fanpage.it - Le
“larghe intese” si espandono a Bologna, dove a Pd e Pdl si è aggiunta la
Lega Nord. Il consiglio comunale del capoluogo emiliano ha infatti
deciso di confermare il milione di euro alle scuole private: cifra che
non verrà messa in discussione, tanto meno dimezzata. Contrarie al
provvedimento Sel e Movimento 5 Stelle, mentre il renziano Francesco
Errani si è astenuto. Va ricordato che a maggio i cittadini bolognesi
furono chiamati ad esprimersi su due documenti: il primo chiedeva
l’abrogazione di ogni finanziamento a scuole “paritarie”, mentre il
secondo lo confermava. Ebbene, i cittadini bolognesi si erano espressi
con una larga maggioranza (59% contro 41%) a difesa della scuola
pubblica. La decisione del consiglio comunale di Bologna quindi ignora
l’esito della consultazione popolare ed è destinata a creare polemiche,
soprattutto intorno al Partito Democratico, che ha nuovamente deciso di
schierarsi con il centrodestra.
Il sindaco Merola tuttavia si è affrettato a commentare: “Ringrazio
il Pdl che vota l’ordine del giorno del Pd. Non ho paura delle parole e
delle convergenze. Capisco che le parole ‘convergenze’, ‘mediazione’,
‘intesa’, nella vulgata siano accostante al tradimento. Ma qui le larghe
intese non c’entrano. Abbiamo solo una convergenza più ampia su un tema
specifico”.
Non ha tardato ad arrivare la replica del Comitato articolo 33,
che aveva promosso il referendum popolare per l’abolizione dei
finanziamenti pubblici alle scuole materne paritarie. “Mantenere uno
strumento formale di consultazione della cittadinanza – scrivono i
promotori – e poi ignorare ciò che emerge dall’esercizio di tale
strumento democratico è un atto di ipocrisia istituzionale, oltreché uno
spreco di risorse pubbliche. Si abbia il coraggio della coerenza e si
agisca conformemente”. Il comitato ha anche annunciato di essersi
sciolto. “Non si ferma invece – proseguono la lotta per la scuola
pubblica bolognese e italiana. Tanto meno si cancellerà dalla memoria
dei bolognesi la considerazione per il loro pronunciamento di cui il
ceto politico avrà dato prova. Potete stare certi che, comunque vada,
noi non perderemo occasione di ricordarglielo”.
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