Il Circolo Sel di Belluno si è
riunito per discutere la scelta dell'Assemblea Veneta di sostenere la
candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.
Tutti i presenti hanno espresso pareri molto critici nei confronti di
questa alleanza con il partito di governo. Si ritiene infatti che la
scusa di dover sconfiggere in Veneto il “blocco delle destre
xenofobe” non regga il confronto con la realtà; lasciando da parte
i numeri, già il semplice fatto di essere all'opposizione, di
raccogliere firme contro certi provvedimenti, di manifestare contro
certe politiche, di dichiararsi alternativi al modello neoliberista e
via dicendo, ci sembrano ragioni più che sufficienti per considerare
quest'alleanza improponibile e, comprensibilmente, non credibile agli
occhi dell'elettorato, poiché già non lo è ai nostri.
In un'epoca in cui si governa a suon di cinguettii, ci limitiamo a
citare una (prevedibile) uscita degli ultimi giorni della candidata
alla Presidenza della Regione Veneto, Alessandra Moretti, sostenuta
ufficialmente da Pd, Sel e Verdi; siamo convinti che (tanto più
alla luce degli ultimi dati Istat sulla disoccupazione, che prontamente
torna a salire) basterebbe da sola a provocare un profondo
imbarazzo anche in chi, all'interno di Sel, quest'alleanza l'ha
voluta, cercata e stretta: “Ho incontrato e ringraziato il Ministro
Poletti" - scrive Moretti - "per la risposta che il Governo ha dato
all'Italia con le
nuove norme sul lavoro.” E infatti nell'accordo programmatico che
il Circolo ha avuto modo di visionare, tanto per fare un esempio, dei
diritti dei lavoratori non v'è traccia, quasi non fosse una
questione centrale di questi tempi; per non parlare della montagna,
che pare non esistere.
Per queste ragioni, in sintesi, il Circolo di
Belluno non condivide la linea uscita dall'Assemblea Veneta e non
farà campagna elettorale a sostegno della candidata del Pd Moretti.
Per il voto, ovviamente, vale la libertà di coscienza.
Si sottolinea inoltre che i
presenti hanno deciso all'unanimità di autosospendersi da tutte le
cariche interne al partito.
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