martedì 4 febbraio 2014

LEGGE ELETTORALE – RENZUSCONI “GLI ZAPPATISTI” (SUI PIEDI) Di Ciuenlai

LEGGE ELETTORALE – RENZUSCONI “GLI ZAPPATISTI” (SUI PIEDI)

Di Ciuenlai

E’ proprio vero che la “renzina” frettolosa fece i “renzini” ciechi. Non torno sugli obbrobri contenuti nella proposta di nuova legge elettorale. Una fotocopia oltre che del Porcellum, anche della legge Acerbo del 1924 (quella del fascismo per intendersi), che però era un po’ meglio. Per fare alla svelta si sono incartati. Avevano detto che questa legge doveva garantire quella panzana chiamata “governabilità” e che bisognava farla finita col “ricatto” dei partititi. Adesso scoprono che Pd e Forza Italia , da soli non valgono un tubo e anzi rischiano di non arrivare al ballottaggio, perché c’è quell’antipatico di Grillo che può fregarli. E allora giù di nuovo a metter su pancia allargando a dismisura le coalizioni per poter raggiungere quel fatidico 37%, che permette l’accesso All’Eden : il premio di maggioranza. Siccome i partitini “fanno schifo” Berlusconi, che questa cosa l’ha, come sempre, capita per primo, ne ha raccattati 6 intorno a se (Lega, Fratelli d’Italia, An, Grande Sud, Ncd, Udc). Renzi è leggermente indietro. Comunque è a 4 anche lui (Socialisti, Sel, Centro Democratico e Scelta Civica). con diverse possibilità di allargamento (Idv, Prc e Pdci). Soltanto che c’è un problema. Nessuno di questi 13 partiti raggiungerà la fatidica soglia del 4,5%. E allora non si capisce perché dovrebbero prestare gratuitamente i loro pochi voti ai due”potenti”. Per convincerli ci sono due modi. Il primo è concedergli il “diritto di tribuna” dentro le liste del principale partito di coalizione. Ma ve l’immaginate voi che bordello sarebbe un elenco “macedonia” che, inevitabilmente, scontenterebbe tutti? Un Vietnam a cielo aperto. L’altra strada è quella dell’abbassamento delle quote di sbarramento o il recupero del miglior perdente di coalizione. Ma in tutti i tre casi quella che chiamano “governabilità” andrebbe a farsi fottere. Come ha dimostrato il porcellum se dividi, il maggior partito non avrà più la maggioranza e quindi sarà soggetto al “ricatto” del più piccolo. Sta quindi saltando uno dei capisaldi di questa “legge orribilis”. Insomma i due grandi “accordisti” si sono dati la zappa sui piedi. Mentre dicevano una cosa, stavano facendo l’esatto opposto. Ma il metodo per uscirne c’è. Azzerare tutto per fare una legge elettorale seria. Senza fretta, perchè una legge già c’è. E’ quella che ha disegnato la Consulta che è molto, ma molto meglio di quella che ancora (per fortuna)  non c’è.E’ proprio vero che la “renzina” frettolosa fece i “renzini” ciechi. Non torno sugli obbrobri contenuti nella proposta di nuova legge elettorale. Una fotocopia oltre che del Porcellum, anche della legge Acerbo del 1924 (quella del fascismo per intendersi), che però era un po’ meglio. Per fare alla svelta si sono incartati. Avevano detto che questa legge doveva garantire quella panzana chiamata “governabilità” e che bisognava farla finita col “ricatto” dei partititi. Adesso scoprono che Pd e Forza Italia , da soli non valgono un tubo e anzi rischiano di non arrivare al ballottaggio, perché c’è quell’antipatico di Grillo che può fregarli. E allora giù di nuovo a metter su pancia allargando a dismisura le coalizioni per poter raggiungere quel fatidico 37%, che permette l’accesso All’Eden : il premio di maggioranza. Siccome i partitini “fanno schifo” Berlusconi, che questa cosa l’ha, come sempre, capita per primo, ne ha raccattati 6 intorno a se (Lega, Fratelli d’Italia, An, Grande Sud, Ncd, Udc). Renzi è leggermente indietro. Comunque è a 4 anche lui (Socialisti, Sel, Centro Democratico e Scelta Civica). con diverse possibilità di allargamento (Idv, Prc e Pdci). Soltanto che c’è un problema. Nessuno di questi 13 partiti raggiungerà la fatidica soglia del 4,5%. E allora non si capisce perché dovrebbero prestare gratuitamente i loro pochi voti ai due”potenti”. Per convincerli ci sono due modi. Il primo è concedergli il “diritto di tribuna” dentro le liste del principale partito di coalizione. Ma ve l’immaginate voi che bordello sarebbe un elenco “macedonia” che, inevitabilmente, scontenterebbe tutti? Un Vietnam a cielo aperto. L’altra strada è quella dell’abbassamento delle quote di sbarramento o il recupero del miglior perdente di coalizione. Ma in tutti i tre casi quella che chiamano “governabilità” andrebbe a farsi fottere. Come ha dimostrato il porcellum se dividi, il maggior partito non avrà più la maggioranza e quindi sarà soggetto al “ricatto” del più piccolo. Sta quindi saltando uno dei capisaldi di questa “legge orribilis”. Insomma i due grandi “accordisti” si sono dati la zappa sui piedi. Mentre dicevano una cosa, stavano facendo l’esatto opposto. Ma il metodo per uscirne c’è. Azzerare tutto per fare una legge elettorale seria. Senza fretta, perchè una legge già c’è. E’ quella che ha disegnato la Consulta che è molto, ma molto meglio di quella che ancora (per fortuna) non c’è.

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