Il senso del ridicolo non abita nel Pd. Per far
avanzare un'opera pubblica con infiltrazioni malavitose manifeste si
cacciano propri militanti e persino dirigenti.
Una volta si rimproverava ai
“comunisti” di radiare o espellere chi non condivideva la fede nel sol
dell’avvenire o, in molti più casi, la “linea del partito”.
Il Partito democratico si è battuto
ancune decine di migliaia di volte il petto perché – in qualche misura –
ha ancora tra i suoi iscritti qualcuno che a sua insaputa si era
iscritto a una libera associazione che si chiamava partito comunista.
Un grande progresso, quello verso la
democrazia. Che dovrebbe portare con sé anche una tolleranza superiore
per le “contraddizioni in seno al popolo”. Invece, questa lettera di
Sandro Plano – presidente della Comunità montana della Val di Susa –
chiarisce che quella “brutta pratica” della radiazione o espulsione è
sempre più in vigore. Ha cambiato nome e ora si chiama “detesseramento”,
che suona meglio. Forse. Adesso però per essere cacciati basta avere
qualche perplessità su un’opera pubblica, non sui “massimi sistemi” o
gli “articoli di fede”.
Dev’essere un effetto secondario della “modernità”...
Plano scrive a Bersani: "La Dc tesserava i morti, voi volete cacciare i vivi".
Al Presidente del Pd Rosy Bindi
Al Segretario del PD Pierluigi Bersani
Al Segretario del PD del Piemonte On. Gianfranco Morgando
Al Segretario del PD Pierluigi Bersani
Al Segretario del PD del Piemonte On. Gianfranco Morgando
Sono il Presidente della comunità montana valle Susa e val Sangone,
come altri amministratori locali contrario alla costruzione di una nuova
linea ferroviaria tra Torino e Lione, iscritto al Partito Democratico.
Leggo sui mass media che, su sollecitazione dell’On. Stefano
Esposito, il nostro segretario regionale On. Gianfranco Morgando ha
dichiarato: «Il giudizio del PD sulla Tav è noto. Abbiamo sempre detto
che le opinioni contrarie sono legittime, ma che occorre rispettare le
decisioni prese. Anche oggi autorevoli esponenti del partito hanno
ribadito la loro difficoltà a convivere con chi non riconosce la
legittimità di quell’opera. È in corso la campagna di tesseramento 2012:
io credo che spetti agli organi competenti una valutazione definitiva
sull’opportunità che queste persone restino dentro il PD».
Ritengo questa dichiarazione avulsa dal nostro Statuto e dal Codice
etico. Si permette il voto alle Primarie ad ogni cittadino italiano e
straniero residente nel nostro Paese e si mette in discussione il nostro
diritto di rinnovare l’iscrizione.
Sono stato tra i fondatori e ho la tessera n. 1 del Circolo PD di
Susa contribuendo alle spese di mantenimento della Sede e non ho nessuna
intenzione di essere allontanato da questo Partito che considero, in
quota parte, mio!
Arrivo dalla DC, che tesserava anche i morti (pensando cristianamente alla loro
resurrezione) e sono finito nel PD che, resuscitando il centralismo
democratico del PCI, vorrebbe cacciare i vivi. Siamo l’unico Partito al
mondo che avvia una campagna di tesseramento con un’azione di
detesseramento.
Puntualmente, ad ogni annuncio di manifestazione No Tav, si leva
solito concerto di dichiarazioni sulla nostra espulsione da parte delle
Segreterie regionale e provinciale, con il controcanto di parlamentari
particolarmente appassionati al futuro delle ferrovie.
Uno scrittore inglese, non ricordo chi, diceva di preferire un
assassino a un noioso. Sono certo che Morgando ed Esposito non hanno mai
ucciso nessuno, ma non sono sicuramente campioni di varietà negli argomenti.
In un incontro avvenuto a Torino con il segretario Bersani abbiamo
preso impegni ben precisi, che ricordo per l’ennesima volta: non
utilizzare simboli di Partito, non interporci alle Forze dell’Ordine,
non assecondare azioni violente. Fatto, fatto in tutte le occasioni!
Abbiamo organizzato e partecipato a manifestazioni autorizzate e
abbiamo sempre sollecitato comportamenti pacifici. Non abbiamo mai detto
di poter pilotare o condizionare il movimento, e su questo non c’è mai
stata ambiguità, così come abbiamo sempre preso le distanze dagli atti
di violenza.
