martedì 25 marzo 2014

Come la tv costruisce il mito di Le Pen

Le tabelle sui programmi elettorali rivelano anche in Francia la censura per la sinistra radicale per gonfiare i numeri della destra popoulista
 
Marine Le Pen at a Front National parade in Paris on May DayChi controlla la televisione controlla la democrazia. Succede anche al tempo di internet, succede anche altrove, ad esempio in Francia, dove il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo ha pubblicato le rilevazioni effettuate tra il 10 febbraio e il 7 marzo (periodo in cui l’equità tra i candidati non è imposta). Le tabelle che pubblichiamo mostrano che il pluralismo è stato sistematicamente violato, che la democrazia è in pericolo perché è così che a quelle latitudini è stato costruito il mito dell’inarrestabilità del Fronte nazionale, il partito fascista populista di Le Pen, a cui contrapporre il mito speculare dell’ineluttabilità del liberismo nelle sue versioni moderate o temperate, dell’Ump o del Ps di Hollande.
E’ uno sport praticato anche in Italia e consiste nell’evitare come la peste che prenda corpo – nei telegiornali o nei talk show – una opzione di sinistra radicale nel contesto sociale polverizzato e terrorizzato dalla più grave crisi economica della storia e dalle regole di Troika e Bce. E’ solo in questo modo – con uno spauracchio come Le Pen, o come Berlusconi, Grillo e ogni opzione populista – che Hollande in Francia e il Pd in Italia riescono a raffigurare se stessi come l’antidoto, il “voto utile”, mentre invece sono il virus che ha scatenato la più gigantesca operazione di trasferimento della ricchezza e di compressione dei diritti della storia che va sotto il nome di liberismo.
E, a proposito di miti: qui da noi è in voga la tesi per cui l’exploit di Grillo sarebbe avvenuto in barba alle tv e grazie alla “rete”. I diagrammi dei monitoraggi, all’indomani del trionfo elettorale, dicevano qualcosa di differente. «Grillo assente dalla televisione, quindi? – si domandava perfino la rivista dei gesuiti, Popoli – non proprio. La strategia, risultata chiaramente vincente, è stata quella di marcare una netta distanza dalle prassi consolidate di comunicazione fatte di talk show litigiosi, brevi e stereotipate dichiarazioni nei telegiornali e comparsate nei programmi di intrattenimento, per puntare tutto sulla piazza e il contatto diretto con i simpatizzanti-elettori, segnando anche fisicamente la differenza tra un «noi» (il Movimento) e un «loro» (la casta, la vecchia politica). Via via che si riempivano le piazze di Grillo, si riempivano anche i Tg delle sue provocazioni e invettive». Fino alla diretta Sky del comizio romano, quattro ore di propaganda tv per un leader che tuonava contro il servizio pubblico e contro i giornali che prendono finanziamenti pubblici.
Ed ecco i numeri francesi a dimostrare che chi controlla i media impone l’agenda e i termini del discorso pubblico, che la televisione è ancora la principale fonte di informazione e di gran lunga. E che c’è molta televisione nella rete, al di là del mito dell’orizzontalità.
TV:
TF1 : UMP 100 %
France 2 : FN 26.12 % 25.30 % PS , UMP 23,75% , 14,37% LO , la Repubblica permanente 5,72 % 3,14 % Partito Radicale ; EELV 1,60 % Front de Gauche 0 %
France 3 : FN 48.71 % , UMP 23.23 % , 12.74 % LO ; EELV 7,90 % 7,42 % PS ; Front de Gauche 0 % .
France 5 : FN 65.15 % 34.85 % UMP , Front de Gauche 0 %
Canal + ( info) : FN 100 % Front de Gauche 0 %
Canal + (programmi) : UMP 61.35 % EELV 19% FN 16,38 % 3,28 % PS ; Front de Gauche 0 %
RMC Discovery : FN 69.62 % 18.99 % PS , UMP 11.39 % , Front de Gauche 0 % BFM TV : FN : 42.98 % del tempo PS 17.64 % , UMP 15,86 % , Partito della Sinistra 9,26% , 4,85 % MODEM ; PCF 3,37 % .
I- Tele : UMP 41.15 % , PS 20.79 % , 15.05 % FN , LO 7,74% 5,96 % EELV ; UDI 3,56 % 2,80 % PG , PCF 2.33 % .
LCI : PS 38.86 % , UMP 27% FN 19.04 % MODEM 6,64 % , PG 5.47 ; EELV 2,90 % 0,08 % Debout la république; PCF 0 % .
Radio :
France Inter ( info) : UMP 34,8 % , PS 30.92 % , 15.03 % FN ; EELV 8,38 % 7,03 % MODEM , PG 2,45 % Altro 0,60 % Dx; PCF 0,42 %
France Inter (programmi) : UMP 86,60 % , PS 13.40 %
France Info : UMP 35,7 % , PS 32,34 % , 7,88 % FN , Cap 21 6,14 % 5,02 % MODEM , MLS 4,7% FG 3,36 % 3,93 UDI % PCF 0,5 % .
France Culture ( info) : PS 36.48 % , 27.45 % FN ; UMP 15,96 % Altro 14,25 , PG 5,86 % PCF 0 %
France Culture (programmi) : FG 100 %
Francia Musica: UDI 58.33 % , PS 41.67 %
Classic Radio : FN 42.81 % 34.42 % PS , UMP 22.77 % , 0 % FG
BFM Affari : Noi cittadini 76.70 % 16.60 % IDU ; UMP 6,70 % FG 0 %
RMC : FN 36.95 % , 35.96 % UMP , PS 17,24% , PCF 9,85 %
RTL : UMP 39.10 % , PS 39.10 % , 21.80 % FN , FG 0 %
Europe 1 : PS 47.82 % , UMP 21.72 % , 17.62 % FN , Destra Altro 7,22 % 4,21% EELV ; Partito Democratico Cristiano 1,40 % FG 0 %
Sud Radio : PS 36,12 % , UMP 24,98% , 12,44% FN ; EELV 5,76 % Altro 4,82 % a destra , la Repubblica permanente 3,82 % 3,43 % NPA , UDI 1 78 % Sinistra Equipe 1,75 % 1,43 % Noi cittadini ; Democrazia Cristiana 1,28 % , 1,18 % PRG Fronte di Sinistra 1,14 % 0,07 % LO

CHECCHINO ANTONINI
da Popoff.globalist.it

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