domenica 25 settembre 2011

Bonanni, il sindacalista di Confindustria

«Condivido la stragrande maggioranza delle questioni poste da Confindustria. Tra sindacati e imprese c'è da tempo una convergenza di interessi. Nella distinzione dei ruoli, la nostra alleanza rappresenta un deterrente contro chi pensa di far affondare il Paese». Per il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervistato dal Sole 24 Ore, «serve un ampio sostegno al manifesto», perchè «se il nodo delle riforme strutturali resterà irrisolto avremo gravi danni per il Paese». Tra i punti del manifesto di Confindustria, «su fisco, infrastrutture e dismissioni c'è piena sintonia», dice Bonanni, mentre le pensioni «non sono una priorità». Nell'intervista il leader della Cisl rilancia la richiesta di «un governo di grande coalizione» per «aggredire i nodi della crescita» e «governare il Paese in una fase difficilissima». «Da tempo - ricorda - sollecitiamo un patto per il Paese tra le più grandi forze politiche per affrontare i temi come energia, le infrastrutture, la lotta alla corruzione, la riforma della pubblica amministrazione».
Ok, libero di pensarlo. Ma perché chiedere le quote mensili pure ai lavoratori? Non bastano quelle degli industriali?

ECCO I 5 PUNTI DEL MANIFESTO DELLA MARCEGAGLIA
 
Pensioni: interventi su anzianità e donne
La spesa previdenziale italiana è il 2,5% più alta rispetto alla media Ocse. Bisogna quindi accelerare l'eliminazione delle pensioni di anzianità e aumentare rapidamente l'età in cui si va in pensione, oltre ad intervenire sulla pensione delle donne
Via alle dismissioni dei beni dello Stato
Al secondo punto del Manifesto le dismissioni dei beni dello Stato, immobiliari e di società. Una decisione che va presa non solo, ha detto la Marcegaglia, per ridurre il debito, ma anche per comprimere il confine «troppo dilatato» dello Stato nell'economia
Liberalizzare professioni e servizi
Tutte le professioni dovranno essere liberalizzate. Bisognerà intervenire anche sui servizi pubblici locali con privatizzazioni e liberalizzazioni, dall'energia, ai trasporti, al gas, per ridurre i prezzi ai cittadini e ampliare il mercato
Tempi rapidi per le grandi opere
Sul capitolo delle infrastrutture si punta a rendere più veloci i tempi di realizzazione sollecitando procedure d'urgenza per superare gli ostacoli burocratici. L'obiettivo è anche quello di coinvolgere i capitali privati
Ridurre le tasse a lavoratori e imprese
Ridurre l'Irap sulle imprese e l'Irpef per i lavoratori. Per trovare le risorse Confindustria è disposta a discutere di un aumento dell'Iva, una piccola patrimoniale ordinaria, mettendo nell'Irpef la ricchezza personale. Altra misura, che servirebbe a combattere l'evasione, limitare l'uso del contante a 500 euro

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