Berlusconiani di tutto il mondo, uniti. È il governo Renzi, quello
dove il presidente del consiglio occupa le tv, spara battute da drive in
e cazzareggia su ogni argomento usando un linguaggio generico che solo
alla terza letttura capisce che non ha detto un tubo. Mentre nelle
stanze del potere di ogni ordine e grado si fa “un po' quel che cazzo ci
pare”, come nella “casa delle libertà” di guzzantesca memoria.
Specie in materia di giustizia, naturalmente.
Così capita che alla vigilia del rinnovo
del Consiglio superiore della magistratura (oggi e domani i magistrati
italiani voteranno i loro rappresentanti, mentre il Parlamento nominerà i
suoi con solito sistema Cencelli), un membro del governo si senta in
diritto di mandare un sms per “consigliare” chi votare tra i tanti
candidati.
E non uno qualsiasi (che sarebbe stato
comunque gravissimo), ma addirittura un sottosegretario alla giustizia.
Ossia uno che un potere di condizionamento burocratico dei giudici ce
l'ha in via diretta. Uno che aveva già ricoperto la stessa carica nel
governo Letta, ma come parlamentare di Forza Italia (con la scissione di
Alfano è entrato nell'Ncd e quindi di nuovo a via Arenula).
Per colmo di ignominia istituzionale,
Cosimo Ferri – il lanciatore di sms – è persino un magistrato, o ex, uno
che il mestiere lo conosce e dovrebbe sapere meglio di tutti cosa è
“opportuno” (anche se non espressamente vietato) in materia di divisione
liberale dei poteri. Non basta ancora? No, naturalmente. È addirittura
colui che lunedì scorso ha annunciato la Grande Riforma della giustizia
in dodici punti. Il quarto dei quli, chiosa un esterrefatto Giovanni
Bianconi sul Corriere della sera, recita: «Csm, più carriera per
merito e non grazie all’appartenenza», affermazione di principio
corredata da varie e ripetute considerazioni del premier non certo
compiacenti verso il correntismo tra le toghe.
Ma la fine non esiste, inquesti casi. Da
magistrato, Ferri è stato il leader (“indiscusso”, dicono tutti) della
corrente di destra Magistratura Indipendente. Pare che lo sia rimasto
anche “scendendo in politica”. E questo è in aperto contrasto appunto
con la dichiarata volontà del governo di sposare la visione
berlusconiana del “superamento delle correnti” a favore di un “merito”
che in questo mestiere sembra difficile definire (se non da parte dei
magistrati stessi).
E cosa ti fa, questo signore? Scrive a
tutti i magistrati che conosce «Per le prossime elezioni Csm mi permetto
di chiederti di valutare gli amici Lorenzo Pontecorvo (giudice) e Luca
Forteleoni (pm). Ti ringrazio per la squisita attenzione». Quando
dovrebbe bastare, per gli elettori, a cancellare definitivamente quei
due dalla lista dei papabili.
Tanto più che risulta ormai indigeribile
persino ai suoi colleghi di corrente (nomi famosi come Davigo, il
procuratore capo di Torino, Maddalena, ecc, non fanno mistero di
appoggiare candidati diversi. Di destra, sì, ma non agli ordini di
questo o quel politico.
La berlusconeide renziana continua fino
all'autodifesa del reprobo. Il quale non ritiene affatto di doversi
dimettere da un ruolo per il quale si è dimostrato indegno, ma si
lamenta pure! Che c'è di male a segnalare uno e due “amici” ad altri
colleghi e amici (non per un'assunzione a un call center, ma per uno dei
più importanti organi di governo della giustizia in questo paese...)?
Per lui è “banale” campagna elettorale, non esercizio improprio di un
potere...
«Ma la propaganda elettorale è tutta un’altra cosa! Io ho inviato un
messaggio privato, sono un cittadino che conserva i propri diritti, e
sono tuttora un magistrato che andrà a votare per il Csm e sceglierà i
candidati che considera migliori. Poi sono anche uno che conosce tanta
gente, quando mi sono candidato all’Anm ho preso più voti di tutti,
1.199, mi sembra normale condividere le mie idee. Da privato magistrato,
ripeto, non da rappresentante del governo».
Uno e trino, quasi divino, la mano destra che non interferisce con la
sinistra, un'identità poliedrica e multiforme che consente di sostenere
una cosa come viceministro, un'altra come magistrato, un'altra ancora
come politico di un partito (o cosa è l'Ncd...) e magari anche un'altra
come privato cittadino.
Ci credete, voi? No, vero? Solo che questo sta nel governo Renzi,
quello che dice che si deve “cambiar verso” al paese... Versacci vostri.
Nessun commento:
Posta un commento