Si chiude
oggi, senza troppo clamore il processo istituzionale che le classi dominanti
europee hanno portato avanti nello spazio costituente della crisi. Il
parlamento europeo nella seduta odierna ha votato gli ultimi regolamenti e
direttive che rafforzano il processo dell'austerity nel vecchio continente. Il
SIX PACK così lo hanno chiamato, votato oggi era composto da direttive
e regolamenti che di fatto impongono a stati come il nostro il rientro forzato
del debito con manovre di decine di miliardi di euro l'anno. Il tutto sotto la
minaccia di sanzioni economiche che entreranno in vigore in forma
semiautomatica se gli obbiettivi fissati non saranno rispettati. Nel giro
di 15/20 anni dovremmo, a loro dire, ridurre della metà il nostro debito
pubblico. Cosa ancora più devastante per noi, è che in Europa oltre alla
maggioranza anche l'opposizione italiana, ha votato a favore di questo processo
o ha avuto un atteggiamento compromissorio. I liberali hanno votato per
intero l'intero impianto e l'IDV aderendo all'ALDE ha quindi accettato il voto
favorevole ( Grande Tonino! I fischi la prossima volta che ti si vede in piazza
non te li leva nessuno). A quanto leggiamo inoltre ci pare che il PD, assieme
ai socialsiti europei ha emendato il pacchetto, votandone alcuni punti dopo
aver avuto un atteggiamento compromissorio per tutto l'intera costruzione del
processo di "indurimento" del patto di stabilità. La sinistra europea
invece ha votato contro ritenendo inemendabile un testo del genere senza nessun
compromesso possibile. Il nuovo ulivo insomma, più di ogni altro
schieramento progressista in Europa, ha così dato ampie garanzie ai mercati
ed alle classi finanziarie continentali. Quando andremo al governo appena
Berlusconi sarà sostituito porteremo avanti quello che in Europa abbiamo deciso
insieme, questo è il messaggio che oggi viene dato da parte della nuova
opposizione responsabile: rigore sicuramente, la crescita invece sarà promessa
in campagna elettorale con le cedole degli eurobond. Sia chiaro però che questo
messaggio non bisogna farlo sapere troppo in giro, prova ne è il silenzio
totale dei mezzi d'informazione italiani silenti su quanto avviene in Europa.
Le classi dominanti dopo aver raggiunto l'intesa al g 20 per garantire
alle banche private 3000 miliardi di liquidità con denaro pubblico ora si
apprestano a fare il lavoro sporco e lo faranno con ferocia e fumogeni colorati.
Non fatevi illudere da Barroso che parla davanti all'Europarlamento di Tobin
TAX, di tassazione comune, e tante altre meraviglie possibili come gli Eurobond
(che Germania e Olanda non vogliono). Il discorso di Barroso fatto oggi
all'Europarlamento era un richiamo ad un'Europa che non esiste se non nella sua
testa ed in quella di qualche romantico europeista. Non distraiamoci quindi,
davanti a noi avremo anni di ferocia da parte delle classi dominanti contro i
lavoratori. In Italia ne abbiamo conferma. Il ruolo ricattatorio della
BCE, che sta utilizzando la leva della speculazione sul debito sovrano per
"ricattare" il nostro paese ( ne è prova la lettera inviata al
governo per indurire la finanziaria) senza intervenire di fatto contro la
speculazione si somma all'entrata in vigore dei nuovi regolamenti e
direttive europee. Questi due elementi costituiscono un combinato disposto che
avrà un effetto devastante che già abbiamo visto operare in questa
manovra finanziaria perchè agisce sul piano dei conti e sul piano del mercato
del lavoro. Aggiungiamo inoltre che nella manovra è stato inserito il
pareggio del vincolo di bilancio in costituzione per rafforzare ulteriormente
il carattere monetarsita dell'intero processo. Il gioco è semplice,
l'Europa a guida franco prussiana ha bisogno di competere nel mercato liberista
globale, ha bisogno di attirare capitali, e per far questo necessita di uno
spazio dove il lavoro ed i salari diretti ed indiretti sono compressi per
garantire profitti. La crisi è una straordinaria opportunità per i padroni per
muoversi in questa direzione. I Piigs sono da sacrificare per questo scopo, e
noi ci siamo in mezzo. Ovviamente la Marcegaglia con la
benedizione di Bagnasco, non può che applaudire il tutto. L'intera costruzione
della governance del resto è stata giocata su questo terreno, e gli indici di
riferimento non sono stati scelti a caso. Un esempio? Se invece del criterio
del debito pubblico come indice principale del funzionamento del nuovo patto di
stabilità si fosse usato il criterio del debito aggregato (debito
pubblico più quello privato) noi non dovremmo fare finanziarie lacrime a sangue
a differenza ad esempio dell'Inghilterra che ha un elevato indebitamento
privato. La scelta di utilizzare questo criterio pertanto aderiva ad un
obbiettivo, merginalizzare le aree periferiche dell'Eurozona e rafforzare il
centro finanziario a guida prussiana. Cosa c'è di meglio infatti
che utilizzare il debito pubblico come criterio base per ristrutturare il
welfare ed il mercato del lavoro, dopo che gli stati si sono indebitati per
salvare le banche private? Se poi a queste si lascia anche spazio libero per
speculare sui debiti che esse stesse hanno trasferito nei bilanci pubblici il
cerchio si chiude. Loro con la crisi ci guadagnano. Non c'è che dire sono dei
geni... del male.
