Mago
Belino e Lord Blog hanno deciso senza consultare nessuno che l’M5s
sosterrà l’appello di Libertà e giustizia denominato “la svolta
autoritaria”. Lo spirito di adesione del bi-leader all’iniziativa è lo
stesso del torero che sottoscrive una campagna contro la violenza sugli
animali. Grillo è il leader politico più autoritario ed allergico al
dissenso d’Italia.
Anche la sua preoccupazione sul destino
della Carta è strumentale ed ipocrita. Più volte l’ha attaccata
definendola un “copione scritto dai partiti stessi” (in sfregio alla
memoria dei padri costituenti) “blindata” e “quasi impossibile
modificarla” in riferimento all’art 138. Salvo poi, quando il governo
Letta voleva modificare lo stesso art. 138, gridare al golpe ed occupare
i tetti della camera. L’ha accusata di essere causa, insieme ai media
ed al finanziamento pubblico ai partiti, dell’attuale “dittatura” e le
voleva dedicare persino un vaffanculo day, finalizzato ad una nuova
stesura della stessa aprendola ad un confuso ed imprevedibile concetto
di democrazia diretta. Dicasi stravolgerla completamente. Il bi-leader
non ama per nulla la costituzione. E’ capace di cavalcare e montarsi
qualsiasi cosa, purché sia funzionale a delegittimare gli avversari e a
tirar su consensi.
Grillo è una minaccia alla nostra
Costituzione, almeno quanto chi vuole superare il bicameralismo
perfetto, eccezione per cui siamo unici al mondo. Fa più paura chi vuole
rompere con lo sdoppiamento dei lavori parlamentari o chi vuole
abrogare l’articolo 67, base di qualsiasi democrazia liberale?
Pensate che sia esagerato considerarlo
una minaccia? Delira di una democrazia senza partiti ed il suo marketing
politico, in un paese così confuso e in crisi, senza più vere culture
politiche di riferimento buca terribilmente. Specie dopo aver invaso i
talk show sempre pronti a genuflettersi in nome dell’audience.
M5s è il secondo partito italiano, ha un
finto statuto depositato al viminale che è carta straccia. Grillo può
direzionare il “movimento” come vuole, ne è padrone assoluto nonché
titolare del consenso popolare e degli asset strategici quali dati
sensibili, brand, sistemi di voto e dell’unica piattaforma comunicativa.
Domani lo sarà anche degli assistenti parlamentari, che per nuovo
regolamento, insieme al gruppo comunicazione, saranno tutti nominati dal
socio in affari Casaleggio. E in un paese dove la politica è diventata
comunicazione, chi controlla la comunicazione detta la linea politica.
Ormai può permettersi qualsiasi cosa senza colpo ferire, non incarna più
una speranza, ma una fede.
Gioca tutte le sue carte sull’emotività
promuovendo l’irrazionalità e l’assenza di un pensiero critico ed
analitico. Parli di presidenzialismo? Golpe! Il premier è stato eletto
dal Parlamento e non dai cittadini? Golpe! Rintronati dal blog ignorano
che il presidenzialismo è proprio la scelta diretta del premier
attraverso il voto dei cittadini. Delle due l’una. L’Italia che piaccia o
no è una Repubblica parlamentare ed i governi si fanno a Roma, non col
voto. Lord Blog lo sa, infatti il M5s è stata l’unica forza politica nel
2013 che ha chiesto il voto senza dichiarare, nel caso di vittoria, chi
avrebbe fatto il premier (colmando furbescamente un loro evidente
vuoto). Vera trasparenza verso gli elettori e grande coerenza. Gioca con
l’incultura del suo popolo che da una parte strumentalmente difende la
Costituzione, dall’altra inconsapevolmente lavora per stravolgerla.
Chissà se se ne renderanno conto gli insigni giuristi. Il tempo, come sempre, sarà giudice.
GIOVANNI FAVIAda Il Fatto quotidiano
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