Mentre
la tarda estate si aggrappa all’ultima spiaggia e cerca ancora un po’
di oblio dalla realtà, ci troviamo di fronte a un altro caso Parmalat,
ancora più clamoroso perché riguarda la politica. Non c’è più alcun
dubbio che i piccoli azionisti del Pd, ossia i primaristi affezionati e i
semplici elettori siano stati defraudati e truffati, indotti a votare
un partito che si è finto di centro sinistra, socialdemocratico,
riformista (progressista non hanno osato nemmeno dirlo) e si ritrova con
un pezzo di solida, adamantina destra, pronta a sostituire Berlusconi e
la sua corte dei miracoli.
Approfittando della calura e della disattenzione, persino della
condanna dell’ex Cavaliere, una classe dirigente invecchiata tra i suoi
giochi e i suoi affari, ha perso ogni ogni inibizione e si rivela
finalmente per ciò che è, la faccia nascosta del berlusconismo. In pochi
giorni abbiamo sentito Franco Bassanini, presidente della Cassa
Depositi e Prestiti, quella che dovrebbe essere la risorsa principale
della spesa pubblica e dunque la realizzatrice del referendum sull’acqua
pubblica, sostenere che “i due referendum sull’acqua
rappresentano – purtroppo – un pessimo esempio di abuso di una
importante istituzione democratica quale è il referendum abrogativo”. I
risparmi postali degli italiani che la Cassa gestisce ormai
nell’interesse delle banche che sono azioniste di minoranza solo
apparente, sono così negati a ciò che la volontà popolare ha deciso.
Con questa splendida dichiarazione uni ex arruffone socialista,
finito nel Pci e dunque anche nel Pd, rivela tutta la sua anima di
merchant banker, mettendo fine alla sofferenza di apparire di sinistra.
Ma poche ore dopo ecco che gli prende la scena l’eterna Angela
Finocchiaro è stata “beccata” dal renziano Giachetti a truffare gli
elettori, scippando la Camera della discussione sulla legge elettorale e
spostandola al Senato dove la diversa composizione delle forze obbliga
ad un accordo col Pdl e dunque permetterebbe di apportare solo
pochissime modifiche al Porcellum. Altra truffa sottobanco perpetrata
alle spalle degli elettori.
E mentre Letta di fatto lancia una sorta di opa amicale su Cl,
considerata assai vicina al governo, arriva la mozione congressuale di
Boccia, quello che credeva che gli F35 fossero elicotteri, il cui testo
sembra scritto da un talebano del Bilderberg. Si parte dall’ attacco
al ”totalitarismo giudiziario” responsabile dei guai di Berlusconi per
sfociare in un crescendo che attacca il principio di eguaglianza e
qualsiasi forma di sostegno sociale. La solidarietà non conta nulla,
non è importante difendere i deboli, quanto premiare il merito. Un bel
collage di frasi fatte, di pensierini elementari senza sostanza, un
documento di una sconcertante rozzezza e volgarità intellettuale che
suscita un bell’interrogativo: ma quali sono i meriti di questo ottuso
ignorante, di questo miserando e miserabile lettore di risvolti di
copertina , per essere in Parlamento e tra gli attori dei giochi nel Pd?
Ad ogni buon conto allego il Documento Boccia in
pdf perchè non si perda traccia e memoria di questa vergogna, di questo
prodotto di una cultura orecchiata e pappagallesca che nemmeno riesce
ad accorgersi della grottesca impressione che suscita. E dell’imbarazzo
che crea fra gli stessi amici, convinti delle medesime vuote amenità, ma
non abbastanza cretini da metterle nero su bianco e scoprire così
l’inganno. Una boccia persa
In ogni caso è più che evidente il raggiro nei confronti
dell’elettorato i cui voti, così come i denari nel caso Parmalat, sono
stati utilizzati per tutta’altri scopi e di certo contro gli interessi
di chi ha votato Pd. Si devono chiedere i danni, come nel caso delle
grandi truffe, bisogna formare un comitato per recuperare almeno il poco
che rimane da questa disastrosa bancarotta delle idee.
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