giovedì 29 settembre 2011

EUROPA: LA MACELLERIA SOCIALE E' LEGGE. Mentre l'IDV che in Italia urla contro Berlusconi, in Europa sostiene banche e padroni

Si chiude oggi, senza troppo clamore il processo istituzionale che le classi dominanti europee hanno portato avanti nello spazio costituente della crisi. Il parlamento europeo nella seduta odierna ha votato gli ultimi regolamenti e direttive che rafforzano il processo dell'austerity nel vecchio continente. Il SIX PACK così  lo hanno chiamato, votato oggi era composto da  direttive e regolamenti che di fatto impongono a stati come il nostro il rientro forzato del debito con manovre di decine di miliardi di euro l'anno. Il tutto sotto la minaccia di sanzioni economiche che entreranno in vigore in forma semiautomatica se gli obbiettivi fissati non saranno rispettati.  Nel giro di 15/20 anni dovremmo, a loro dire, ridurre della metà il nostro debito pubblico. Cosa ancora più devastante per noi, è che in Europa oltre alla maggioranza anche l'opposizione italiana, ha votato a favore di questo processo o ha avuto un atteggiamento compromissorio.  I liberali hanno votato per intero l'intero impianto e l'IDV aderendo all'ALDE ha quindi accettato il voto favorevole ( Grande Tonino! I fischi la prossima volta che ti si vede in piazza non te li leva nessuno). A quanto leggiamo inoltre ci pare che il PD, assieme ai socialsiti europei ha emendato il pacchetto, votandone alcuni punti dopo aver avuto un atteggiamento compromissorio per tutto l'intera costruzione del processo di "indurimento" del patto di stabilità. La sinistra europea invece ha votato contro ritenendo inemendabile un testo del genere senza nessun compromesso possibile.   Il nuovo ulivo insomma, più di ogni altro schieramento progressista in Europa,  ha così dato ampie garanzie ai mercati ed alle classi finanziarie continentali. Quando andremo al governo appena Berlusconi sarà sostituito porteremo avanti quello che in Europa abbiamo deciso insieme, questo è il messaggio che oggi viene dato da parte della nuova opposizione responsabile: rigore sicuramente, la crescita invece sarà promessa in campagna elettorale con le cedole degli eurobond. Sia chiaro però che questo messaggio non bisogna farlo sapere troppo in giro, prova ne è il silenzio totale dei mezzi d'informazione italiani silenti su quanto avviene in Europa.  Le classi dominanti dopo aver raggiunto l'intesa al g 20 per garantire alle banche private 3000 miliardi di liquidità con denaro pubblico ora si apprestano a fare il lavoro sporco e lo faranno con ferocia e fumogeni colorati. Non fatevi illudere da Barroso che parla davanti all'Europarlamento di Tobin TAX, di tassazione comune, e tante altre meraviglie possibili come gli Eurobond (che Germania e Olanda non vogliono).  Il discorso di Barroso fatto oggi all'Europarlamento era un richiamo ad un'Europa che non esiste se non nella sua testa ed in quella di qualche romantico europeista. Non distraiamoci quindi, davanti a noi avremo anni di ferocia da parte delle classi dominanti contro i lavoratori.   In Italia ne abbiamo conferma. Il ruolo ricattatorio della BCE, che sta utilizzando la leva della speculazione sul debito sovrano per "ricattare" il nostro paese ( ne è prova la lettera inviata al governo per indurire la finanziaria) senza intervenire di fatto contro la speculazione si somma  all'entrata in vigore dei nuovi regolamenti e direttive europee. Questi due elementi costituiscono un combinato disposto che  avrà un effetto devastante che già abbiamo visto operare in questa manovra finanziaria perchè agisce sul piano dei conti e sul piano del mercato del lavoro. Aggiungiamo inoltre che nella manovra  è stato inserito il pareggio del vincolo di bilancio in costituzione per rafforzare ulteriormente il carattere monetarsita dell'intero processo.  Il gioco è semplice, l'Europa a guida franco prussiana ha bisogno di competere nel mercato liberista globale, ha bisogno di attirare capitali, e per far questo necessita di uno spazio dove il lavoro ed i salari diretti ed indiretti sono compressi per garantire profitti. La crisi è una straordinaria opportunità per i padroni per muoversi in questa direzione. I Piigs sono da sacrificare per questo scopo, e noi ci siamo in mezzo. Ovviamente  la Marcegaglia con la benedizione di Bagnasco, non può che applaudire il tutto. L'intera costruzione della governance del resto è stata giocata su questo terreno, e gli indici di riferimento non sono stati scelti a caso. Un esempio? Se invece del criterio del debito pubblico come indice principale del funzionamento del nuovo patto di stabilità si fosse usato il criterio del debito aggregato  (debito pubblico più quello privato) noi non dovremmo fare finanziarie lacrime a sangue a differenza ad esempio dell'Inghilterra che ha un elevato indebitamento privato. La scelta di utilizzare questo criterio pertanto aderiva ad un obbiettivo, merginalizzare le aree periferiche dell'Eurozona e rafforzare il centro finanziario a guida prussiana.  Cosa c'è di  meglio infatti che utilizzare il debito pubblico come criterio base per ristrutturare il welfare ed il mercato del lavoro, dopo che gli stati si sono indebitati per salvare le banche private? Se poi a queste si lascia anche spazio libero per speculare sui debiti che esse stesse hanno trasferito nei bilanci pubblici il cerchio si chiude. Loro con la crisi ci guadagnano. Non c'è che dire sono dei geni... del male.


L'IDV in Italia urla contro Berlusconi, in Europa sostiene banche e padroni

Oggi con l'approvazione del cosiddetto Six Pack la macelleria sociale europea è legge e costringerà anche il nostro paese a varare manovre pesantissime di decine di miliardi di euro l'anno. Tutto sotto il ricatto di sanzioni economiche altrettanto pesanti.
Ma è sconvolgente che l'IDV, che in Italia urla contro Berlusconi e invoca la giustizia sociale, abbia votato a favore di un disegno così devastante per i diritti di lavoratori, pensionati, giovani.

Infatti, segnaliamo che gli europarlamentari dell'IDV presenti hanno votato tutti a favore (Alfano, Rinaldi, Uggias, Zanoni), tranne Vattimo che si è distinto in alcuni casi. Mentre gli europarlamentari del Pd hanno votato contro quattro dei sei punti, mostrando così il solito volto ambiguo anche su scala continentale.
La Sinistra Europea invece in blocco ha votato contro la nuova macelleria sociale, dimostrando di essere l'unica vera forza di opposizione europea.

Di seguito come sono stati votati i sei provvedimenti legislativi dagli europarlamentari italiani:

Sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché sorveglianza e coordinamento delle politiche economiche
356+, 265-, 35 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro)

Sorveglianza di bilancio nell'area dell'euro
352+, 243-, 61 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))

Misure esecutive per correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi della zona euro
395+, 64-, 201 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti astenuti ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek kohlicek mastalka (ast))

Prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici
550+, 87-, 24 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore, PD tutti a favore, GUE NGL tutti contro salvo Matias, Portas,Remek, kohlicek, Mastalka (ast))

Attuazione procedura disavanzi eccessivi
361+, 270-, 35 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo kohlicek (ast))

Requisiti per i quadri di bilancio degli stati membri
442+, 185-, 40 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))

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