Storica
sentenza della Consulta che oggi ha dichiarato illegittimo l'articolo
19 dello Statuto dei lavoratori, nella parte che consente la
rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) ai soli sindacati firmatari del
contratto applicato nell'unità produttiva. La sentenza, e qui sta il
valore doppio del pronunciamento, arriva nell'ambito del ricorso della
Fiom, esclusa dalla Rsa, contro la Fiat. Quindi, in poche parole, cade
tutta l’impalcatura di Fabbrica Italia e la politica dell’accordo
separato messa in atto da Sergio Marchionne. Un vero e proprio colpo al
disegno di messa in discussione delle relazioni sindacali che la Fiat ha
praticato escludendo la Fiom dal confronto.
Entusiastico il commento dei metalmeccanici della Cgil. "La Costituzione rientra in fabbrica. E' una vittoria di tutti i lavoratori. Non ci sono piu' alibi”, ha commentato a caldo il segretario della Fiom Maurizio Landini. “Il Governo convochi immediatamente un tavolo con la Fiat e tutte le organizzazioni sindacali – ha aggiunto - per garantire l'occupazione e un futuro industriale”. Il leader della Fiom, ricorda infine, facendo cadere l’accento sull’ultimo accordo tra sindacati e Confindustria, il nodo della rappresentanza. “E' ora che il Parlamento approvi una legge sulla rappresentanza", ha concluso. Non sfugge, infatti, che per estensione andrà considerato "in mora" anche l'accordo sulla rappresentanza raggiunto dai sindacati con Confindustria in quanto basato sulla stessa impronta della firma del contratto.
''Alla lunga la giustizia vince. Adesso chiederemo che ci siano dati gli strumenti per fare attivita' sindacale nello stabilimento Fiat di Pomigliano'': commenta a caldo il responsabile del settore auto Fiom di Napoli, Francesco Percuoco. ''Già a novembre scorso - ha ricordato Percuoco - quando 19 dei nostri iscritti furono assunti nella newco in seguito alla decisione della Corte d'Appello di Roma, avevamo fatto richiesta di saletta e bacheca sindacale in fabbrica. Adesso ribadiremo le nostre richieste all'azienda''.
La Fiom, a novembre, aveva anche nominato le proprie rsa, non riconosciute dall'azienda proprio per la parte dell'articolo 19 dello statuto dei lavoratori, dichiarata illegittima oggi dalla Consulta. della Consulta rischia di complicare ancora di piu' le relazioni tra sindacati e imprese e aprire la strada ad una nuova stagione di ricorsi legali".
Entusiastico il commento dei metalmeccanici della Cgil. "La Costituzione rientra in fabbrica. E' una vittoria di tutti i lavoratori. Non ci sono piu' alibi”, ha commentato a caldo il segretario della Fiom Maurizio Landini. “Il Governo convochi immediatamente un tavolo con la Fiat e tutte le organizzazioni sindacali – ha aggiunto - per garantire l'occupazione e un futuro industriale”. Il leader della Fiom, ricorda infine, facendo cadere l’accento sull’ultimo accordo tra sindacati e Confindustria, il nodo della rappresentanza. “E' ora che il Parlamento approvi una legge sulla rappresentanza", ha concluso. Non sfugge, infatti, che per estensione andrà considerato "in mora" anche l'accordo sulla rappresentanza raggiunto dai sindacati con Confindustria in quanto basato sulla stessa impronta della firma del contratto.
''Alla lunga la giustizia vince. Adesso chiederemo che ci siano dati gli strumenti per fare attivita' sindacale nello stabilimento Fiat di Pomigliano'': commenta a caldo il responsabile del settore auto Fiom di Napoli, Francesco Percuoco. ''Già a novembre scorso - ha ricordato Percuoco - quando 19 dei nostri iscritti furono assunti nella newco in seguito alla decisione della Corte d'Appello di Roma, avevamo fatto richiesta di saletta e bacheca sindacale in fabbrica. Adesso ribadiremo le nostre richieste all'azienda''.
La Fiom, a novembre, aveva anche nominato le proprie rsa, non riconosciute dall'azienda proprio per la parte dell'articolo 19 dello statuto dei lavoratori, dichiarata illegittima oggi dalla Consulta. della Consulta rischia di complicare ancora di piu' le relazioni tra sindacati e imprese e aprire la strada ad una nuova stagione di ricorsi legali".
Nessun commento:
Posta un commento