di Giovanna Capelli, responsabile Organizzazione Prc
Nel processo di trasformazione/adeguamento alla fase nuova in cui il
nostro Partito è impegnato, a volte è necessario partire da atti
materiali e
concreti, che assumono quindi un valore simbolico. Le tessere dell’anno 2015 sono pronte a novembre 2014 e verranno distribuite al prossimo Comitato Politico Nazionale del 15/16 novembre, dopo le importanti scadenze delle assemblee dei Segretari e delle Segretarie di Circolo che si terranno in 5 sedi diverse nella settimana precedente (nord, centro, sud, isole). E’ il segno di una particolare attenzione e cura che vogliamo dare al tesseramento del 2015, come possibile ripresa del PRC: questo tesseramento è connesso al dibattito nel Partito, al confronto con i gruppi dirigenti del territorio, esprime la volontà di instaurare una nuova relazione con iscritti e iscritte non banalizzando a mero atto burocratico l’iscrizione al nostro Partito. Il tesseramento è il momento politico in cui gli/le iscritti/e rinnovano l’adesione a una comunità, a una storia, a un progetto strategico, a una linea politica che si sviluppa nel contingente ed è continuamente sottoposta a verifica dal concreto svolgersi della lotta di classe.
concreti, che assumono quindi un valore simbolico. Le tessere dell’anno 2015 sono pronte a novembre 2014 e verranno distribuite al prossimo Comitato Politico Nazionale del 15/16 novembre, dopo le importanti scadenze delle assemblee dei Segretari e delle Segretarie di Circolo che si terranno in 5 sedi diverse nella settimana precedente (nord, centro, sud, isole). E’ il segno di una particolare attenzione e cura che vogliamo dare al tesseramento del 2015, come possibile ripresa del PRC: questo tesseramento è connesso al dibattito nel Partito, al confronto con i gruppi dirigenti del territorio, esprime la volontà di instaurare una nuova relazione con iscritti e iscritte non banalizzando a mero atto burocratico l’iscrizione al nostro Partito. Il tesseramento è il momento politico in cui gli/le iscritti/e rinnovano l’adesione a una comunità, a una storia, a un progetto strategico, a una linea politica che si sviluppa nel contingente ed è continuamente sottoposta a verifica dal concreto svolgersi della lotta di classe.
Oggi abbiamo più ragioni verificate per proporre l’iscrizione al PRC:
l’anno 2014 si chiude infatti con passi in avanti concreti del nostro
progetto politico
Il ruolo che il nostro partito ha avuto nella costruzione della lista
“l’altra Europa con Tsipras “, il contributo decisivo che ha dato alla
sua possibilità di presentarsi alle elezioni europee, mediante la
raccolta delle firme, in modo autonomo e alternativo alle larghe intese,
il fatto che la lista abbia passato il quorum e che siamo anche
riusciti ad eleggere una nostra compagna, Eleonora Forenza, al
Parlamento Europeo dimostrano la capacità di agire in situazioni
complesse e al limite dell’impossibile, l’utilità e la praticabilità di
una linea politica che comincia a dare i suoi frutti.
In direzione ostinata e contraria
E’ quasi un eufemismo definire così gli anni che ci separano dal
Congresso di Chianciano: là ci eravamo dati l’obiettivo di tenere aperta
in Italia sia
la possibilità di costruire una sinistra autonoma e alternativa al PD, ma anche di riannodare i fili del processo della Rifondazione Comunista. Forse oggi possiamo parlare sinceramente di questi anni e nominare le difficoltà, le sofferenze, le fatiche e i sacrifici – a volte le umiliazioni – che i compagni e le compagne hanno vissuto nel sostenere una linea contro corrente e nel non vedere immediati risultati, anzi attraversando delle sconfitte pesanti non solo sul piano elettorale (lista Ingroia, Federazione della Sinistra ecc.). Tutto questo si è riflesso nel calo di tesserati che da allora soprattutto riscontriamo. Per questo ci interessa commentare con trasparenza i dati più recenti che pubblichiamo qui allegati come rendiconto non ancora definitivo dei dati del tesseramento dell’anno 2013 (alcune Federazioni sono purtroppo in ritardo nell’invio dei cedolini che certificano il dato definitivo). In rapporto al 2012 gli iscritti e le iscritte sono diminuiti di 7.686 unità, quasi un quarto del totale. Sono dati durissimi e negativi. I compagni e le compagne sono uomini e donne in carne ed ossa e soffriranno ancora vedendo questi ultimi dati. Ma ora siamo nella condizione di non avvitarci in una lamentazione autodistruttiva e in quell’atteggiamento di introiezione della sconfitta che è dilagato nella sinistra tutta in questi anni e che porta alla inerzia e alla passività. Ragioniamo con rigore e senza sconti sul contesto e sulle cause fuori di noi che sono quelle sovraordinatrici dei processi generali.
La forma Partito è stata sottoposta ad attacco durissimo e continuo e mentre da sinistra le questioni erano la critica allo stalinismo, al partito monosessuato alla scarsa democrazia, da parte delle destre e poi del centro-sinistra l’obiettivo e stato quello di demolire la funzione e la efficacia degli organismi e dei corpi intermedi delle democrazie partecipative nate dalla Resistenza e contribuire alla liquefazione della società in cui l’individuo è solo, senza partito, senza sindacato, nel suo rapporto con il potere che diventa sempre più pervasivo e regolatore delle vite, un potere gestito in modo ademocratico, populista, mediatico. Bipolarismo, leggi maggioritarie, campagne contro la casta, primarie che capovolgono i congressi di partito. I risultati fuori di noi sono evidenti: 100.000 iscritti al partito che alle elezioni europee ha preso il 40,8% sono il simbolo del rush finale con cui Renzi ha chiuso questo processo di americanizzazione, che è tendenzialmente irreversibile.
la possibilità di costruire una sinistra autonoma e alternativa al PD, ma anche di riannodare i fili del processo della Rifondazione Comunista. Forse oggi possiamo parlare sinceramente di questi anni e nominare le difficoltà, le sofferenze, le fatiche e i sacrifici – a volte le umiliazioni – che i compagni e le compagne hanno vissuto nel sostenere una linea contro corrente e nel non vedere immediati risultati, anzi attraversando delle sconfitte pesanti non solo sul piano elettorale (lista Ingroia, Federazione della Sinistra ecc.). Tutto questo si è riflesso nel calo di tesserati che da allora soprattutto riscontriamo. Per questo ci interessa commentare con trasparenza i dati più recenti che pubblichiamo qui allegati come rendiconto non ancora definitivo dei dati del tesseramento dell’anno 2013 (alcune Federazioni sono purtroppo in ritardo nell’invio dei cedolini che certificano il dato definitivo). In rapporto al 2012 gli iscritti e le iscritte sono diminuiti di 7.686 unità, quasi un quarto del totale. Sono dati durissimi e negativi. I compagni e le compagne sono uomini e donne in carne ed ossa e soffriranno ancora vedendo questi ultimi dati. Ma ora siamo nella condizione di non avvitarci in una lamentazione autodistruttiva e in quell’atteggiamento di introiezione della sconfitta che è dilagato nella sinistra tutta in questi anni e che porta alla inerzia e alla passività. Ragioniamo con rigore e senza sconti sul contesto e sulle cause fuori di noi che sono quelle sovraordinatrici dei processi generali.
La forma Partito è stata sottoposta ad attacco durissimo e continuo e mentre da sinistra le questioni erano la critica allo stalinismo, al partito monosessuato alla scarsa democrazia, da parte delle destre e poi del centro-sinistra l’obiettivo e stato quello di demolire la funzione e la efficacia degli organismi e dei corpi intermedi delle democrazie partecipative nate dalla Resistenza e contribuire alla liquefazione della società in cui l’individuo è solo, senza partito, senza sindacato, nel suo rapporto con il potere che diventa sempre più pervasivo e regolatore delle vite, un potere gestito in modo ademocratico, populista, mediatico. Bipolarismo, leggi maggioritarie, campagne contro la casta, primarie che capovolgono i congressi di partito. I risultati fuori di noi sono evidenti: 100.000 iscritti al partito che alle elezioni europee ha preso il 40,8% sono il simbolo del rush finale con cui Renzi ha chiuso questo processo di americanizzazione, che è tendenzialmente irreversibile.
