«Stefano
Cucchi era in carcere perché era uno spacciatore abituale. Poveretto, è
morto, e la verità verrà fuori, soprattutto perchè pesava 42 chili. La
droga ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente… E poi
il fatto che in cinque giorni sia peggiorato… Certo, bisogna vedere
come i medici l’hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si
riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve,
diventano zombie: è la droga che li riduce così»
Carlo Giovanardi, Sottosegretario con delega per la lotta alla droga, “co-ideatore” della legge Fini-Giovanardi.
Senza la quale Stefano Cucchi sarebbe ancora vivo.
Carlo Giovanardi, Sottosegretario con delega per la lotta alla droga, “co-ideatore” della legge Fini-Giovanardi.
Senza la quale Stefano Cucchi sarebbe ancora vivo.
Erri de Luca, su Liberazione, risponde alla sua insopportabile dichiarazione con queste righe. Magistrali, come sempre
Il potere dichiara che il
giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva
le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e
maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro.
Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché
perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine
di partita. I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da
flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota
appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene
da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio,
che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di
respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così
toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.
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