Miguel Martinez, www.sinistrainrete.info
Non ho seguito
per nulla l’ultima vicenda che coinvolge il nostro presidente del Consiglio, il
suo lenone e ricattatore di fiducia il signor Tarantini e un numero
sproporzionato di Jeune-Fille di ogni età e dimensione.
Mi hanno però segnalato un video davvero notevole.
E’ un’intervista con una certa Terry
De Nicolò, coinvolta non saprei, e non mi interessa, a quale
titolo nella vicenda. Nell’intervista, vediamo una signora piuttosto dignitosa,
per nulla appariscente, che si esprime in un ottimo italiano. Anche le
parolacce che usa, ci stanno, nel contesto del discorso.
Dice la De Nicolò: “poi se tu sei una bella donna e ti vuoi vendere, tu lo devi poter fare,
perché anche la bellezza, anzi sopratutto la bellezza, come dice Sgarbi, ha un
valore. Se tu sei racchia e fai schifo, te ne devi stare a casa, perché la bellezza è un valore che non tutti hanno, e viene pagato, come la bravura di un medico. E’ così, è così. Chi questo non lo
capisce, “ah, il ruolo della donna viene minimizzato!”, allora stai a casa, non
mi rompere i coglioni.”
L’intervistatore dice che secondo la procura, queste feste con queste
donne servivano a convincere Berlusconi a fare entrare certi imprenditori nei
grandi appalti, “la donna era vista un po’ come una tangente“. Un danno
quindi, per l’imprenditore che non usa la donna tangente…
Risponde la De Nicolò, “Beh, scusami, non usa la donna tangente? Userà le mazzette! Ma che vuol
dire?”
“Secondo te non esistono imprenditori onesti?“, incalza l’intervistatore.
“Ma quando sei onesto, non
fai il grande business, rimani un
piccolo, secondo me, no? Se vuoi aumentare i numeri, devi rischiare, devi
rischiare il tuo culo. E’ così, è la legge di mercato. Più in alto vuoi andare,
e più devi passare sopra i cadaveri. E’ così, ed è giusto che sia così. Però qui non viene capito, perché
c’è un’idea cattolica, c’è un’idea morale, quello che mi fa incazzare, l’idea moralista della
sinistra, che tutti devono guadagnare duemila euro al mese, che tutti devono
avere diritto, no, no! Qui è la legge di chi è più forte, di chi è più leone. Se tu sei pecora, rimani a casa con duemila euro al mese. Se tu invece
vuoi ventimila euro al mese, ti devi mettere sul campo, ti devi vendere anche
tua madre, mi dispiace ma è così.”
Questo discorso può essere letto in due maniere totalmente diverse.
Per chi non sa vedere oltre i confini della propria squadra
calcistico-politica, sarebbe una sorta di pistola fumante, che dimostrerebbe
che Silvio Berlusconi avrebbe commesso questo o quel reato.
Per chi invece usa il cervello, si tratta del più chiaro riassunto del pensiero occidentale contemporaneo che mi sia capitato di incontrare.
A differenza della signora, che sa farsi capire da chiunque voglia
capire (cioè da pochi), io uso parole complicate.
Il primo concetto che lei esprime, è infatti, la metafisica del denaro.
Il denaro è l’unico ente trascendente, perché riduce
ogni cosa a funzione di se stesso: io posso mettere in affitto sedie a sdraio, indifferentemente
sulle spiagge pugliesi o su quelle delle Maldive, e con il guadagno
posso comprarmi, indifferentemente, una villa in
Tailandia o un tot di bellezza in Italia.
Questa riduzione di ogni realtà esistente a un unico metro
intercambiabile, la
dequalificazione del mondo, si ottiene
rompendo il guscio chiuso in cui vive l’umanità.
I “duemila euro al mese” sono una metafora geniale per tutti i sistemi basati sull‘autolimitazione, sulla
consapevolezza della propria mortalità, che si tratti del villaggio africano o
della città socialista.
Questo guscio si rompe con la volontà di vivere da leoni: l‘Ulisse di Dante, il Faust di Goethe, l’uomo che per primo commercializzò gli aspirapolveri e tutti coloro
che non accettano i limiti alla propria espansione imposti da “cattolici e
moralisti”.
L’espansione, ciò che i greci chiamavano hybris, è
possibile solo attraverso il rischio, il gioco d’azzardo, che permette di
accumulare i grandi capitali. Persone che sanno dire, i limiti
esistono solo dentro le nostre teste, che si tratti della misura greca,
del dharma induista, del Dio cristiano o della solidarietà
socialista.
E’ possibile uscire dal mondo arcaico, dai “duemila euro al mese”, senza
usare violenza? No. La violenza, il passare trionfalmente sui cadaveri di amici e di parenti, il vendere
la propria madre, lo sconvolgere il mondo, non è un
incidente di percorso: è l’essenza stessa del capitalismo.
La De Nicolò probabilmente non ha studiato in maniera approfondita la storia; eppure
ha colto il motore degli ultimi cinque secoli di storia.
Certo, cose del genere sono già state dette, in maniera diversa, da
persone dalle idee molto diverse. Chi è intelligente, insomma, ci arriva. Ma
sfido i lettori a trovare in tutte le opere di Marx, Latouche, Preve, Guénon o
Muhammad Baqir al-Sadr, un’espressione così semplice e chiara delle vere
questioni dei nostri tempi.
Ora, quando qualcuno ha il coraggio di dire la verità, viene messo in
croce. Un commento a caso al discorso di Terry De Nicolò:
“Zoccola miserabile. Non trovo aggettivi sufficienti per definire questa
bestia. Vado a vomitare.”
Invece di vomitare, il cretino poteva mettersi a
pensare. Finalmente.
Nessun commento:
Posta un commento