Quanto
guadagnano i top manager delle aziende italiane? Al confronto i manager
di Stato, oggi nell'occhio del ciclone, sembrano degli sfigati con un
pò di quattrini.
In
questi giorni impazzano sui giornali e la rete le tabelle con i redditi
dichiarati dagli alti funzionari e manager di Stato. Il capo della
polizia, Manganelli, sembra guadagnare più di tutti, ma poi si scopre
che molti alti boiardi non hanno dichiarato i doppi, tripli, quadrupli
compensi che ottengono con consulenze, partecipazioni, vicepresidenze e
quant'altro.
Alla luce
di quanto pubblicato, guida la classifica il capo della Polizia, Antonio
Manganelli con i suoi 621.253,75 euro ma sono ben piazzati il
ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio che ha una retribuzione di
562.331,86 euro, il capo dipartimento dell’amministrazione
penitenziaria Franco Ionta a 543.954,42 euro, il capo Gabinetto del
ministero dell’Economia Vincenzo Fortunato con 536.906,98 euro e il
presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò (475.643,38). Giusto per la
cronaca da segnalare che i Capi di stato maggiore superano i presidenti
di antitrust e autorità per l’energia le cui retribuzioni sono
identiche: nell’ordine, Giovanni Pitruzzella prende 475.643 euro, Guido
Bortoni 475.643 euro. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, si
«accontenta» di 387mila euro tondi, mentre il «suo» direttore generale
Antonio Rosati, guadagna 395mila euro più la gratifica annuale.
Eppure
guardando i ragguardevoli redditi dei manager di stato, questi sembrano
impallidire davanti ai compensi dei manager, quelli veramente ricchi,
delle società quotate in Borsa. Facendo i dovuti raffronti, il
moltostipendiato capo della Polizia guadagna un po' meno di tal Pier
Angelo Masselli, manager della Kerself Se il più pagato è l'immancabile
Luca Cordero di Montezemolo con ben 8.738.000 euro, il manager più
sfigato è Carlo Marchetti di Mondo Tv con 102.000 euro all'anno. La
somma dei compensi dei 2670 amministratori delegati,sindaci e direttori
generali delle aziende quotate è pari a 518,581,000 euro all'anno, in
pratica mezzo miliardo di euro.
Sappiamo
già che qualcuno ci dirà che i manager delle società quotate in Borsa
sono dei privati. I loro costi sono a carico delle aziende che li
pagano. Ma quando i manager strapagati sono dell'Eni, dell'Enel, della
Telecom o delle aziende petrolifere, domandatevi: ma i soldi delle
bollette o del pieno di benzina di chi sono?
I primi venti “top” manager più pagati
Manager
|
Società
|
Retribuzione
|
Luca Cordero Montezemolo |
Fiat, Tod's |
8,738,000 |
Marco Tronchetti Provera |
Pirelli, Camfin,Prelios |
6,617,688 |
Giampiero Pesenti |
Italcementi, Pirelli,Italmobiliare |
5,162,100 |
Fulvio Conti |
Enel |
4,941,680 |
Paolo Scaroni |
Eni |
4,420,000 |
P.F. Guarguaglini |
Finmeccanica |
4,314,000 |
Pietro Franco Tali |
Saipem |
4,213,694 |
Pietro Giordano |
Erg |
4,211,673 |
Andrea Guerra |
Luxottica, Parmalat, Dea |
3,908,169 |
Roberto Vedovotto |
Safilo Group |
3,389,700 |
Fedele Confalonieri |
Mediaset |
3,729,474 |
Luca Garavaglia |
Campari, Fiat, Indesit |
3,534,110 |
Sergio Marchionne |
Fiat, Exor |
3,498,300 |
Enrico Cavatorta |
Luxottica |
3,360,814 |
Giuliano Andreani |
Mediaset |
3,311,170 |
Diego Della Valle |
Tod's, Rcs, Marcolin, Cia |
3,085,400 |
Jean Claude Blanc |
Juventus |
3,024,000 |
Jaques Leost |
Saipem |
2,978,454 |
Franco Bernabè |
Telecom Italia |
2,925,000 |
fonte: Atlante delle società leader 2012, edizioni Milano Finanza
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