sabato 1 settembre 2012

Crisi:Se ne è accorto anche Monti che la disoccupazione c’è. di Keynesianoblog


A luglio 2012, secondo i dati provvisori destagionalizzati,il numero degli occupati è pari a 23.025 mila, invariato sia nel confronto con il mese precedente sia in termini tendenziali. La stabilità dell’occupazione è sintesi del calo della componente maschile e dell’aumento di quella femminile. Il tasso di occupazione è pari al 57,1% e non segna variazioni né in termini congiunturali né su base annua. Il numero dei disoccupati, pari a 2.764 mila. Su base annua le persone in cerca di occupazione aumentano del 33,6% (695 mila unità). Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,7%, invariato rispetto a giugno e in aumento di 2,5 punti percentuali su base annua.Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale degli attivi, è pari al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto a giugno e di 7,4 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila e rappresentano il 10,2% della popolazione in questa fascia d’età.
Appresa la notizia: Monti convoca le parti “E presto il documento unificato”.
 
Fra qualche mese gli Italiani si domanderanno di devono ringraziare per questo appoggio esterno a un governo di destra e inesistente per l’economia reale,  a quel punto è probabile che L’Italia rinasca davvero per il bene dell’Italia che poi è quello degli Italiani figli di una Repubblica fondata sul lavoro.
Da quando è iniziata la crisi, da questo piccolo blog ho sempre avuto un punto di riferimento, l’andamento del tasso di disoccupazione, è una constatazione amara verificare che le previsioni in merito si sono avverate. Ma la cosa che più mi sconvolge è il verificare che il leader del PARTITO CHE HO CONTRIBUITO A FONDARE E DI CUI SONO UN ISCRITTO MILITANTE CONTINUA AD APPOGGIARE “SENZA SE E SENZA MA” IL GOVERNO DEL NULLA E PER GIUNTA DI DESTRA.
BERSANI SVEGLIA!
Il tasso di disoccupazione dall’inizio della crisi finanziaria (il 2007) è aumentato del 65,3% è probabile che da qui alle elezioni l’aumento arrivi al 100% con una disoccupazione giovanile intorno al 40%.

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