“Non
sarà niente uguale d‘ora in poi. Il grande NO lo dice il popolo”. Con
questo slogan piazza Syntagma è stata riempita da centinaia di migliaia
di ateniesi che ieri hanno continuato ad affluire fino a tarda notte per
sostenere il governo del Paese e rifiutare i ricatti, gli ultimatum e
le minacce.
La grande folla radunata a Syntagma "ci dà la forza, con calma e compostezza affronteremo minacce e ricatti", ha detto il premier greco Alexis Tsipras nel corso di un'intervista in diretta alla tv pubblica.
Non a caso uno dei nuovi slogan che si sentono in questi giorni ad Atene e si è sentito in piazza Syntagma dice: “Voi con il capitale, noi con il popolo, i nostri NO vinceranno la povertà e il fascismo”.
La manifestazione di ieri è stata convocata attraverso un messaggio sulla rete dove si legge: “Si alla proposta dei creditori significa austerità e recessione, il nostro paese e la nostra società avrebbero il cappio al collo”.
Il premier greco ha accusato l'Ue di fare una ''scelta politica'': "Non credo che i creditori ci vogliano cacciare dall'Euro. I costi sarebbero enormi", dice. Ma subito aggiunge: ''vogliono cacciare un governo che ha il sostegno popolare''. Tsipras, che rivendica come ''in Grecia la democrazia è arrivata molto prima che in tutti gli altri Paesi europei'' ricostruisce anche le ultime fasi del negoziato, addossando all'Ue la volontà di non raggiungere un'intesa. ''Abbiamo mediato, fatto tutto il possibile per raggiungere un accordo, arrivando ai limiti del nostro mandato'', ha detto ai greci dallo schermo televisivo, assicurando che il governo seguirà le indicazioni dl voto"
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