martedì 27 marzo 2012

Recupero abiti usati: accordo Anci-Conau per promuovere la raccolta differenziata degli abiti usati

L’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dall’Anci, Associazione nazionale comuni Italia, e dal Conau, il Consorzio Nazionale Abiti e Accessori Usati è quello di sostenere lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti tessili e degli abiti usati in Italia, con evidenti vantaggi in termini ambientali, economici e sociali.

Gli abiti usati possono avere una seconda vita e trattarli come rifiuti qualsiasi, destinati a discariche o inceneritori, costituisce un grosso spreco. E’ prima di tutto uno spreco di materiali, ma è anche una mancata occasione di utilità sociale.
Gli indumenti che noi buttiamo, infatti, possono essere riutilizzati da chi non può permettersi di comprare vestiti nuovi. Per sostenere lo sviluppo della raccolta differenziata degli abiti usati è stata firmata un’intesa tra l’Anci, Associazione nazionale comuni Italia, e il Conau, Consorzio nazionale abiti e accessori usati.


Si tratta di un accordo importante che si prefigge l’obiettivo di triplicare il volume di raccolta degli abiti usati: oggi in Italia vengono raccolti ogni anno meno di 1,5 Kg per abitante, pari a circa 80mila tonnellate, lo 0,24% sul totale dei rifiuti solidi urbani. In Germania ne vengono raccolti 7. E se pensiamo che gli italiani spendono anche di più per vestirsi, è facile capire i vantaggi di una maggiore raccolta. Si stima che ogni italiano consumi 15 Kg di indumenti all’anno; se si riuscisse a portare la raccolta almeno a 5 kg si avrebbe un risparmio di ben 45 milioni di euro. Anche perché circa il 70% degli abiti usati si riesce a riutilizzare.

L’intesa Anci-Conau vuole rappresentare un modello che tutti i Comuni possono seguire. Oltre ad un modello di convenzione operativa, il protocollo contiene un allegato tecnico che fissa i requisiti per uno svolgimento ottimale del servizio di raccolta e recupero dei rifiuti tessili: sono indicati gli standard qualitativi, la tipologia dei cassonetti, le frequenze della raccolta, le caratteristiche degli impianti di trattamento.

Vengono stabilite anche le modalità per la corretta gestione dei rifiuti da parte di operatori autorizzati che assicureranno poi la tracciabilità dei rifiuti avviati verso il recupero. Tutto questo, oltre a garantire una maggiore omogeneità delle condizioni di raccolta su tutto il territorio nazionale, assicura anche una riduzione dei costi di smaltimento e contrasta tutta quella parte di illegalità che vive nel settore degli abiti usati.

Per visualizzare l’accordo Anci – Conau

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