L’uomo, l’uomo, l’uomo!
L’uomo si serve degli elaboratori
per migliorare il mondo in cui si vive.
Percentuali di particelle solide
presenti nell’atmosfera; tutti i
dati raccolti sono trasmessi
all’elaboratore.
Gli elaboratori hanno per sorte
di aiutare l’uomo a vincere la morte.
Lucio Dalla, Anidride Solforosa
L’uomo si serve degli elaboratori
per migliorare il mondo in cui si vive.
Percentuali di particelle solide
presenti nell’atmosfera; tutti i
dati raccolti sono trasmessi
all’elaboratore.
Gli elaboratori hanno per sorte
di aiutare l’uomo a vincere la morte.
Lucio Dalla, Anidride Solforosa
Rovigo, quattro operai morti per esalazioni chimiche. Due sono feriti in modo grave.
Intanto il Presidentissimo Giorgio Napolitano invoca una rivoluzione
in materia di lavoro. Dalla Silicon Valley, il centro nevralgico del
Capitalismo ad altissima composizione organica degli Stati Uniti (e non
solo), il Premier italiano rilancia: Ci vuole una rivoluzione e «una
scossa violenta» per dare nuova speranza a milioni di lavoratori senza
tutele, ai giovani precari e ai disoccupati. Qualche giorno fa il Fondo
Monetario Internazionale e altri organismi economici internazionali
sostenevano la necessità in Italia di una – «non più procrastinabile» –
rivoluzione nella struttura del mercato del lavoro e nella legislazione
sul lavoro. «Ma se sono tutti d’accordo, perché non la fanno davvero
questa benedetta rivoluzione?», si chiede oggi ironicamente Alessandro
Sallusti.
E i lavoratori? Che dicono i lavoratori dinanzi a tutto questo ben di
Dio “rivoluzionario”? Passiamo alla domanda di riserva? Oggi non ne ho!
E soprattutto non riesco a cacciare via dalla testa (Dio solo sa
perché!) quel che scrisse Marx commentando la sanguinosa repressione
dell’insurrezione parigina del giugno 1848: «Il proletariato non aveva
al suo fianco altro che se stesso» (Il 18 Brumaio di Luigi Napoleone).
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