1. La procura di Trani ha avanzato gravissime ipotesi di reato ai
danni dell’Italia da parte delle agenzie di rating (Moody,s, Standard
& Poor’s, Ficht, guarda caso tutte angloamericane!)
2. La crisi si aggrava, nonostante il sangue che questo governo ci sta facendo sputare.
3. Lo spread è agli stessi paurosi livelli di 8 mesi fa.
4. La corruzione dilaga (Corte dei conti).
5.
La pressione fiscale, oltre ogni sopportazione, è uno strumento
formidabile di aggravamento della recessione (Corte dei conti).
6.
Il ministro Fornero, presunto ministro tecnico, propone i licenziamenti
degli statali ignorando che il lavoro nella PA non soggiace alle regole
di mercato: non è un mercato, ministro Fornero!!! Si sforzi di
riprendere in mano qualche libro!
7. Il ministro Severino,
certamente ministro più tecnico della collega, fa la mediazione politica
sul ddl anticorruzione: un po’ meno corrotti ma deterrenza contro i
magistrati (ci aveva già tentato la Lega Nord!).
8. Il ministro Profumo,
ministro ingegnere tecnico-tecnico (ma gli studi classici gli avrebbero
giovato di più), spaccia la scuola e l’università private e di classe
per riforme finalizzate a premiare il merito.
9. Il Presidente del
Consiglio come abbiamo sempre sostenuto – è irrilevante che non sia
coinvolto nell’indagine della procura di Trani – è un uomo perfettamente
integrato nel sistema economico finanziario speculativo internazionale
che ha creato la crisi, la sta aggravando con lo sfinimento di intere
popolazioni.
10. Il Presidente della Repubblica continua a bearsi da un anno a questa parte di manifestazioni, celebrazioni, festeggiamenti, mentre il Paese va a ramengo!
11. Il governo Monti continua a essere incensato dall’opinione pubblica generale.
Mio
figlio undicenne, che leggeva mentre scrivevo, ha esclamato: “ma papà
l’Italia fa proprio schifo!!!”. Loro, i ragazzini di oggi, dovranno
ancor di più di oggi lottare duramente nella vita perché una maledetta,
ristrettissima e gerontocratica oligarchia di
miliardari capitalisti ha deciso di continuare a perpetuare i propri
privilegi a danno dei diritti e del benessere di centinaia di milioni di
europei.
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