrici e lavoratori del settore chimico.
Entro novembre quante assemblee si faranno? speriamo tante e auspichiamo che tutte le lavoratrici e i lavoratori abbiamo veramente la possibilità di esprimersi. Non certo come per la preparazione della piattaforma.
Noi lavoreremo per il NO. Non ci stiamo …
  “Il sindacato è un’altra cosa – Opposizione Cgil” nella Filctem Cgil

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