sabato 25 gennaio 2014

L’Umbria abbassa il costo della benzina ma i petrolieri la alzano. Perchè?


ImageDopo la decisione della Giunta regionale di togliere, a partire dai primi giorni del 2014, l’accisa di 2,5 centesimi al litro sui carburanti, introdotta nel 2011 per finanziare la ricostruzione post-terremoto nelle zone colpite, eravamo convinti di poter finalmente veder calare i prezzi. Ma non è così, perché dove la Regione toglie, lo Stato arriva e prende.
Infatti nei primi giorni dell’anno è scattato a livello nazionale un aumento di 0,4 centesimi al litro delle accise sui carburanti per effetto della credit tax cinema per finanziare il settore cinematografico.
La cosa che ci sembra inspiegabile è che mentre il rincaro su benzina e gasolio è più contenuto per effetto degli sconti che le pompe effetuano, il prezzo sul GPL e metano sta subendo una vera e propria escalation. Proprio il GPL, scelto da molti automobilisti per risparmiare riducendo i costi dei carburanti e per avere un impatto minore sull’ambiente, sta subendo una speculazione economica da qualche tempo.
Proprio sulla base delle tante segnalazioni ricevute dai cittadini riguardo agli aumenti ingiustificati del gpl si era mosso anche  il Garante dei prezzi aprendo un’indagine che però non ha prodotto ancora benefici.
Ci chiediamo come sia possibile che si speculi così sui prezzi dei carburanti senza che le autorità facciano niente? In un momento come quello attuale, la politica, a cui si chiede di ridurre i costi e di rendere efficienti i servizi, deve agire sulle autority dell’energia evitando che facciano cartello.
Allora non sarebbe il caso che si aprisse una nuova indagine approfondita sulle motivazioni degli aumenti dei costi dei carburanti per fermare la speculazione?
Consigliere comunale PRC Perugia
CARLO FABBRI

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