Vorrei però ricordare che queste manifestazioni coinvolgono migliaia
di persone della nostra valle: lavoratori, studenti, disoccupati,
professionisti, segretari comunali, cattolici e boy scout, gente venuta
da fuori e qualche violento. Persone che vivono con rabbia questo
periodo di crisi economica, politica e morale.
Italiani che vedono in questa infrastruttura un’ennesima occasione di
arricchimento per qualcuno a spese della collettività. Possiamo dar
loro torto a fronte di una classe politica che chiede sacrifici ai
cittadini senza avere il pudore di ridurre almeno di un po’ i propri
privilegi?
Siamo accusati di non aver preso le distanze con sufficiente vigore
da chi ha criticato il Procuratore Caselli per la recente ondata di
arresti di esponenti No Tav. Falso! Esprimo immutata la mia stima per il
Procuratore Caselli e per l’azione della Magistratura. Ricordo però che
il nostro Codice penale prevede passaggi ben precisi in caso di
violazione delle leggi ovvero: accusa, tre gradi di processo, condanna
definitiva, carcere. Nel caso specifico si è partiti dal carcere, a nove
mesi dai fatti, senza che gli imputati avessero alcuna ragione o
possibilità di fuggire, con le prove fissate indelebilmente dalle
riprese televisive e fotografiche.
Chi si scandalizza per queste nostre osservazioni, credo garantiste e
ragionevoli, dimentica la vergognosa campagna mediatica avviata dal
nostro ex Presidente del Consiglio ai danni della Magistratura con
epiteti che vanno dal “criminale” alla “metastasi”.
Il Senatore Monti, che presiede il miglior governo conservatore
possibile espresso dal peggior Parlamento della storia della nostra
Repubblica, dopo il varo di provvedimenti di lacrime e sangue, dopo il
blocco del ponte sullo stretto e delle Olimpiadi di Roma, dovrebbe
spiegare come credibilmente si troveranno i miliardi per il Tav o il
decantato miliardo per compensazioni.
Dovrebbe giustificare perché si taglia sulla sanità, sulla scuola,
sulle pensioni, sul trasporto pubblico locale e si spende per un
collegamento che oggi è percorso da tre coppie di treni. Diceva bene una
nostra cittadina: “che m’importa risparmiare due ore per andare a Lione
se poi perdo intere giornate per prenotare una visita medica”!
La nostra classe politica non è credibile e quindi non sono credibili
le ragioni di pubblica utilità sbandierate per giustificare grandi
opere.
Sono invece purtroppo credibili e diffusi i sospetti che molte volte si tratti di utilità private.
Sono invece purtroppo credibili e diffusi i sospetti che molte volte si tratti di utilità private.
Gli episodi di violenza e di teppismo sono da condannare
inequivocabilmente, ma le manifestazioni di piazza sono un sintomo di un
grave stato disagio di diversi strati sociali e un Partito come il
nostro dovrebbe interrogarsi sul “come risolvere” piuttosto che pensare a
“come reprimere”.
I nostri futuri alleati saranno: operai, impiegati, artigiani,
pensionati, oppure: banche, industriali, grandi imprese, finanza
internazionale?
Rifondazione, Sel, Idv, Verdi oppure PDL e Lega? Fiom o Fiat di Detroit?
La gran parte dei cittadini chiede presenza, puntualità e pulizia di treni per migliaia di pendolari, il Governo risponde con un treno ad alta velocità per le élite (vedi studio della Bocconi sulla Torino-Milano).
Rifondazione, Sel, Idv, Verdi oppure PDL e Lega? Fiom o Fiat di Detroit?
La gran parte dei cittadini chiede presenza, puntualità e pulizia di treni per migliaia di pendolari, il Governo risponde con un treno ad alta velocità per le élite (vedi studio della Bocconi sulla Torino-Milano).
Atteggiamento che richiama una dichiarazione attribuita a Maria
Antonietta, regina di Francia, dopo la razzia del Convento di
Saint-Nazare, a chi gli diceva che il popolo voleva il pane: “S'ils
n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche”. Sappiamo tutti come è
finita: la sventurata perse la testa, purtroppo per lei, non per amore.
Cordiali saluti dal vostro affezionato iscritto.
Sandro Plano
Susa, 26 febbraio 2012
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