Ora che si è aperta in Italia l’opportunità politica di costruire una
sinistra alternativa e plurale, dobbiamo lavorare con fiducia anche al
tesseramento e al rafforzamento del Prc e della sua autonomia politica e
organizzativa, cogliendo la connessione fra i due processi e per la
prima volta fino in fondo ponendo fine alla narrazione svalutativa del
nostro Partito tutta finanizzata agli equilibri delle correnti interne
per capovolgerla in un riconoscimento esplicito e corale del nostro
valore: un Partito generoso con una presenza nel territorio che ci
invidiano, una forza politica da cui non si può prescindere per la
costruzione della sinistra alternativa in Italia e anche per ritessere
l’unità dei comunisticome dimostra la decisione di entrare nel Partito
della Rifondazione da parte dei compagni di “Comunisti Adesso”.
Il tesseramento, con la fine di ogni finanziamento pubblico, ha per
il futuro un decisivo ruolo nell’autofinanziamento del Partito, delle
sue strutture nazionali, regionali, di federazione e di circolo.
Come stabilisce il regolamento approvato dalla Direzione nazionale
del 29 marzo 2013, la quota tessera è versata annualmente ed è fissata
in ragione
delle condizioni economiche dell’iscrivendo:
delle condizioni economiche dell’iscrivendo:
· almeno 20 euro: studenti, cassintegrati, disoccupati e pensionati
al minimo;
al minimo;
· almeno 40 euro: tutti i casi al di fuori di quelli sopra elencati;
· almeno 20 euro per i Giovani Comunisti.
La Direzione nazionale ha fissato in 5 euro il costo delle tessere da
distribuire ai regionali. A loro volta i regionali devono stabilire il
costo per le relative Federazioni e queste il costo per i Circoli. Sarà
cura dei Tesorieri regionali e federali comunicare il costo delle
tessere per le strutture di competenza alla Direzione del Partito.
La tessera del 2015 è una bella tessera che tocca il cuore della
memoria e della speranza, ricorda da un lato il 70′ della Liberazione
dal nazifascismo con una famosa foto di partigiane combattenti,
dall’altro la resistenza curda grazie all’immagine di giovanissime donne
partigiane, il richiamo esplicito alla lotta per la pace in Medio
Oriente che passa per la liberazione dei popoli e ricorda che la
resistenza Kurda ha una pratica avanzata di democrazia popolare in cui
si decostruisce il potere patriarcale e le tradizioni delle tribu.
Ci sono dunque tutte le motivazioni razionali e anche i richiami alle
passioni dei comunisti e delle comuniste per affrontare con impegno
politico
starordinario la campagna di tesseramento del 2015; la Segreteria Nazionale è pronta a supportare con la propria presenza le iniziative di tesseramento
nei territori, quelle tradizionali di feste del tesseramento e quelle legate alle scadenze delle mobilitazioni d’autunno che potrebbero comunque essere
occasione di iscrizione; come dice Brecht: “la notte più lunga eterna non é”se si guarda verso l’orizzonte e si cammina verso dove si colgono i segni dell’alba.
starordinario la campagna di tesseramento del 2015; la Segreteria Nazionale è pronta a supportare con la propria presenza le iniziative di tesseramento
nei territori, quelle tradizionali di feste del tesseramento e quelle legate alle scadenze delle mobilitazioni d’autunno che potrebbero comunque essere
occasione di iscrizione; come dice Brecht: “la notte più lunga eterna non é”se si guarda verso l’orizzonte e si cammina verso dove si colgono i segni dell’alba.
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