La Lega al termine di questa esperienza di governo presenterà certamente un bilancio fallimentare.
Nessuna delle sue promesse elettorali è stata mantenuta. Sulla
“derattizzazione” cioè la guerra contro l’immigrazione e sul
federalismo, due feticci che hanno fatto la fortuna elettorale di Bossi e
i suoi, non hanno conseguito alcunché. Ed è per questa ragione che
sentendo prossima la fine della legislatura, Umberto il Padano e
compagnia sono alla ricerca disperata di qualche bandiera da poter
sventolare per evitare un crollo di consenso.
Quale migliore espediente che rispolverare le bandierine evergreen? Infatti, dopo aver riesumato la mitologia della “secessione e l’indipendenza della Padania”, naturalmente per buttarla in caciara, ora stanno cercando di recuperare il loro fallimento nella gestione dell’immigrazione, a cominciare dagli sbarchi di profughi sulle sponde Sud del Mediterraneo. Ecco spiegato il senso della trovata di ieri al Senato con l’emendamento per la tassazione delle operazioni di trasferimento di denaro da parte dei lavoratori irregolari.
Quest’ultima trovata non è solo la solita propaganda cattivista ma anche una tripla confessione. Primo, non sono riusciti a debellare l’immigrazione (alla faccia della “derattizzazione”), secondo sanno che ci sono molti immigrati irregolari che non riescono ad espellere dal paese nonostante la loro demagogia e terzo, questi irregolari lavorano normalmente in Italia. Al di là della vigliaccheria di questi “presunti guerrieri padani” i tre elementi messi insieme dimostrano che la Lega in realtà fa solo propaganda e non è in grado di mantenere le promesse.
La verità è che sull’immigrazione non esistono soluzioni miracolistiche. E’ una questione complessa che necessita di una gestione intelligente e razionale per farla diventare una grande opportunità per il paese. Insomma, ricordiamo a tutti che i leghisti gridano alla luna ma alla prova dei fatti si sono dimostrati incapaci di fare l’interesse dei propri elettori. L’unica cosa in cui finora si sono dimostrati dei maestri è quella di sputare nel piatto in cui mangiano tutti i giorni, e che loro chiamano Roma ladrona. Giù la maschera!
Quale migliore espediente che rispolverare le bandierine evergreen? Infatti, dopo aver riesumato la mitologia della “secessione e l’indipendenza della Padania”, naturalmente per buttarla in caciara, ora stanno cercando di recuperare il loro fallimento nella gestione dell’immigrazione, a cominciare dagli sbarchi di profughi sulle sponde Sud del Mediterraneo. Ecco spiegato il senso della trovata di ieri al Senato con l’emendamento per la tassazione delle operazioni di trasferimento di denaro da parte dei lavoratori irregolari.
Quest’ultima trovata non è solo la solita propaganda cattivista ma anche una tripla confessione. Primo, non sono riusciti a debellare l’immigrazione (alla faccia della “derattizzazione”), secondo sanno che ci sono molti immigrati irregolari che non riescono ad espellere dal paese nonostante la loro demagogia e terzo, questi irregolari lavorano normalmente in Italia. Al di là della vigliaccheria di questi “presunti guerrieri padani” i tre elementi messi insieme dimostrano che la Lega in realtà fa solo propaganda e non è in grado di mantenere le promesse.
La verità è che sull’immigrazione non esistono soluzioni miracolistiche. E’ una questione complessa che necessita di una gestione intelligente e razionale per farla diventare una grande opportunità per il paese. Insomma, ricordiamo a tutti che i leghisti gridano alla luna ma alla prova dei fatti si sono dimostrati incapaci di fare l’interesse dei propri elettori. L’unica cosa in cui finora si sono dimostrati dei maestri è quella di sputare nel piatto in cui mangiano tutti i giorni, e che loro chiamano Roma ladrona. Giù la maschera!
Ali Baba Faye, Il Fatto Quotidiano
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