LICENZIAMENTI; BERLUSCONI: SEGUIREMO LA STRADA ICHINO (pd)
«Il nostro obiettivo è incentivare le assunzioni, non i
licenziamenti», replica Silvio Berlusconi ad un giornalista che gli
chiedeva se ci sarà lo scontro sociale. «Ci siamo impegnati a rendere
più efficienti gli strumenti di sostegno al reddito -dice il Presidente
del Consiglio - I dipendenti troveranno nello Stato, attraverso la cig,
la garanzia di essere remunerati e di avere il tempo di trovare un nuovo
lavoro». «La strada - dice su Canale 5- è quella indicata al Senato da
un senatore dell'opposizione: il giuslavorista Ichino (pd). Per
aumentare la competitività del Paese, anche lui prevede la riforma delle
norme sui licenziamenti». E' proprio il caso di dire che abbiamo
un'opposizione costruttiva grazie al genio di Valter Weltroni e di
Enrico Letta che di fatto condivide gli stessi giudizi del premier
LICENZIAMENTI; LETTA (pd) NOSTRO RIFERIMENTO E' RICETTA ICHINO, COME PER BERLUSCONI
Dopo aver preso una delle "musate" più grandi attaccando il
Governo da destra pensando di farlo cadere sulle pensioni, Enrico Letta
continua a dare testate contro un muro come un pazzo. E' proprio vero
che al peggio non c'è fine. Questa mattina, mentre Silvio Berlusconi annunciava
che seguirà il modello Ichino per quanto riguarda i licenziamenti
abbiamo letto Letta che in un'intervista al Mattino si diceva d'accordo
col senatore democratico e giuslavorista Ichino: quella dei
licenziamenti è «una materia che sicuramente può essere oggetto di
confronto ma bisogna capire con precisione quali sono i punti di
un'eventuale trattativa. Non è certo la facilità di licenziare il
problema di oggi, piuttosto la priorità è dare lavoro ai giovani».
«Essenziale», per Letta è un «governo di responsabilità nazionale». «II
modello è Ciampi: a guidare deve essere una personalità in grado di
fornire risposte nei settori dell'economia e con una forte credibilità
europea». Chissà cosa intende Letta per personalità con una credibilità
europea, forse è un modo garbato per dire che occorre un boia per fare
il massacro sociale che l'Europa c'impone.
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