Accanto al "non-statuto" esiste anche l'atto costitutivo di M5s
Depositato a Cogoleto (Genova) il 18 dicembre scorso
Presidente
è Beppe Grillo,
vicepresidente suo nipote Enrico,
segretario il
commercialista Enrico Maria Nadasi.
Non c'è Casaleggio.
I tre sono soci
fondatori e possono decidere
sulle nuove iscrizioni.
Non esiste soltanto un non statuto
a regolare la vita de Movimento Cinque Stelle. Esiste, come per tutti
gli altri partiti, anche uno statuto vero e proprio. Così come un atto
costitutivo. Con un'appendice importante. Beppe Grillo non è solo il megafono del Movimento, ne è anche il presidente. Suo nipote Enrico, invece, è socio fondatore e vice presidente di M5S. Il commercialista Enrico Maria Nadasi, è il segretario.
Per
capire di cosa si tratta, bisogna fare un viaggio fino a Cogoleto,
vicino Genova, dove davanti al notaio Filippo D'Amore, il 18 dicembre
scorso Beppe Grillo,
suo nipote Enrico e Nadasi, hanno formalmente costituito l'associazione
"Movimento Cinque Stelle". Un passaggio necessario, probabilmente,
anche per poter presentare liste alle elezioni e per poter avere accesso
ai contributi pubblici (per poi poter ufficialmente rinunciare), ma il
documento in possesso dell'Huffington Post, è interessante anche per altre ragioni.
L'atto costitutivo e lo statuto, per esempio, spiegano oltre ogni
ragionevole dubbio, che il titolare del simbolo dei cinque stelle e del
blog beppegrillo.it è l'ex comico genovese. "Spettano quindi al signor
Giuseppe Grillo", si legge, "titolarità, gestione e tutela del
contrassegno; titolarità e gestione della pagina del blog".
L'obiettivo
del movimento, spiega l'atto costitutivo, "è la convivenza armoniosa
tra gli uomini, attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità
personali dell'individuo,
che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità
realizzabili all'interno della società civile, nel rispetto delle regole
istituite dallo Stato nella sua fondazione".
I
valori fondanti del movimento, spiega lo Statuto, sono libertà,
uguaglianza, dignità, solidarietà, fratellanza e rispetto. Tutti
indicati in grassetto.
Interessante anche il passaggio successivo, quello in cui si
dice che "lo Stato deve limitare il corpo delle leggi che ne regolano il
funzionamento a quegli ambiti di intervento propri della tutela e
salvaguardia degli interessi della collettività e dei diritti della
persona". Sembra quasi un'ampia apertura ai precetti del liberalismo economico.
La rete, come era normale aspettarsi, ha un ruolo fondamentale per il
Movimento. M5S vuole determinare la politica nazionale "mediante la
presentazione alle elezioni di candidati e liste di candidati indicati
secondo le procedure di diretta partecipazione attuate attraverso la
rete internet". Interessante anche il fatto che Grillo ha specificato
nello statuto che "gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato".
A questo precetto costituzionale l'ex comico non crede molto, ma
nonostante tutto ha dovuto inserirlo nell'atto costituente del suo
movimento.
Ovviamente il Movimento, come tutte le associazioni, ha
un'Assemblea, che va convocata almeno una volta l'anno entro il mese di
aprile. Questo significa che a breve il comico dovrebbe tenerla. Poi c'è
un consiglio direttivo e un presidente. Che, per ora, sono sempre
Grillo, il nipote e il commercialista. Che, come detto, sono
rispettivamente presidente, vice e segretario. Non compare invece nello
statuto il nome di Gianroberto Casaleggio. Inoltre i tre hanno la
qualifica di soci fondatori, mentre gli altri soci, quelli ordinari,
vengono ammessi solo dopo la presentazione di una domanda che deve
essere approvata dal consiglio direttivo stesso (Grillo, Grillo jr e
Nadasi).
di Andrea Bassi, huffingtonpost.it
Accanto al "non-statuto" esiste anche l'atto costitutivo di M5s
Depositato a Cogoleto (Genova) il 18 dicembre scorso
di Andrea Bassi, huffingtonpost.it
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