Pizzarotti contestato da 200 dipendenti comunali: “Basta tagli in busta paga”
Il primo cittadino è stato quasi aggredito dai manifestanti, tra cui molti vigili urbani, che da tempo chiedono di non vedersi decurtato il fondo di produttività: "Solo insulti, non vogliono il dialogo e sono una minima parte". I sindacati: "L'amministrazione vuol fare lavorare a cottimo"
di Silvia Bia, Il Fatto Quotidiano
Fischi e urla, cartelli e bandiere.
A Parma i Portici del Grano diventano teatro di una nuova protesta e
nel mirino questa volta c’è il sindaco Cinque stelle Federico Pizzarotti.
A manifestare sono i suoi
dipendenti comunali, oltre 250 persone tra vigili,
sportellisti, maestre e messi che da mesi protestano contro i tagli alle
indennità e al fondo
di produttività, che da gennaio 2013 hanno portato a riduzioni
dai 50 ai 200 euro sulle buste paga dei lavoratori che si aggirano intorno al
migliaio di euro. Il tutto, a detta dei sindacati, senza che l’amministrazione
comunicasse la decisione ai diretti interessati.
Così, dopo un periodo di trattative
andate a vuoto per rivedere alcuni aspetti del contratto decentrato, lavoratori
e sindacati hanno deciso di scendere in piazza. Il presidio,
cominciato in modo pacifico in concomitanza con il consiglio comunale, è
degenerato proprio con l’arrivo del primo cittadino. Pizzarotti è stato
circondato dalla folla e ha tentato invano di parlare, ma i dipendenti gli
hanno urlato contro, facendo risuonare i fischietti sotto il Municipio. Attimi
di tensione in cui sono volati
insulti rivolti al primo cittadino, letteralmente assalito dai
lavoratori. “Buffone! Vergogna! Rivogliamo i nostri soldi!”, e ancora:
“Dobbiamo usare i vaffa di Beppe
Grillo per parlare con te?”. Solo alcune delle frasi con cui i
dipendenti hanno attaccato Pizzarotti, che di fronte all’assedio dei
manifestanti, ha risposto alle domande dei giornalisti nel frastuono,
rifiutandosi di parlare con i rappresentanti dei sindacati perché
impossibilitato dai continui cori di protesta.
“Ho cercato il dialogo e non ho
nessun problema a confrontarmi, ma se scendo e trovo solo persone che fischiano
e offendono, allora forse sono loro a non volere il dialogo – ha detto il
sindaco – Qui si fa muro contro muro e così non si va da nessuna parte”.
Pizzarotti ha promesso che nelle prossime settimane incontrerà i
lavoratori. “Con alcuni di loro ho già parlato e mi hanno capito, ma l’accordo
si deve basare non sulla mera contrapposizione. Siamo in difficoltà, ma stiamo
cercando una soluzione per alleviare i disagi. Ho presentato tre proposte ai
sindacati, ma le hanno respinte”.
Diversa l’opinione dei
rappresentanti delle sigle Fp Cgil, Uil Fpl, Fp Cisl e Diccap Sulp Pm, che
dicono di avere inviato a loro volta controproposte
rimaste inascoltate. “Oggi i lavoratori del Comune nono sono più considerati
tali – si legge nel comunicato unitario – all’amministrazione piacerebbe una
sorta di figura libero professionale che a seconda delle condizioni dovrebbe
percepire una retribuzione
a cottimo”. L’entità del fondo di produttività per il 2013 (che
nel 2012 è stato già tagliato di 300mila euro) non è ancora stato comunicato ai
sindacati, anche se la scadenza è il 31 marzo. Il sindaco aveva promesso di
incrementarlo, ma intanto da gennaio 189 vigili urbani e 85 lavoratori si sono
ritrovati stipendi ridotti delle indennità, senza che venissero avvisati.
“Il sindaco scappa e ci nega il
confronto – spiega Sauro Salati di Cgil insieme ai colleghi di Cisl e Uil,
Annalisa Albertazzi e Gianni Fazio – Contestiamo il metodo e il fatto che siano
stati disattesi gli accordi precedenti”. A dicembre infatti in un incontro di
fronte al prefetto Pizzarotti aveva promesso
che si sarebbe fatto carico del problema, poi a gennaio la sorpresa. A ciò si
aggiunge la questione degli agenti di polizia municipale (ancora senza un
comandante), che devono ancora essere pagati per i servizi delle notti
effettuate da giugno a dicembre 2012, e che per protesta hanno interrotto i turni
notturni nel weekend.
Quando il sindaco ha lasciato la
piazza per risalire in Comune, i lavoratori hanno invaso il Municipio e alcuni
hanno fatto irruzione nella sala del consiglio, al punto che il presidente Marco Vagnozzi ha
dovuto chiedere ai vigili di bloccare l’ingresso al pubblico. I dipendenti dopo
circa mezz’ora sono tornati a gridare sotto i Portici, fino a bloccare il
traffico della centrale via Repubblica. Solo verso le 19 sotto il palazzo
comunale è tornata la pace. Il sindaco la protesta se l’aspettava, anche se
forse non così accesa, ma alla fine ha cercato di ridimensionare la vicenda.
“Ricordiamoci che i dipendenti del Comune sono 1300, a protestare è stata una
minima parte”.
I lavoratori pubblici non sono i primi ad invadere i
Portici del Grano contro Pizzarotti. A febbraio erano state le famiglie a
protestare contro i rincari delle rette di asili e materne, e qualche settimana
dopo il primo cittadino si era confrontato con gli indignados. Quella volta
però, a differenza di questa, il dialogo, o almeno un tentativo riuscito, c’era
stato.
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