«Ma
un Comandante, un vero Comandante, come lo intendo io deve sapere
osare, affrontando scientemente i possibili rischi, e deve potere
chiedere ai suoi uomini ogni cosa, senza alcun timore».
Accidenti…
in questa Italia della pochezza e della irresponsabilità, ormai
abbandonata ai rapinatori di voti come Franceschini, alle nullità come
Alfano, ai servi di Berlusconi come ai codardi del Pd, agli incalliti
vegliardi in confusione e agli affaristi di ogni specie, parole così
sembrano uscire da un altro mondo e da un’altra era.
Di chi sarà mai questo discorso che pur nella retorica militare
sembra in rotta di collisione con la bassezza e la mediocrità
strisciante della corte dei miracoli che ci governa? Chi è questo
comandante così audace, quali battaglie combatte? Beh il Paese è quello
che è: le parole sono del generale di corpo d’armata Vincenzo Lops, il
quale ha scritto una gloriosa lettera per consigliare agli uomini del 2°
Comando Forze di difesa, di tagliarsi la barba. E’ questo il supremo
osare e il supremo sacrificio chiesto ai militari.
Ma non si pensi che il consiglio derivi da banali considerazioni
estetiche: l’eroico generale in effetti sta facendo contro il nemico una
barriera, esponendo il petto in forma di lettera. Egli infatti dice che
la proliferazione di barba e pizzetti tra i militari, moltissimi dei
quali hanno prestato servizio in Afganistan, sembra quasi un omaggio
“alle dinamiche antropologiche” di quel lontano Paese e che questa
orrenda contaminazione abbia fatto strame del “Dna della nostra
militarità in merito alla barba”.
Ora possiamo ben capire che se questo è il Garibaldi del terzo
millennio, Alfano può ben essere il Cavour di cui non possiamo fare a
meno e per salvare il quale vengono buoni anche – udite udite – i
“blocchi cognitivi” come dice il capo della Polizia. Del resto chiedere
le dimissioni dell’uomo senza quid con Silvio che ha provato più volte
il lettone di Nazarbayev, con Prodi che è consigliere remunerato pare a
sette zeri dell’autocrate kazaco, con l’Eni che furoreggia in quel Paese
dentro rapporti opacissimi, è come pretendere che qualcuno del Pd dica
qualcosa di sinistra. Anzi ormai semplicemente qualcosa.
Peccato che il generale nemmeno immagini che in Afganistan ci siamo
andati, come serventi degli Usa, proprio per permettere a questi ultimi
un controllo sull’Asia centrale anche in funzione anti Eni, Total e
South stream. Altro che radere le barbe, bisognerebbe renderle
obbligatorie per non farci riconoscere.
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