E Confindustria chiede che il Parlamento sfiduci il governo. Si veda l'articolo di Zingales, sul Sole 24 ore.
Mentre la Marcegaglia chiede "decisioni in tempi rapidi perché
corriamo rischi seri a breve". Cosa vera, ma che questa manovra non
allontanerà nemmeno di un minuto. Anzi...
Nel silenzio - o quantomeno senza tanti "strilli" di prima pagina -
la manovra va avanti e conferma soprattutto le cose peggiori. La
cancellazione di contratti nazionale è "cultura consolidata", condivisa
anche dal Pd che non ha fatto certo le barricate in Commissione.
Per dei "cultori della legalità" ad esempio dovrebbe suonare come un
insulto sangionoso che un contratto aziendale, che può esser
sottoscritto in pratica in condizioni di pesantissima disparità tra
datore di lavoro e lavoratori (si pensi a tutte le piccole e anche medie
imprese), possa "derogare" ai contratti nazionali o addirittura alle
leggi. E' la consegna dei corpi e dei destini di ogni singolo lavoratore
all'arbitrio e al capriccio dei singoli imprenditori. Un caporalato
generale di massa, completamente "legalizzato".
da: www.contropiano.org
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