Se qualcuno si chiedeva se Occupy Wall Street
fosse un fenomeno del passato, ieri ha avuto una risposta. Non sappiamo
come finirà, ma per certo lungo Broadway ieri ha sfilato tanta gente.
Più di quanta se ne veda a una manifestazione X negli Usa, in un giorno
lavorativo qualsiasi. Come è il primo maggio qui. C’erano i sindacati, i
partitini di sinistra, associazioni, reduci del Vietnam, organizzazioni
omosessuali e c’era Occupy Wall Street. Ovvero un sacco di gente venuta
per conto suo, con un suo striscione, una cosa da dire, una battuta
sulle banche da rendere pubblica. La gente intorno, nei negozi, i
clienti, i commessi, eccetera, guardavano, sorridevano, fotografavano. OWS è un marchio che piace e non fa nessuna paura (nonostante la polizia, un esercito impiegato male). Inutile fare una cronaca in un post. Qualche nota:
1. Una delle presenze organizzate e non più significative era quella degli immigrati. Latinos, ma anche asiatici,
uno striscione di filippini, studenti stranieri provenienti da Paesi di
immigrazione. Tanti e con una richiesta: una riforma della legge
sull’immigrazione complessiva, che la smetta di deportare gente che
lavora qui da anni. E la fine delle leggi anti stranieri di alcuni
Stati. Sulla seconda cosa Obama c’è, sulla prima è timido. I latinos
mostrano sempre voglia di esserci e di partecipare. Lo fecero a milioni
nel 2006. E’ ora che qualcuno, se vuole quei voti, li stia a sentire.
2. Come in Italia mancava la generazione di mezzo.
C’erano i reduci dei ’60 e ’70, cerano tanti dai 35-40 anni in giù.
Mancavano i 40-50enni. Quelli forse lavorano a Wall street.
3. Mille anime nel corteo, anarchici e persone con la spilla di Obama.
Lavoratori sindacalizzati che vogliono più sindacato nei posti di
lavoro e la Sanità e giovani che se potessero farebbero saltare i
computer della casa Bianca. A parte qualche inutile tensione con la
polizia, roba da niente, trenta arresti dovuti alla disabitudine del
NYPD di avere a che fare con una grande manifestazione, non è volata una
mosca. Eppure si passava davanti a decine di sedi di banche. Aperte.
Anche per questo OWS è un marchio che tira, nonostante sia radicale.
Quando si imparerà in Italia? A Los Angeles, Oakland e Seattle è finita
peggio. In alcuni casi c’è stato l’assalto degli alle vetrine, in altri,
pare di capire, la rigidità un po’ ottusa della polizia nel gestire la
piazza.
4. La riforma del sistema economico
è il motivo per cui questa gente è scesa in piazza. Chi vuole radere al
suolo il capitalismo e chi vorrebbe tornare a un sogno americano equo e
rivisto. Capace di dare servizi di base, lavoro, casa e dignità a
tutti. E’ più difficile che inpassato e per questo chi lo chiede appare
come più radicale. Ma il fatto che un movimento che contiene al suo
interno anche istanze di estrema radicalità sia popolare nel suo
complesso, nel Paese del capitalismo per eccellenza, è un segnale che
dovrebbe far riflettere. Serve qualche idea per restituire slancio a un
sistema economico e istituzionale incapace di dare delle risposte buone
per la maggioranza.
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