Sono 41,3 milioni i contribuenti italiani, e poco
più del 23% ha un'imposta Irpef pari a zero. I redditi maggiori si trovano in
Lombardia, i minori in Calabria. Il 5% dei contribuenti con redditi più alti ha
il 22,9% del reddito totale che è pari a 805 miliardi di euro
Una
busta paga di poco più di 19mila euro e quasi 10 milioni di italiani che hanno
l'Irpef pari a zero, l'imposta sulle persone fisiche che contribuisce
maggiormente (quasi il 40%) alle entrate tributarie dello Stato italiano. E' la
fotografia scattata dal ministero dell'Economia alla luce delle dichiarazioni
dei redditi per l'anno 2011.
Ricchi e poveri. Il reddito complessivo totale a livello nazionale dichiarato è risultato pari a 805 miliardi di euro, mentre il reddito medio è di 19.655 euro. Sia il reddito totale che quello medio sono in aumento rispetto all'anno precedente (rispettivamente +1,5% e +2,1%), in linea con l'andamento del Pil nominale. Di recente poi il Censis ha denunciato il divario crescente tra il Sud del Paese e il Nord in termini di reddito pro-capite e ha constatato che nel Mezzogiorno I livelli di Pil pro-capite sono inferiori a quelli della Grecia: 17.957 euro conto i 18.454 euro ellenici. La regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (23.210 euro), seguita dal Lazio (22.160 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 14.230 euro. La metà dei contribuenti italiani tuttavia non supera il reddito di 15.723 euro. I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 42.280 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.844 euro. Il reddito medio dei lavoratori dipendenti è di 20.020 euro, quello dei pensionati di 15.520 euro.
Il numero dei contribuenti. Sono invece circa 9,7 milioni i contribuenti che hanno imposta netta Irpef pari a zero. Si tratta, secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle Finanza, "prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero di contribuenti la cui imposta lorda si azzera con le numerose detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento". In totale sono 41,3 milioni i contribuenti che hanno assolto direttamente l'obbligo dichiarativo attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione Unico e 730, ovvero indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d'imposta (Modello 770). Il numero dei contribuenti risulta in lieve contrazione (-0,5%) rispetto all'anno precedente.
I Paperoni. Il 5% dei contribuenti con i redditi più alti, detiene il 22,9% del reddito complessivo, ossia una quota maggiore a quella detenuta dal 55% dei contribuenti con i redditi più bassi. Il 90% dei soggetti dichiara invece un reddito complessivo fino a 35.601 euro. Sono circa 28.000 i contribuenti-paperoni che dichiarano in media un reddito maggiore di 300.000 euro l'anno e che sono sottoposti al contributo di solidarietà del 3%. Questo "balzello" sui più ricchi vale 260 milioni di euro, in media 9.000 euro a testa. Sono poi 100.000 i cittadini italiani che hanno dichiarato immobili situati all'estero per un valore di circa 21 miliardi di euro. Sono invece 71 mila quelli che hanno dichiarato attività finanziarie fuori dai confini nazionali, per un ammontare di 18,5 miliardi, anche questi tassati con una nuova specifica imposta Ivafe
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