lunedì 24 ottobre 2011

L'Europa preme. Berlusconi spreme. Bossi teme. L'opposizione freme.


Cerchiamo di far luce su quello che sta avvenendo in queste ore di grande confusione. Tra diktat e risate a pagare sono sempre gli stessi.

L'Europa preme
L'Europa chiede all'Italia una "rapida approvazione e applicazione di un pacchetto completo di riforme che comprende misure su crescita, occupazione e riforma della giustizia". Questo quanto detto oggi dal portavoce del commissario Ue agli Affari economici. Insomma, non gli bastano le manovre 'lacrime e sangue' finora adottate, vogliono di più per 'tranquillizzare' i mercati.
 
Berlusconi preme
Berlusconi si organizza e oggi presenterà al CDM straordinario le sue proposte per accontentare l'Europa. Si parla di privatizzazioni, vendita degli immobili pubblici e persino di un aumento dell'età pensionabile fino a 67 anni.
 
Bossi teme
Bossi fa sapere che non se ne parla di toccare l'età pensionabile. Ma ha detto tante cose il capo del carroccio in questi mesi per poi allinearsi come tutti gli altri (vedi guerra in Libia per esempio).
 
L'opposizione freme
Dall'opposizione parlmantare arrivano segnali decisi per accelerare il processo che porti ad un governo tecnico, di transizione o, come lo chiamano ultimamente, di 'responsabilità'. Una soluzione per rimescolare le carte, ma per giocare allo stesso gioco. Infatti, non si mettono in discussione le politiche economiche europee, quelle che impongono austerità ai paesi indebitati, ma solo Berlusconi e la sua credibilità ormai ai minimi storici. Nessuna garanzia di cambiamento di tendenza insomma, anzi tutto fa pensare ad una continuità con il disegno devastante deciso a Bruxelles. "Oggi è il momento di un governo di responsabilità nazionale" dice il vicesegretario del pd, Enrico Letta, ai microfoni di Skytg24. "Siamo disponibili a fare la nostra parte, nell'interesse del paese", aggiunge. Sulla stessa linea Bocchino, vicepresidente di Fli: "Siamo pronti a votare" l'innalzamento del'età pensionabile "a patto che un minuto dopo il premier vada al Quirinale a rassegnare le dimissioni". 
 
Fonte: controlacrisi.org | Autore: Antonio Ferraro 

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