lunedì 5 settembre 2011

UN NUOVO CAPORALATO DI MASSA

E Confindustria chiede che il Parlamento sfiduci il governo. Si veda l'articolo di Zingales, sul Sole 24 ore.
Mentre la Marcegaglia chiede "decisioni in tempi rapidi perché corriamo rischi seri a breve". Cosa vera, ma che questa manovra non allontanerà nemmeno di un minuto. Anzi...
Nel silenzio - o quantomeno senza tanti "strilli" di prima pagina - la manovra va avanti e conferma soprattutto le cose peggiori. La cancellazione di contratti nazionale è "cultura consolidata", condivisa anche dal Pd che non ha fatto certo le barricate in Commissione.
Per dei "cultori della legalità" ad esempio dovrebbe suonare come un insulto sangionoso che un contratto aziendale, che può esser sottoscritto in pratica in condizioni di pesantissima disparità tra datore di lavoro e lavoratori (si pensi a tutte le piccole e anche medie imprese), possa "derogare" ai contratti nazionali o addirittura alle leggi. E' la consegna dei corpi e dei destini di ogni singolo lavoratore all'arbitrio e al capriccio dei singoli imprenditori. Un caporalato generale di massa, completamente "legalizzato".

da: www.contropiano.org

Nessun commento: