Secondo la Consulta, il blocco dei contratti dei dipendenti
pubblici, dal 2009 ad oggi, è illegittimo e tuttavia la sentenza non è
retroattiva.
Al che ci si pone qualche "legittima" domanduola.
Se il blocco e' illegittimo dalla data di pubblicazione di questa sentenza, allora prima era legittimo?
Su quali strani ed oscuri criteri si fonda il principio di " legittimità" cui la Consulta si è appellata?
Per
caso, il principio di legittimità, cui si fa riferimento nellla
sentenza, ha incontrato il limite posto dal famigerato principio del "
pareggio di bilancio introdotto di recente ( con un blitz) nella
Costituzione?
Se, come si legge nei dispacci d'agenzia, sia stata
proprio quest'ultima la ragione della " non retroattività" , perché
la Consulta non ha ritenuto " illegittima" e lesiva del principio di
uguaglianza davanti alla legge, l'esclusione dal blocco dei contratti
di magistrati, dirigenti pubblici, militari di carriera e poliziotti?
Quale
" legittimità" e giustizia c'è nel ritenere che i costi della crisi e
le "ragioni" di bilancio debbano essere accollati solo ad una parte
dei dipendenti pubblici, peraltro, quelli più deboli? E tutti gli altri?
E
poi, visto che la Consulta, nella sentenza in questione, pare abbia
fatto proprie, almeno in parte, le motivazioni tutte politiche dei
vari governi che hanno voluto e prorogato il blocco fino ad oggi,
allora non si può non fargli ancora, qualche altra domanda.
Cosa
hanno fatto, quei governi, di serio ed efficace per debellare la
gigantesca evasione fiscale e l'endemica corruzione che assommate
sottraggono alla collettività più di 200 miliardi l'anno, cioè, quasi
sette volte quello che è stato " illegittimamente" sottratto, in questi
anni, ai dipendenti pubblici?
Cosa hanno fatto, quei governi,
di serio ed efficace per correggere un fisco iniquo che ricava quasi il
90% delle sue entrate proprio dai dipendenti pubblici oltre che dai
pensionati?
Perchè, durante tutto il periodo del blocco, le
invocate ragioni di bilancio e di fronteggiamento della crisi, non
hanno, altresì, avuto alcuna influenza sulle scelte di continuare ad
investire su un'infinità di grandi opere inutili o in spese militari
folli come , per esempio, per acquistare dei riconosciutissimi bidoni
chiamati " F35 "?
E delle missioni militari italiane nel mondo
ne vogliamo parlare? Qualcuno è in grado di spiegare, con concetti
chiari e semplici e fuor di retorica, a cosa e soprattutto a chi cazzo
servono?
Così, tanto per sapere.
di Sergio Scorza
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