di Roberta Fantozzi e Paolo Ferrero – Rifondazione Comunista aderisce ai 4 referendum abrogativi di parte della legge 243/2012.
I referendum, anche oltre il loro oggetto specifico, sono un’occasione per denunciare con una campagna di massa nel paese, le politiche di austerità: il principio del pareggio di bilancio sciaguratamente introdotto in Costituzione con la modifica dell’articolo 81 ed ulteriormente inasprito dalla legge 243 che elimina ogni residua possibilità di politiche anticicliche, ed il Fiscal Compact, i cui folli obiettivi su deficit e debito peggiorano persino l’impianto liberista del Trattato di Maastricht.
I vincoli del Fiscal Compact, a cui il governo Renzi si attiene, acuiscono la crisi e distruggono i diritti sociali e del lavoro, a solo vantaggio dei grandi poteri economici e finanziari che vogliono mercificare ogni ambito della vita sociale, per trarre profitto da una nuova ondata di privatizzazioni.
Sosteniamo i referendum, come sosteniamo la proposta avanzata da un vasto arco di giuristi di una legge costituzionale di iniziativa popolare di intera riscrittura dell’articolo 81. Proporremo anche una analoga iniziativa perché, come avvenne nel 1989, il popolo italiano possa pronunciarsi direttamente con un referendum di indirizzo sul Fiscal Compact.
Siamo impegnati affinchè le campagne in corso possano intrecciarsi con la ripresa delle mobilitazioni in Italia ed in Europa contro le politiche neoliberiste, per un’alternativa sempre più urgente.
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