L'IDV in Italia urla contro Berlusconi, in Europa sostiene banche e padroni
Oggi
con l'approvazione del cosiddetto Six Pack la macelleria sociale
europea è legge e costringerà anche il nostro paese a varare manovre
pesantissime di decine di miliardi di euro l'anno. Tutto sotto il
ricatto di sanzioni economiche altrettanto pesanti.
Ma è sconvolgente che l'IDV, che in Italia urla contro Berlusconi e invoca la giustizia sociale, abbia votato a favore di un disegno così devastante per i diritti di lavoratori, pensionati, giovani.
Infatti, segnaliamo che gli europarlamentari dell'IDV presenti hanno votato tutti a favore (Alfano, Rinaldi, Uggias, Zanoni), tranne Vattimo che si è distinto in alcuni casi. Mentre gli europarlamentari del Pd hanno votato contro quattro dei sei punti, mostrando così il solito volto ambiguo anche su scala continentale. La Sinistra Europea invece in blocco ha votato contro la nuova macelleria sociale, dimostrando di essere l'unica vera forza di opposizione europea.
Di seguito come sono stati votati i sei provvedimenti legislativi dagli europarlamentari italiani:
Sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché sorveglianza e coordinamento delle politiche economiche
356+, 265-, 35 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro)
Sorveglianza di bilancio nell'area dell'euro
352+, 243-, 61 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))
Misure esecutive per correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi della zona euro
395+, 64-, 201 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti astenuti ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek kohlicek mastalka (ast))
Prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici
550+, 87-, 24 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore, PD tutti a favore, GUE NGL tutti contro salvo Matias, Portas,Remek, kohlicek, Mastalka (ast))
Attuazione procedura disavanzi eccessivi
361+, 270-, 35 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo kohlicek (ast))
Requisiti per i quadri di bilancio degli stati membri
442+, 185-, 40 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))
Ma è sconvolgente che l'IDV, che in Italia urla contro Berlusconi e invoca la giustizia sociale, abbia votato a favore di un disegno così devastante per i diritti di lavoratori, pensionati, giovani.
Infatti, segnaliamo che gli europarlamentari dell'IDV presenti hanno votato tutti a favore (Alfano, Rinaldi, Uggias, Zanoni), tranne Vattimo che si è distinto in alcuni casi. Mentre gli europarlamentari del Pd hanno votato contro quattro dei sei punti, mostrando così il solito volto ambiguo anche su scala continentale. La Sinistra Europea invece in blocco ha votato contro la nuova macelleria sociale, dimostrando di essere l'unica vera forza di opposizione europea.
Di seguito come sono stati votati i sei provvedimenti legislativi dagli europarlamentari italiani:
Sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché sorveglianza e coordinamento delle politiche economiche
356+, 265-, 35 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro)
Sorveglianza di bilancio nell'area dell'euro
352+, 243-, 61 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))
Misure esecutive per correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi della zona euro
395+, 64-, 201 ast
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (ast), PD tutti astenuti ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek kohlicek mastalka (ast))
Prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici
550+, 87-, 24 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore, PD tutti a favore, GUE NGL tutti contro salvo Matias, Portas,Remek, kohlicek, Mastalka (ast))
Attuazione procedura disavanzi eccessivi
361+, 270-, 35 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo kohlicek (ast))
Requisiti per i quadri di bilancio degli stati membri
442+, 185-, 40 ast.
(ALDE /IDV tutti a favore ad eccezione di Vattimo (contro), PD tutti contro ad eccezione di Susta (+) e di Balzani (ast), GUE NGL tutti contro salvo Remek (ast))
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