Il viaggio in America. Bello, eh! Ben documentato
dalle fotine dell’ufficio propaganda.
Però siamo andati a chiedere un
aiuto per la Libia (almeno dei droni) e la risposta è stata: no.
In
compenso ci hanno chiesto di restare ancora un po’ in Afghanistan e la
risposta è stata: sì.
In più siamo andati a dire che ci piace tanto il
modello economico americano, proprio mentre un’azienda americana che sta
qui (la Whirlpool che ha comprato la Indesit con un’operazione che
Renzi definì “fantastica”) lascia a casa più di mille lavoratori.
Risultato: una pacca sulla spalla da Obama. Che a Matteo dà del tu. Wow!
Il Job act ha delle falle, dice Repubblica
oggi con un titolo assai gentile. Le falle è che non ci sono gli
ammortizzatori sociali promessi ai precari, ma guarda un po’, e che i
sussidi per i lavoratori stagionali risultano dimezzati. La fase uno
(tagliare i diritti ai “privilegiati” con l’articolo 18) è andata molto
bene. La fase due (così tutti avranno dei diritti) stenta parecchio. Era
prevedibile e si era detto. Invece delle coperture e delle soluzioni
abbiamo avuto in risposta la retorica dei gufi conservatori.
La riforma della scuola, bellissima e mirabolante,
doveva assumere i precari e ci si ritrova nel mezzo di una guerra tra
poveri e poverissimi, tra chi avrebbe diritto per concorso e non verrà
assunto, alcuni che verranno stabilizzati, altri che resteranno fuori.
Insomma, molti precari che non dovevano più essere precari lo saranno
ancora e a lungo, forse per sempre. In più si tagliano 489 milioni
all’edilizia scolastica. In più quando gli studenti protestano gli si
dice che “Non hanno voglia di studiare” (modernissima, questa). E gli
insegnati sono così contenti ed entusiasti che piazzano uno sciopero
generale (il 5 maggio), cosa che non si vedeva dai tempi della signora
Gelmini. In effetti, una “grande operazione di ascolto”, sì. I
lavoratori della scuola hanno ascoltato, e ora sono incazzati neri.
Le politiche dell’immigrazione. L’operazione Mare
Nostrum (governo Letta) salvava molte vite (17 morti nel Mediterraneo
nei primi mesi del 2014) e costava troppo. L’operazione Triton (governo
Renzi e Ue) costa molto meno ma di vite ne salva pochine (oltre 1.600
morti nel Mediterraneo negli stessi mesi del 2015). Lasciando a Salvini e
Santanché le loro lugubri puttanate razziste, si tratta di un errore
politico grave: durante il semestre italiano di presidenza Ue non si è
riusciti ad ottenere nemmeno il mantenimento di un’operazione che
funzionava (il ministro degli esteri Gentiloni dice oggi che “Triton è
inadeguata”, appunto). Renzi se la cava con un “No alle polemiche”. Un
po’ comodo.
Queste sono le cose di oggi. Non udenti e non vedenti faranno ancora
finta di non sentirle e non vederle, noi saremo i soliti “gufi”,
eccetera eccetera.