Se
leggete i giornali on line francesi vi troverete sbalzati in un altro
mondo, in universo parallelo dove le leggi della politica nostrana sono
sovvertite e addirittura non si parla di Renzi, che da noi è considerato
come la particella di Dio, il bosone di Rignano, con rispetto parlando,
mentre altrove è come un neutrino che penetra ogni materia senza alcuna
interazione significativa ed dotato della massa necessaria solo a
sostenere una commediola anti austerità fino alle europee. La visita del
sindaco di Firenze è considerata normale amministrazione, la visita di
cortesia di un nuovo premier e non la rivoluzione che i media italiani
cantano come aedi ubriachi. E bisogna faticare non poco per trovarne
qualche piccola traccia.
Mi domando semplicemente quando la smetteremo di sopportare questa
presa per i fondelli continuata e aggravata così che ogni volta che
cambia un governo di Palazzo, sempre peggiore di quello precedente, si
leva la nota litania della creazione di un fronte comune contro la
Merkel, salvo non farne nulla. Da oltre un anno e mezzo la politica
italiana, impegnata nella rapina a mano armata di welfare, diritti e
democrazia, senza riuscire o volere in nessun modo opporsi ai diktat
della troika, dà in pasto ai cittadini due illusioni di riscatto o di
via di fuga esterna: quella appunto del collegamento tra i Paesi della
periferia e fino al settembre scorso quella di un mutamento miracoloso
della cancelliera. Il secondo evento che è stato l’illusione venduta
dall’ultimo Monti e da Letta, si è consumato nel nulla, come era ovvio e
prevedibile, mentre per il primo si è perso troppo tempo e Hollande non
solo non ha fatto ciò che aveva promesso, ma ora naviga nella direzione
di un partenariato sia pure di minoranza con la Germania.
E tuttavia si continua a spacciare questa polverina, che tale rimane
in mancanza di una vera discontinuità rispetto all’obbedienza che
purtroppo occorre prima fare in proprio, senza illudersi che siano altri
a trainarci. Anzi con Renzi sul quale sono calate benedicenti le larghe
intese del sistema mediatico, la cosa assume un carattere di farsa
gonfiando gli avvenimenti come un palloncino, di quelli da tenere per il
filo alle fiere di paese. Alla fine tutto finisce in gloria con il
giornale di De Benedetti che, nella speranza di essere salvato dal crack
di Sorgenia, titola ”Il patto Renzi-Hollande: insieme per un’altra
Europa”. Sarà forse la lista di Tsipras? Certo è curiosa la
straordinaria abbondanza di quest’ altra Europa, ennesima fenice pre
elettorale: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
Ma la cosa inquietante è che invece dello sgignazzo che dovrebbe
prendere tutti, c’è qualcuno che ci crede, che ci casca tutte le volte.
Del resto la stampa italiana aveva fatto credere al tempo di Monti che
si era giunto a un accordo definitivo fra i due Paesi, sulla Tav Torino
– Lione, mentre non era vero un ciufolo e i francesi si erano
bellamente tirati indietro. Quindi l’unica cosa sensata è interrogarci
sul destino dei palloncini gonfiati quando sfuggono di mano e cominciano
ad avere vita propria: prima qualcuno gli scambia per ufo, poi
scoppiano.
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