Le elezioni francesi e la vittoria su misura di Hollande, socialista
quasi di sinistra ha fatto tremare i mercati. Lo spread è risalito oltre
i 400 punti, la Grecia si avvicina, nonostante le assicurazioni di
Monti, le fregnacce della sora Fornero del Canavese e il sorriso burlesquedi Passera. Chi credeva che Monti fosse il toccasana,
ora è servito di barba e capelli.
E’ il sistema malato, grave e
irrecuperabile. Appena i mercati, cioè la finanza speculativa, quella
che non vuole leggi e regolamenti, quella che vuole licenziare come gli
pare, quella che vuole guadagnare sulla testa dei operai, dei
pensionati, delle donne, cioè del reddito/non reddito fisso cioè quasi
disoccupati ed esodati, appena hanno sentito odore di «quasi sinistra» e
di rimessa a fuoco del «rigor Montis» (© Travaglio), si sono
terrorizzati, hanno buttato giù le borse e fatto perdere 170 miliardi di
euro. Carta straccia.
La finanza non tollera la democrazia, il capitalismo non digerisce i sistemi democratica, nemmeno quelli apparenti: essi comandano
e devono decidere le forme di governo, ma più che altro gli interessi
da mantenere e i privilegi da custodire gelosamente.
La sora Fornero è
andata dagli operai della Fiom nel Canavese piemontese e ha detto che il
governo non ha voluto tassare le pensioni d’oro che per lei, sora
Fornero, si attesta a 90 mila euro all’anno. Alla faccia! Si vede che
in vita sua non è andata mai una volta a fare la spesa. Ai
metalmeccanici ha detto che il mestiere dell’insegnante è mestiere duro!
Ha veramente avuto coraggio. Forse ha vissuto in un convento dove non
le è mancato nulla e si meraviglia che gli operai non capiscano che i
sacrifici allungano la vita perché tengono a dieta e abbassano il
colesterolo, riducono la percentuale delle malattie e la cirrosi epatica perché come alle nozze di Cana «non c’è più vino» ma nemmeno brioches perché il pane manca da un pezzo.
Il
governo Monti Mariong I, è un governo etero diretto, imposto dai
finanzieri che vogliono togliere tutti gli impedimenti democratici alla
loro azione di oligarchi, riducendo gli spazi al cosiddetto popolo affamandolo
e facendolo morire. La politica di austerità ha l’obiettivo di fare
morire i pensionati prima di andare in pensione per fare risparmiare lo
Stato e permettere agli speculatori di spartirsi la torta in santa pace:
«ancora un po’ di panna per favore!».
L’esempio è lampante
davanti a tutti, ma nessuno si scandalizza più. La Lega prende tangenti
da Finmeccanica che licenzia gli operai e chiude i cantieri, eppure
oltre le tangenti della Lega, i dirigenti della Finmeccanica, azienda di
Stato, si attribuiscono bonus milionari forse per ringraziarsi da soli
di avere portato a fallimento la più grande società
statale. Lasciano l’azienda indebitata fino al collo, sull’orlo del
collasso e questi prendono prebende immorali. Il capo Guarguaglini e
consorte sono accusati di corruzione, hanno dovuto dimettersi e sono
liquidati con un premio di oltre 4 milioni di euro. E’ mai possibile! Il
governo non dice una parola, ma si appresta a mettere una seconda Imu
sulla prima casa per pagare le tragedie imprevedibili come alluvioni e
disastri. Pazzi!
La minestra Severino non potendo dire
che Berlusconi ha imposto il bavaglio alle intercettazioni, trova la
quadra: risparmiamo su tutto, anche sulle intercettazioni. Questa qui è
da manicomio. Non ha toccato il falso in bilancio, non ha minimamente
toccato una sola delle 40 leggi immorali varate da Berlusconi e vuole
risparmiare sulle intercettazioni! Forse crede che siamo imbecilli!
Forse però lo siamo sul serio se questa donnetta, avvocato di corrotti e
marpioni, ben introdotta negli studi di giudici e corti, si permette di
offenderci in questo modo.
Monti aveva salvato l’Italia, nemmeno
se fosse il Messia redivivo, e ora annaspa; pensava di fondare un
partito tutto suo con il nuovo che avanza, Casini e Montezemolo, e ora
forse le manovre non bastano perché lo spread lo ha preso alla sprovveduta.
Erano tecnici, si facevano chiamare professori, ma più che altro
«economisti», hanno studiato tutta la vita per risolvere i grandi
problemi dell’economia, si presentano sempre con schemi e grafici fatti
da altri e alla fine cosa inventano? Tasse solo tasse, unicamente
tasse. Se non bastano? Ancora tasse, tasse, tasse.
Nel 1968 c’era lo slogan studentesco
«la fantasia al potere!», ora costoro hanno superato la fantasia e
hanno trasformato il potere in afrodisiaco per pochi intimi, non per
tutti: Tasse per tutti, potere per pochi.
Compito dei poveri è mantenere
i ricchi che poverini non possono soffrire più di tanto perché non sono
abituati ai sacrifici eccessivi. I poveri invece è da una vita che si allenano
e quindi non sentono troppo il morso della cinghia perché sono soliti
sostituirla con un pezzo di spago. W Monti, il becchino di Donna
Democrazia! Berlusconi ringrazia sentitamente!
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