Non c'è limite alla fantasia
nell'introdurre nuove tasse. Anche perchè, a ben guardare, volendo si
potrebbe tassare tutto o quasi (per l'aria bisognerebbe calcolare quanti
respiri, in media, facciamo ogni giorno). E' notizia delle ultime ore
che dalle menti del governo Monti potrebbe arrivare anche la tassa sugli
sms, i messaggini brevi che in molti usano (almeno fino a oggi) per
risparmiare il costo di una telefonata. Roba tipo: "Arrivo, butta la
pasta". O "Appena atterrati, tutto bene". O ancora: "Sono in ritardo di
cinque minuti". Ebbene, il piano è quello di tassare di due centesimi di
euro ognuno di questi messaggini, per permettere il finanziamento della
riforma della Protezione civile, che potrebbe arrivare già venerdì
prossimo e per decreto legge.
In base alla bozza in elaborazione, il coordinamento della
Protezione civile rimarrebbe incardinato presso la Presidenza del
Consiglio dei ministri ma è prevista la possibilità di delegarlo al
ministro dell'Interno, con il Viminale che a quel punto potrebbe
avvalersi del Dipartimento della Protezione civile. Il Fondo contro le
calamità verrebbe alimentato attingendo agli aumenti delle accise sui
carburanti, fino a 5 centesimi al litro di accise regionale e fino a 5
centesimi al litro di accise statale e, come detto, con un maggiore
introito derivante dalla tassazione sugli sms gestiti dalle società
telefoniche, che potrebbe toccare la misura massima di due centesimi di
euro a messaggino. Nel testo si scrive esplicitamente che «in
alternativa all'aumento dell'aliquota di accisa ovvero in combinazione
con lo stesso, il fondo di cui all'articolo 28 della legge n. 196 del
2009 è corrispondentemente e obbligatoriamente reintegrato, previa
deliberazione del Consiglio dei Ministri, con le maggiori entrate
derivanti dalla tassazione fino a una misura massima di due centesimi di
euro per ciascuna comunicazione effettuata attraverso l'invio di brevi
messaggi di testo (sms) mediante telefono cellulare, computer o siti
internet gestiti dalle società telefoniche».
da libero quotidiano.it
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