Niente più acqua minerale ai pazienti. L'ospedale: va comprata al distributore
A Crema e Cremona la spending review colpisce anche i malati: le bottiglie dovranno essere acquistate nelle strutture sanitarie a 40 centesimi. Basta con yogurt e marmellata a colazione
Ai pazienti dell'ospedale Santa Marta di Rivolta
d'Adda (Cremona) e, da lunedì, a quelli dell'ospedale Maggiore di Crema
(Cremona) non viene più distribuita gratis l'acqua minerale a pranzo e
cena. Devono acquistare le bottigliette ai distributori automatici del
nosocomio al costo di 40 centesimi l'una. "Abbiamo previsto tagli anche
per i dipendenti - spiega il direttore sanitario Frida Fagandini - In
direzione è sospesa la fornitura di acqua minerale gratuita, impiegata
per visitatori e riunioni. Passiamo al distributore a pagamento". La
spending review colpisce anche i pasti in ospedale: niente più yogurt e
marmellata a colazione, quindi, e a pranzo non saranno più messi a
disposizione sale, olio, aceto e parmigiano.
"Quanto succede all'ospedale Maggiore di Crema è un esempio concreto di quali possano essere gli effetti della spending review - si legge in un comunicato della Funzione pubblica Cgil Lombardia - Sul capitolo del personale, a pagare il conto sono i precari che perdono il posto di lavoro e i dipendenti che devono continuare a garantire quantità e qualità dei servizi. Sul capitolo beni e servizi pagano insieme cittadini e lavoratori, pubblici e non. Per il privato, in questo caso, saranno i lavoratori delle cooperative a vedersi ridotte le ore di lavoro".
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