Il bue che dice cornuto all’asino? La merda che si rivolta al
badile? Cercate voi una metafora elegante, perché servirà in questo
gustoso apologo riportato anche dal Corriere della sera di oggi. Dunque
accade questo: il presidente del Consiglio Prof. Mario Monti va alla
Borsa di Milano per un incontro con “rappresentanti del mondo della
finanza e dell’industria”. E va bene. Era già stato alla Borsa di New
York e a quella di Londra, così, tanto per dimostrarsi un premier vicino
al popolo.
Naturalmente “il mondo della finanza e dell’industria” non sta lì
solo ad ascoltare, vuole fare domande, è curioso, freme. E così si alza
a fare una domanda la signora Roberta Furcolo, che chiede a Monti:
“Nell’agenda di governo si prevede di attaccare la casta, ridurre il
peso della macchina dello stato e cercare meno il consenso delle parti
sociali”?. Perbacco, che domandona. Ma chi sarà, una grillina? Sarà una
giovane precaria inviperita per le auto blu? Oppure un’imprenditrice
che detesta “le parti sociali” al punto da chiedere al governo di
“cercare meno” il loro consenso?
Ma
no! La signora Roberta Furcolo, ex dirigente di banca (ma va?) è la
consorte del dottor Alberto Nagel, amministratore delegato di
Mediobanca, vicepresidente di Assicurazioni Generali, consigliere di
amministrazione di Banca Esperia, consigliere di amministrazione di ABI
(Associazione Bancaria Italiana). Uno di quelli che prima del discorso
di Monti con “il mondo della finanza e dell’industria” ha partecipato
con il premier a un incontro ristretto (probabilmente con “il mondo
della finanza e dell’industria” più importante e potente). Niente male.
Secondo Il Sole 24 Ore, nella classifica del 2009 dei
redditi dei top manager italiani mister Nagel figurava miseramente al
39esimo posto, con la miseria di 2.560.000 euro all’anno (appena
213.000 euro al mese). Un vero scandalo! Basta con la casta! Basta
ascoltare troppo le parti sociali! Vergogna! Banchieri di tutto il
mondo, unitevi!
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