Il tema
è scivoloso, per noi di sinistra. E il rischio di lasciar parlare la
pancia invece della testa, altissimo. Ad esempio, è sciocco accusare
Vendola di "aver abolito i vitalizi solo agli altri": è noto che l'unico
modo di convincere un consiglio regionale a togliersi dei privilegi è
far partire l'abolizione dalla legislatura successiva, altrimenti i
tagli non verranno mai approvati. Altrettanto strumentale è attaccare
Vendola in particolare - cioè più degli altri - mentre migliaia di ex
governatori, ex consiglieri regionali ed ex parlamentari di tutti i
partiti fanno la stessa cosa, essendo questa la legge. Anche Ingrao
prendeva il vitalizio che gli spettava, ma nessuna persona sana di mente
ne ha messo in dubbio l'integrità morale.
Però però.
Però c'è una cosa in più, in questo caso, da dire. Di testa e non di pancia.
Ed è una cosa da dire partendo da lontano: magari da Pepe Mujica,
l'ex presidente umanista e di sinistra dell'Urugay che ha mosso le
coscienze del suo Paese e del mondo grazie allo stile di vita
semplicissimo e sobrio che ha tenuto tutta la vita, rifiutando anche di
andare a vivere nel palazzo presidenziale.
Oppure partendo da Alexis Tsipras, che ha saputo ricostruire la
sinistra greca conquistando consenso molto oltre i suoi confini anche
perché da leader politico ha continuato a vivere come aveva sempre
fatto: stessa casa, stesso quartiere popolare e multietnico, stessa
vecchia Skoda.
Oppure, se volete, pensate a Pablo Iglesias, il fondatore di Podemos:
che pure continua a stare nello stesso appartamento in affitto -
quartiere popolare di Vallecas, Madrid - dove abitava mentre iniziava a
insegnare Scienze politiche alla Complutense.
Ultimo caso, non dissimile, il nuovo leader del Labour Jeremy Corbin,
che è entrato nel cuore dei ceti non privilegiati anche perché da non
privilegiato vive, nella sua normalissima casa di Islington North,
l'orto coltivato con gli amici, il rifiuto di mandare i figli alle
scuole private, la bicicletta usata ogni giorno per davvero e non in
favore di fotografi, i vestiti marroni che sembrano usciti da un saldo
Oviesse.
Ecco, questi sono i leader di sinistra che possono giocarsi la
partita oggi. Quelli che con le proprie pratiche personali dimostrano di
non appartenere alle élite. Quelli che vivono come le persone di cui
portano avanti le ragioni. Senza un privilegio e un orpello in più. Per
capirci, quelli che fanno esattamente l'opposto di ciò che da noi ha
rappresentato Bertinotti, con tutte le sue frequentazioni vipparole e le
serate esclusive nel salotto di Guya Sospisio.
Tutto qui, insomma, ciò che ho da dire a Vendola. Nessun attacco
personale, né alcuna accusa moralista: Nichi vada in pensione con ciò
che la legge gli consente di percepire per il lavoro che ha svolto nelle
istituzioni. Ma in pensione, appunto. La politica attiva che
vuole rappresentare i non privilegiati ha bisogno, oggi, di persone che
non godono di privilegi.
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