PRIMA:
La crisi non esiste.
La crisi esiste però non riguarda l’Italia, quindi
nessuna manovra.
Faremo la manovra, ce la chiede l’Europa, ma non
metteremo le mani nelle tasche degli italiani.
Le metteremo solo a chi
guadagna oltre 75 mila euro. Cioè, oltre 150 mila.
Gli anni della laurea
non valgono più per il computo della pensione. Chi ha detto che non
valgono più?
Ma forse toglieremo la tredicesima agli statali. Calma, ho
detto forse.
I ticket del ristorante restano garantiti solo a chi lavora
più di 8 ore. Non abbiamo intenzione di limitare i ticket.
Piuttosto
alzeremo la pensione a 65 anni dal 2027. Era già stata alzata? Ok,
allora aboliremo i piccoli comuni, ma non le province.
Aboliremo le
province e ridurremo gli stipendi dei parlamentari immediatamente. Entro
marzo una commissione proporrà di ridurre lo stipendio dei
parlamentari.
DOPO:
Salve, siamo il nuovo governo. La crisi esiste, è sempre esistita, possibile che non ve ne siate accorti? Dovremo aumentare l’Irpef di 3 punti sopra i 75 mila euro. Ho detto 75 mila? Volevo dire 100 mila.
Salve, siamo il nuovo governo. La crisi esiste, è sempre esistita, possibile che non ve ne siate accorti? Dovremo aumentare l’Irpef di 3 punti sopra i 75 mila euro. Ho detto 75 mila? Volevo dire 100 mila.
Non
toccheremo l’Irpef.
Va riaperto il tema dell’energia nucleare, ma sia
chiaro: non si riapre il tema dell’energia nucleare. Ridurremo i
compensi dei politici. Non tocca al governo ridurre i compensi dei
politici. N
oi faremo subito le liberalizzazioni. Contiamo di fare presto
le liberalizzazioni. Speriamo di fare un giorno le liberalizzazioni.
Le
frequenze tv all’asta? Non se n’è discusso. Metteremo all’asta le
frequenze tv.
L’articolo 18 non è intoccabile. Chi ha parlato di toccare
l’articolo 18?
Ah, bloccheremo le pensioni del ceto medio-basso. E
quelle le blocchiamo davvero. E’ una questione di coerenza.
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